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il quaderno conclusivo del progetto "Corridoio Esino" - Comune di Jesi

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<strong>Jesi</strong> In<strong>di</strong>rizzi progettuali per la qualificazione ambientale<br />

123<br />

Ciascun campo è articolato in <strong>di</strong>fferenti strati:<br />

- fisico-oggettivo: restituisce la struttura fisica <strong>del</strong> territorio attraverso<br />

l’elaborazione <strong>di</strong> dati fisici e <strong>di</strong>mensionali oggettivi e l’in<strong>di</strong>viduazione<br />

dei <strong>di</strong>versi elementi su basi cartografiche e sistemi <strong>di</strong><br />

riferimento con<strong>di</strong>visi (carte tecniche regionali, ortofoto, foto satellitari).<br />

Le legende a cui si fa riferimento sono quelle accre<strong>di</strong>tate a livello<br />

nazionale e internazionale (in particolare Corine Land Cover)<br />

in modo da rendere confrontab<strong>il</strong>i metodologie ed esiti <strong>del</strong> lavoro.<br />

- normativo: identifica, sempre su basi cartografiche con<strong>di</strong>vise,<br />

i vincoli, le previsioni e le <strong>di</strong>sposizioni normative in<strong>di</strong>viduate da<br />

strumenti <strong>di</strong> pianificazione e programmazione (PAI, PTC, PPAR),<br />

ut<strong>il</strong>izzando anche l’Atlante dei progetti.<br />

- interpretativo: costituito da schemi, mappe testi e immagini volti al<br />

riconoscimento dei <strong>di</strong>versi paesaggi dal punto <strong>di</strong> vista fisico-ambientale<br />

e storico-culturale, esso costituisce un campo <strong>di</strong> integrazione<br />

tra gli altri due strati (fisico-oggettivo e normativo), i punti <strong>di</strong><br />

vista dei soggetti e le prefigurazioni progettuali.<br />

2. scenari <strong>di</strong> rischio idrogeomorfologico I temi ambientali, chiamati a<br />

interagire con quello <strong>del</strong>la grande infrastrutturazione logistica e infrastrutturale<br />

<strong>del</strong> corridoio Esino, sono relativi alla sicurezza idrogeologica,<br />

alla stab<strong>il</strong>ità e al recupero geomorfologico, al più generale equ<strong>il</strong>ibrio<br />

ecologico <strong>del</strong>l’area valliva. Questa ipotesi <strong>di</strong> fondo è connessa<br />

alla necessità, più volte auspicata anche dagli amministratori locali,<br />

<strong>di</strong> una maggiore attenzione per gli aspetti legati alle <strong>di</strong>namiche fluviali<br />

(or<strong>di</strong>narie o eccezionali, come previsto anche dal piano <strong>del</strong>la Protezione<br />

civ<strong>il</strong>e provinciale) e per la tutela <strong>del</strong>le aree fluviali, intesa non solo<br />

come conservazione attiva <strong>del</strong>le risorse ambientali, ma anche come<br />

necessità <strong>di</strong> recupero biologico <strong>del</strong>le aree degradate.<br />

Per la costruzione degli scenari <strong>di</strong> rischio, sono stati reperiti i piani,<br />

progetti, apparati normativi necessari alla costruzione <strong>di</strong> un quadro <strong>di</strong><br />

conoscenze e valutazioni, con particolare riferimento agli eventi idrogeologici<br />

e sismici, alle attività estrattive, alle attività produttive potenzialmente<br />

pericolose o inquinanti.<br />

Le carte in<strong>di</strong>viduano le parti <strong>di</strong> territorio vallivo soggette ai rischi attraverso<br />

la “moltiplicazione”, ovvero la sovrapposizione critica dei <strong>di</strong>versi<br />

prof<strong>il</strong>i <strong>di</strong> pericolosità (in<strong>di</strong>viduati attraverso la raccolta, elaborazione,<br />

interpretazione, valutazione <strong>del</strong>le informazioni provenienti da indagini,<br />

stu<strong>di</strong> e approfon<strong>di</strong>menti tecnici effettuati sull’intero territorio o su parti<br />

<strong>di</strong> esso, dai vari Enti e settori preposti) con quelli <strong>di</strong> vulnerab<strong>il</strong>ità (in<strong>di</strong>viduati<br />

attraverso la riorganizzazione, l’implementazione e la selezione<br />

critica dei data-base territoriali pre<strong>di</strong>sposti in sede <strong>di</strong> programmazione<br />

e pianificazione dai <strong>di</strong>versi enti regionali, provinciali, comunali).<br />

In particolare, sono stati in<strong>di</strong>viduati i seguenti prof<strong>il</strong>i:<br />

- prof<strong>il</strong>i <strong>di</strong> pericolosità: eventi idrogeologici connessi ad alluvioni,<br />

frane, eventuale ce<strong>di</strong>mento <strong>di</strong>ghe;<br />

- prof<strong>il</strong>i <strong>di</strong> vulnerab<strong>il</strong>ità: inse<strong>di</strong>amenti/ popolazione, sistema produttivo,<br />

reti infrastrutturali e reti tecnologiche, beni culturali.<br />

3. contesti paesistici I contesti paesistici sono stati intesi come ambiti<br />

caratterizzati da <strong>di</strong>fferenti sistemi <strong>di</strong> relazioni tra valori <strong>di</strong> identità, permanenze<br />

storico-culturali, risorse fisico-ambientali, assetti funzionali,

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