il quaderno conclusivo del progetto "Corridoio Esino" - Comune di Jesi
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14<br />
<strong>Jesi</strong> <strong>Corridoio</strong> Esino<br />
1. Come intendere lo scenario<br />
Per restituire gli obiettivi <strong>del</strong> Progetto <strong>Corridoio</strong> Esino si è usata la<br />
parola “scenario” con <strong>di</strong>fferenti accezioni che è opportuno esplicitare,<br />
riprendendo definizioni che la riflessione <strong>di</strong> alcuni stu<strong>di</strong>osi ci consegna.<br />
1<br />
Scenari per affrontare l’incertezza e confrontare ipotesi alternative<br />
«Gli scenari sono una forma <strong>di</strong> ragionamento sul futuro: una forma<br />
qualitativa, normativa (costruita cioè in vista <strong>di</strong> un fine), non pre<strong>di</strong>ttiva<br />
(non è pre<strong>di</strong>zione né profezia, né previsione scientifica), argomentativa»<br />
(Vettoretto 2001).<br />
Come sostiene Bernardo Secchi, «<strong>il</strong> nostro tempo sembra determinato<br />
dall’incertezza, che rende ora sovradeterminati molti dei fenomeni<br />
che in passato avevamo isolato e rinchiuso in steccati <strong>di</strong> sempre più<br />
specifiche <strong>di</strong>scipline <strong>di</strong> ricerca. [...] Sovradeterminazione come esito<br />
<strong>di</strong> un numero <strong>di</strong> cause sovrabbondante rispetto a quelle necessarie<br />
e tra le quali <strong>di</strong>viene <strong>di</strong>ffic<strong>il</strong>e stab<strong>il</strong>ire or<strong>di</strong>ni <strong>di</strong> importanza e priorità.<br />
[...] Il carattere sovradeteminato dei fenomeni urbani ha prodotto la<br />
necessità <strong>di</strong> esplorare con maggior profon<strong>di</strong>tà [...] l’ampio spazio che<br />
si apre tra visioni finalistiche ed esperienza quoti<strong>di</strong>ana, tra concept e<br />
<strong>progetto</strong>. Uno spazio (in between) che sempre più spesso tende ad<br />
essere colmato da immagini evasive e seduttive, ma anche immagini<br />
<strong>di</strong> un futuro possib<strong>il</strong>e o desiderato, [...] che si accostano, sovrappongono<br />
e mescolano.»<br />
«Se in un campo sovra-determinato <strong>di</strong> fenomeni, quale è appunto<br />
quello <strong>del</strong>le trasformazioni urbane, si isolano alcuni aspetti e ci si interroga<br />
su cosa succederebbe se questi fenomeni giungessero alle<br />
loro estreme o probab<strong>il</strong>i conseguenze, si ottengono immagini <strong>del</strong> futuro,<br />
scenari appunto, tra loro almeno parzialmente incompatib<strong>il</strong>i ed<br />
è proprio questo loro parziale antagonismo che li rende interessanti.<br />
[...] L’unico terreno concretamente praticab<strong>il</strong>e è quello <strong>del</strong>la scelta tra<br />
immagini antagoniste prodotte da soggetti, [...] da interessi e da retroterra<br />
culturali tra loro parzialmente incompatib<strong>il</strong>i [...] che <strong>del</strong>imitano <strong>il</strong><br />
campo dei conflitti <strong>di</strong> volta in volta ritenuti legittimi.» (Secchi 2002).<br />
I 3 scenari coi quali si è interpretata la molteplicità <strong>di</strong> progetti e politiche<br />
che interessano <strong>il</strong> territorio <strong>del</strong>l’Esino (documentati dall’Atlante)<br />
hanno proprio questo scopo: rendere evidenti, semplificandole ed<br />
estremizzandole, <strong>di</strong>fferenti prospettive. Per costruire <strong>il</strong> futuro e aggre<strong>di</strong>re<br />
problemi complessi, infatti, <strong>il</strong> confronto tra ipotesi alternative è uti-<br />
1. Rielaborazione da un estratto <strong>del</strong>la tesi <strong>di</strong> specializzazione <strong>di</strong> Lorenzo Pallotta “Un nuovo corridoio infrastrutturale<br />
nel Sud M<strong>il</strong>ano “, 2003