il quaderno conclusivo del progetto "Corridoio Esino" - Comune di Jesi
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146 <strong>Jesi</strong> Le percezioni e i punti <strong>di</strong> vista degli attori locali<br />
nica, tendo a vederle meno, forse Fabriano è un altro sistema.”<br />
Sembra emergere quin<strong>di</strong> la necessità <strong>di</strong> ripensare <strong>il</strong> territorio <strong>del</strong>la<br />
Vallesina secondo una geografia più complessa, che sia in grado <strong>di</strong><br />
tenere in conto <strong>il</strong> sistema <strong>di</strong> relazioni più minuto tra i <strong>di</strong>versi centri e le<br />
influenze che vi esercitano altre località e poli <strong>di</strong> attrazione.<br />
“Mi sembra riduttivo pensare a questo territorio come a un corridoio<br />
a sé, senza contare che i problemi che ci sono dentro interessano<br />
un’area più vasta, in modo imprescin<strong>di</strong>b<strong>il</strong>e. Trattare isolatamente i<br />
problemi <strong>del</strong>le gran<strong>di</strong> infrastrutture e i problemi ambientali in un’area<br />
ristretta è una cosa che non funziona”.<br />
La Valle <strong>del</strong> Misa, in particolare, è stata più volte richiamata, evidenziando<br />
affinità e reciproche influenze con la Vallesina.<br />
“La proposta che vorrei formulare è <strong>di</strong> allargare <strong>il</strong> Progetto Sistema<br />
alla valle <strong>del</strong> Misa, con riferimento ai temi <strong>del</strong>lo sv<strong>il</strong>uppo produttivo,<br />
infrastrutturale e <strong>del</strong> <strong>progetto</strong> <strong>di</strong> ambiente, perché in questo modo mi<br />
sembra che ci sia una maggior coerenza d’azione e anche perché la<br />
Valle <strong>del</strong> Misa è proprio a ridosso <strong>del</strong>la Vallesina, con notevoli influenze<br />
reciproche.”<br />
Nella testimonianza dei soggetti locali <strong>il</strong> territorio <strong>del</strong>l’Esino è articolato<br />
però non solo in senso longitu<strong>di</strong>nale, con i <strong>di</strong>fferenti ambienti e sistemi<br />
che si incontrano percorrendo la valle dall’interno verso <strong>il</strong> mare,<br />
ma anche in senso trasversale, laddove si tendono a contrapporre gli<br />
assetti <strong>del</strong> fondovalle (un ambiente industrializzato e urbanizzato, in<br />
alcuni casi con effetti <strong>di</strong> compromissione ambientale anche r<strong>il</strong>evanti)<br />
e quelli dei versanti e dei crinali <strong>del</strong>le colline, caratterizzati dalla presenza<br />
<strong>di</strong> capitali ambientali e paesistici <strong>di</strong> notevole pregio, che ancora<br />
però si stenta a capire come valorizzare.<br />
“La vera risorsa <strong>di</strong> questo territorio è <strong>il</strong> territorio stesso. Il paesaggio<br />
collinare rappresenta un patrimonio <strong>di</strong> notevole importanza, che purtroppo<br />
è poco conosciuto e poco valorizzato.”<br />
Le infrastrutture ed i luoghi <strong>del</strong>la produzione hanno occupato <strong>il</strong> fondovalle<br />
ed alcuni luoghi si sono trasformati in punti notevoli, enfatizzando<br />
<strong>il</strong> carattere <strong>di</strong> luogo <strong>di</strong> attraversamento <strong>di</strong> questo territorio, gravato da<br />
pesanti carichi <strong>di</strong> traffico.<br />
“Per esperienza posso <strong>di</strong>re che questo territorio ha sempre visto nascere<br />
<strong>del</strong>le strutture intorno a sé, in qualche modo siamo <strong>di</strong>ventati<br />
l’attraversamento <strong>di</strong> flussi anche esterni. L’aeroporto, la raffineria Api,<br />
tutte realtà che sono nate intorno a noi e che poi per <strong>di</strong>versi motivi ci<br />
hanno fatto <strong>di</strong>ventare <strong>il</strong> luogo <strong>di</strong> passaggio, con tutti i problemi che ne<br />
derivano”.<br />
Emerge quin<strong>di</strong>, da una lato, l’esigenza <strong>di</strong> alleggerire la mole <strong>di</strong> traffico<br />
con interventi che riguar<strong>di</strong>no soprattutto la viab<strong>il</strong>ità legata al porto <strong>di</strong><br />
Ancona e alla prossima apertura <strong>del</strong>l’interporto, prevedendo modalità<br />
che permettano <strong>di</strong> far confluire i flussi <strong>di</strong> traffico in maniera più organica<br />
e adeguata, e, dall’altro, interventi <strong>di</strong> tipo ambientale per far fronte<br />
ai problemi tutela dei valori naturalistici e ambientali.<br />
“L’idea è quella che l’asse <strong>del</strong>l’Esino possa configurarsi come asse