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il quaderno conclusivo del progetto "Corridoio Esino" - Comune di Jesi

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<strong>Jesi</strong> Le percezioni e i punti <strong>di</strong> vista degli attori locali<br />

149<br />

“Effettivamente la zona è in ritardo rispetto ad altre per lo sv<strong>il</strong>uppo <strong>di</strong><br />

un turismo agrituristico, ma questo è dovuto principalmente al fatto<br />

che l’attività agricola era molto forte e presente fino a poco tempo<br />

fa, dove erano predominanti le produzioni <strong>di</strong> barbabietola e frumento;<br />

oggi anche queste produzioni sono sempre meno richieste e <strong>di</strong> conseguenza<br />

anche l’impren<strong>di</strong>tore agricolo si pone <strong>il</strong> problema <strong>di</strong> quale<br />

futuro ci può essere per la sua azienda.”<br />

“Il nostro territorio ha ancora una vocazione principalmente agricola,<br />

poi la fortuna <strong>di</strong> avere ancora un territorio abbastanza incontaminato<br />

fa sì che si stiano sv<strong>il</strong>uppando anche attività legate ad un turismo <strong>di</strong><br />

nicchia (country house, bed & breakfast).”<br />

Da alcuni anni si assiste alla ristrutturazione <strong>del</strong>le antiche abitazioni <strong>di</strong><br />

campagna e sempre più persone pensano all’investimento acquistando,<br />

ristrutturando e creando nuove attività nelle campagne.<br />

“Ci sono fenomeni <strong>di</strong> “colonizzazione” degli stranieri, specialmente<br />

tedeschi e olandesi”. “Un altro fenomeno che si è creato, questo grazie<br />

agli inglesi, è quello <strong>del</strong>la creazione <strong>di</strong> strutture ricettive. Queste<br />

persone, quando arrivano qui, aprono un bed & breakfast o una country<br />

house. Sostanzialmente quello che non siamo riusciti a fare noi lo<br />

fanno loro, in primo luogo perché vedono l’opportunità e in secondo<br />

luogo perché abbiamo tesori <strong>di</strong>ffusi e a tesori <strong>di</strong>ffusi dovrebbe corrispondere<br />

una ricettività <strong>di</strong>ffusa. Infatti, poiché le attività industriali<br />

sono limitate ad una sola porzione <strong>del</strong> territorio, tutto <strong>il</strong> territorio collinare<br />

risulta ancora integro.”<br />

Nonostante venga sottolineata la <strong>di</strong>fficoltà a drenare turismo dalla<br />

zona costiera, quest’area può contare su alcuni attrattori turistici forti,<br />

quali “le Grotte <strong>di</strong> Frasassi (circa 500.000 visitatori all’anno). Un<br />

turismo che però arriva con <strong>il</strong> pullman, fatto <strong>di</strong> scolaresche e gruppi<br />

organizzati, visita le grotte e alla fine se ne vanno. Ma soprattutto non<br />

si tengono in considerazione una serie <strong>di</strong> altri settori trainanti che, in<br />

queste zone in particolare, sembrano più promettenti <strong>del</strong>l’industria:<br />

mi riferisco al settori dei servizi, <strong>del</strong> turismo, <strong>del</strong>la qualità ambientale,<br />

insomma <strong>del</strong>la vivib<strong>il</strong>ità <strong>del</strong> nostro territorio.”<br />

Sembra però esistere, anche nel caso <strong>del</strong> turismo, un problema <strong>di</strong><br />

messa a sistema <strong>del</strong>l’offerta:<br />

“[…] I numeri non sono particolarmente scarsi, sono più che altro casuali,<br />

non è organizzato questo settore. Tutto questo grosso flusso <strong>di</strong><br />

persone, per esempio, che va alle grotte <strong>di</strong> Frasassi non viene intercettato:<br />

passa dalla valle per vedere le grotte ed <strong>il</strong> museo <strong>del</strong>la carta<br />

a Fabriano, che pare abbia 40.000 visitatori all’anno, e se ne va verso<br />

l’Umbria. Una cosa che si risolve in mezza giornata: vanno a dormire<br />

ad Assisi o ad Urbino e qui non si ferma nessuno.”<br />

“Noi viviamo in questa ricchezza, non la sappiamo valorizzare, non ne<br />

sappiamo parlare, però questa molteplicità, questa densità e <strong>di</strong>ffusione<br />

sul territorio esiste.”<br />

Negli ultimi anni hanno visto la luce anche <strong>di</strong>verse iniziative <strong>di</strong> natura<br />

pubblica e privata, volte alla valorizzazione <strong>di</strong> questo territorio.<br />

Da un lato <strong>il</strong> Gal Colli Esini orientato, grazie ai finanziamenti <strong>del</strong> programma<br />

Leader Plus, alla realizzazione <strong>di</strong> una serie <strong>di</strong> iniziative coor-

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