il quaderno conclusivo del progetto "Corridoio Esino" - Comune di Jesi
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<strong>Jesi</strong> Le percezioni e i punti <strong>di</strong> vista degli attori locali<br />
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portante <strong>di</strong> questo territorio, come asse urbanizzato, infrastrutturale<br />
e culturale. Il recupero <strong>del</strong> rapporto con <strong>il</strong> fiume, che è stato un po’<br />
trascurato nell’evoluzione industriale, da un mo<strong>del</strong>lo tutto marchigiano<br />
invasivo e oggi fallimentare sotto certi aspetti.<br />
È cruciale.”<br />
Dalle interviste emerge in modo chiaro la necessità <strong>di</strong> procedere con<br />
strategie innovative che tengano conto <strong>del</strong>le <strong>di</strong>verse esigenze <strong>di</strong> questo<br />
territorio.<br />
Si sente l’esigenza quin<strong>di</strong> <strong>di</strong> ripensare questo territorio non solo come<br />
un’asse <strong>di</strong> attraversamento ma come un sistema unitario, caratterizzato<br />
dalla presenza <strong>di</strong> importanti infrastrutture, <strong>il</strong> porto <strong>di</strong> Ancona,<br />
l’aeroporto, l’interporto, la ferrovia, la SS 76, e da zone naturalistiche<br />
<strong>di</strong> pregio che necessitano <strong>di</strong> essere valorizzate e salvaguardate da<br />
fenomeni <strong>di</strong> rischio idro-geologico.<br />
“Nel momento in cui si va a sacrificare <strong>il</strong> paesaggio per un’infrastruttura<br />
<strong>il</strong> costo dal punto <strong>di</strong> vista ambientale è alto, la non appetib<strong>il</strong>ità <strong>di</strong> una<br />
certa zona è un costo <strong>del</strong> quale bisogna tenere conto. La <strong>di</strong>fficoltà in<br />
questo momento è cercare <strong>di</strong> conc<strong>il</strong>iare quella che è l’esigenza <strong>di</strong> uno<br />
sv<strong>il</strong>uppo economico, <strong>di</strong> un’infrastrutturazione, con <strong>il</strong> rispetto <strong>del</strong>l’ambiente.<br />
Purtroppo nelle valli questo è stato un problema, sulla collina<br />
<strong>il</strong> paesaggio è bellissimo, ma più ci si avvicina alla superstrada, più <strong>il</strong><br />
paesaggio <strong>di</strong>venta brutto in modo preoccupante.”<br />
Il fiume Esino, l’elemento fisico <strong>di</strong> connessione <strong>di</strong> questo territorio, è<br />
visto al tempo stesso come una risorsa, su cui insistono alcuni progetti<br />
<strong>di</strong> valorizzazione, ma anche come un problema a causa <strong>del</strong>l’intensa<br />
attività erosiva laterale e ai conseguenti rischi <strong>di</strong> esondazione.<br />
“La presenza <strong>del</strong> fiume Esino è considerata una risorsa anche se negli<br />
ultimi anni l’attenzione a questa presenza è andata scemando. L’atteggiamento<br />
assunto (meno cura, meno tutela) crea dei problemi non<br />
in<strong>di</strong>fferenti perché quando piove ci sono degli effetti collaterali legati<br />
alle esondazionii e ai rischi ambientali.”<br />
Un parco <strong>del</strong>le attività: abitare, produrre, valorizzare le risorse locali<br />
Il territorio <strong>del</strong>la Valle Esina presenta una con<strong>di</strong>zione particolare: essa<br />
è una <strong>del</strong>le aree più fortemente industrializzate <strong>del</strong>le Marche, un’area<br />
ricca, dove i tassi <strong>di</strong> <strong>di</strong>soccupazione risultano essere molto bassi, dove<br />
esiste ancora un benessere <strong>di</strong>ffuso, un’area che pare avere reagito ai<br />
segnali <strong>di</strong> crisi <strong>del</strong> sistema produttivo altrove più preoccupanti.<br />
Nella Vallesina si segnalano anche fenomeni che sembrano tipici <strong>del</strong>le<br />
aree metropolitane, con <strong>di</strong>namiche che segnalano processi <strong>di</strong> mob<strong>il</strong>ità<br />
<strong>del</strong>la popolazione dai centri maggiori verso quelli più piccoli, alla ricerca<br />
<strong>di</strong> con<strong>di</strong>zioni abitative più rispondenti a st<strong>il</strong>i <strong>di</strong> vita <strong>di</strong> una società<br />
affluente (la casa isolata su lotto), per altri <strong>di</strong> un mercato immob<strong>il</strong>iare<br />
meno esoso.<br />
“Siamo una sorta <strong>di</strong> cuscinetto fra <strong>Jesi</strong>, Fabriano e Ancona, ovvero<br />
buona parte <strong>del</strong>le persone che escono dalla città vengono ad abitare<br />
nei nostri territori. I paesi <strong>del</strong>l’Unione sono cresciuti negli ultimi 10 anni<br />
<strong>del</strong> 24% e i nuovi arrivati sono tutti giovani, cioè giovani coppie che<br />
sono venute a cercare casa qui per via <strong>del</strong> costo contenuto rispetto<br />
ad altre zone.”