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il quaderno conclusivo del progetto "Corridoio Esino" - Comune di Jesi

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20<br />

<strong>Jesi</strong> Il territorio Esino<br />

Ogni contesto si <strong>di</strong>stingue per:<br />

- struttura, ovvero assetti idrogeologici, assetti ambientali, assetti<br />

inse<strong>di</strong>ativi;<br />

- caratteri identitari, ovvero patrimonio ambientale, storico-culturale,<br />

sociale;<br />

- politiche e <strong>di</strong>namiche in atto, ovvero progetti significativi selezionati<br />

dall’Atlante.<br />

L’Esino come ambito <strong>di</strong> pianificazione e rappresentazione sovralocale 3<br />

Il <strong>Corridoio</strong> Esino è un sistema multipolare <strong>di</strong>ffuso, dove le relazioni tra<br />

i <strong>di</strong>versi ambiti territoriali sono <strong>di</strong>namiche e <strong>di</strong>pendono sia dalle <strong>di</strong>fferenti<br />

scale dei fenomeni, sia dalle politiche intraprese, sia dai rapporti<br />

tra gli attori coinvolti. Le reti <strong>di</strong> governance sono <strong>di</strong>ventate più dense,<br />

in senso verticale coinvolgendo i <strong>di</strong>versi livelli <strong>di</strong> governo, in senso<br />

orizzontale per la presenza <strong>di</strong> numerosi attori agenti nella costruzione<br />

<strong>del</strong>le politiche territoriali. Uno degli obiettivi principali <strong>di</strong> Progetto<br />

Sistema è quello <strong>di</strong> indagare la possib<strong>il</strong>e costruzione <strong>di</strong> una visione<br />

con<strong>di</strong>visa dei problemi e <strong>del</strong>le risorse, <strong>di</strong> proporre strategie progettuali<br />

ut<strong>il</strong>i a trattarli, promuovendo nel contempo forme <strong>di</strong> partenariato che<br />

vedano partecipi i soggetti istituzionali e gli attori locali.<br />

Le questioni d’area vasta possono essere approfon<strong>di</strong>te prendendo in<br />

considerazione le “reti corte”, comprendenti i comuni tra <strong>di</strong> loro più<br />

prossimi, e le “reti lunghe”, riferite al sistema complesso che si snoda<br />

tra entroterra e costa, entro <strong>il</strong> quale <strong>Jesi</strong> occupa una posizione baricentrica<br />

sotto <strong>il</strong> prof<strong>il</strong>o geografico.<br />

Dall’interazione con tecnici, amministratori, politici, impren<strong>di</strong>tori, citta<strong>di</strong>ni<br />

attivi in campo culturale, si conferma come siano già in atto<br />

forme <strong>di</strong> concertazione e cooperazione significative, che coinvolgono<br />

porzioni <strong>di</strong>verse <strong>di</strong> questo territorio.<br />

Esistono due Unioni <strong>di</strong> Comuni che coinvolgono, rispettivamente,<br />

Agugliana, Camerata Picena, Offagna, Polverigi, Santa Maria Nuova<br />

a sud <strong>del</strong>l’Esino; Casteplanio, Castelbellino, Maiolati Spuntini, Monte<br />

Roberto, Montecarotto, Poggio S. Marcello, San paolo <strong>di</strong> <strong>Jesi</strong> nella<br />

Me<strong>di</strong>a Vallesina. Le Unioni sperimentano nuove forme <strong>di</strong> gestione associata<br />

<strong>di</strong> funzioni e servizi.<br />

Il Gal Colli Esini, che comprende 22 comuni (Apiro, Arcevia, Barbara,<br />

Castelbellino, Castelleone <strong>di</strong> Suasa, Castelplanio, Cerreto d’Esi,<br />

Cingoli, Cupramontana, Genga, Maiolati Spontini, Matelica, Mergo,<br />

Montecarotto, Monte Roberto, Poggio San Marcello, Poggio San Vicino,<br />

Rosola, San Paolo <strong>di</strong> <strong>Jesi</strong>, Sassoferrato, Serra de Conti, Serra<br />

San Quirico, Staffolo, Fabriano), alcuni appartenenti anche alle Unioni,<br />

rappresenta un’altra esperienza importante volta alla costruzione <strong>di</strong><br />

una strategia con<strong>di</strong>visa per lo sv<strong>il</strong>uppo <strong>del</strong> territorio.<br />

Sulla base <strong>del</strong> D.Lgs. n. 112/98 la Regione Marche ha <strong>di</strong>chiarato, tramite<br />

la <strong>del</strong>ibera <strong>del</strong> Consiglio Regionale n. 305 <strong>del</strong> 1 marzo 2000, l’area <strong>di</strong><br />

Ancona, Falconara e la Bassa valle <strong>del</strong>l’Esino, comprendente la zona<br />

industriale <strong>di</strong> <strong>Jesi</strong>, ad elevato rischio <strong>di</strong> crisi ambientale (AERCA): un<br />

altro motivo per concordare politiche comuni.<br />

Nonostante livelli molteplici <strong>di</strong> interazione, liberamente scelti o indotti<br />

da problemi e provve<strong>di</strong>menti sovralocali, emerge da parte degli attori<br />

locali la necessità <strong>di</strong> procedere nella riflessione comune e nella<br />

3. Si veda Dipartimento <strong>di</strong> architettura e pianificazione, Politecnico <strong>di</strong> M<strong>il</strong>ano, Bozza scenario strategico,<br />

Dossier buone pratiche, M<strong>il</strong>ano, <strong>di</strong>cembre 2006

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