il quaderno conclusivo del progetto "Corridoio Esino" - Comune di Jesi
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<strong>Jesi</strong> Le forme <strong>del</strong> partenariato e la governance<br />
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funzioni potrebbero essere i prodromi <strong>di</strong> un Urban center.<br />
In questo modo l’Urban center recupererebbe anche un’altra <strong>del</strong>le sue<br />
caratteristiche tra<strong>di</strong>zionali: essere <strong>il</strong> luogo <strong>di</strong> deposito <strong>del</strong>la progettualità<br />
territoriale, l’archivio dei documenti (cartografici, fotografici, ecc.),<br />
lo spazio espositivo per mostre sul territorio e sul suo futuro, ma anche<br />
<strong>il</strong> luogo dove i progetti è possib<strong>il</strong>e conoscerli, <strong>di</strong>scuterli e valutarli.<br />
Il promotore: la figura <strong>del</strong> <strong>di</strong>rettore<br />
Il successo <strong>di</strong> una politica <strong>di</strong> sv<strong>il</strong>uppo per la Città <strong>del</strong>l’Esino risiede<br />
nel fatto che esista un soggetto in grado <strong>di</strong> raccogliere l’ere<strong>di</strong>tà <strong>del</strong><br />
Progetto Sistema, che inneschi <strong>il</strong> processo <strong>del</strong>la sua evoluzione verso<br />
la prospettiva <strong>del</strong>ineata, che si incarichi <strong>di</strong> coinvolgere e mob<strong>il</strong>itare gli<br />
altri attori, che si occupi <strong>di</strong> tenere in tensione <strong>il</strong> processo attivando<br />
l’Urban center e garantendogli lo start-up.<br />
Questo attore non può che essere, per la storia <strong>del</strong> Progetto Sistema,<br />
<strong>il</strong> <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Jesi</strong>.<br />
Tuttavia, se <strong>il</strong> <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Jesi</strong> deciderà <strong>di</strong> muoversi lungo questa strada,<br />
dovrà assicurare l’identificazione <strong>di</strong> un soggetto organizzativo<br />
che, nell’ambito <strong>di</strong> un <strong>progetto</strong> basato sul coinvolgimento <strong>di</strong> un vasto<br />
campo <strong>di</strong> attori (istituzioni, associazioni, agenzie funzionali, ecc.),<br />
ciascuno dei quali portatore <strong>di</strong> obiettivi propri, assuma come priorità<br />
<strong>il</strong> perseguimento degli obiettivi <strong>del</strong> Parco <strong>del</strong>le attività e presi<strong>di</strong> la definizione<br />
ed <strong>il</strong> continuo aggiornamento <strong>del</strong>le strategie <strong>di</strong> sv<strong>il</strong>uppo con<br />
la messa in atto <strong>di</strong> strumenti adeguati. In sostanza, una struttura <strong>di</strong><br />
management <strong>del</strong> processo.<br />
E’ necessario pensare ad una struttura molto ag<strong>il</strong>e, centrata attorno<br />
alla figura <strong>di</strong> un Direttore <strong>del</strong>l’Urban center, che progetti la struttura e<br />
<strong>il</strong> percorso <strong>del</strong> suo sv<strong>il</strong>uppo, che in prospettiva istruisca le <strong>di</strong>scussioni<br />
nell’ambito <strong>del</strong>la procedura <strong>di</strong> consultazione (o <strong>del</strong>la struttura collegiale<br />
prevista come sua possib<strong>il</strong>e evoluzione), si occupi <strong>di</strong> generare<br />
nuove idee e progetti per <strong>il</strong> Parco <strong>del</strong>le attività, alimenti la riflessione<br />
collettiva su alcuni gran<strong>di</strong> temi strategici. Tale figura dovrebbe essere<br />
in grado <strong>di</strong> integrare competenze più chiaramente riferib<strong>il</strong>i al contenuto<br />
<strong>del</strong> <strong>progetto</strong> (le politiche <strong>di</strong> sv<strong>il</strong>uppo territoriale) con competenze<br />
“<strong>di</strong> processo” (capacità <strong>di</strong> gestire processi progettuali complessi) e<br />
competenze organizzative. Meno r<strong>il</strong>evante è, forse, la conoscenza <strong>del</strong><br />
contesto territoriale, più fac<strong>il</strong>mente acquisib<strong>il</strong>e nello svolgimento <strong>del</strong>le<br />
attività previste, anche se la presenza già consolidata nella rete decisionale<br />
locale potrebbe rendere l’azione <strong>del</strong> <strong>di</strong>rettore più efficace.<br />
Il <strong>di</strong>rettore deve essere in grado <strong>di</strong> svolgere una funzione <strong>di</strong> regia <strong>del</strong><br />
processo <strong>di</strong> sv<strong>il</strong>uppo <strong>del</strong> Parco <strong>del</strong>le attività, governandone i contenuti<br />
e sapendosi muovere entro reti complesse.