il quaderno conclusivo del progetto "Corridoio Esino" - Comune di Jesi
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48 <strong>Jesi</strong> Le forme <strong>del</strong> partenariato e la governance<br />
proponente <strong>di</strong> qualunque <strong>progetto</strong>, iniziativa, piano o programma che<br />
abbia un impatto <strong>di</strong> natura territoriale (alla scala <strong>del</strong>la Città <strong>del</strong>l’Esino<br />
o <strong>di</strong> una sua parte significativa) è invitato a procedere ad una consultazione<br />
formalizzata con <strong>il</strong> Forum. In altre parole, qualunque <strong>progetto</strong><br />
r<strong>il</strong>evante, a valle <strong>del</strong>lo stu<strong>di</strong>o preliminare e comunque precedentemente<br />
alla progettazione definitiva, deve essere presentato e <strong>di</strong>scusso<br />
nel Forum dei Sindaci, attraverso una au<strong>di</strong>zione pubblica dove <strong>il</strong><br />
proponente, seguendo formati standard da stab<strong>il</strong>ire, presenta obiettivi<br />
e contenuti essenziali <strong>del</strong> <strong>progetto</strong>. Alla conclusione <strong>del</strong>la au<strong>di</strong>zione,<br />
dovrebbe essere stesa una relazione nella quale far emergere i punti<br />
<strong>di</strong> consenso e <strong>di</strong> eventuale <strong>di</strong>ssenso rispetto al <strong>progetto</strong>, oltre ai i mo<strong>di</strong><br />
nei quali <strong>il</strong> proponente intende procedere.<br />
I vantaggi <strong>di</strong> una sim<strong>il</strong>e operazione sarebbero:<br />
- una visione più chiara <strong>del</strong>le posizioni in campo;<br />
- la possib<strong>il</strong>e raccolta <strong>di</strong> sostegni al <strong>progetto</strong> o comunque l’emersione<br />
anticipata dei conflitti;<br />
- la costruzione <strong>del</strong>la Città <strong>del</strong>l’Esino come ambito <strong>di</strong> scelte con<strong>di</strong>vise,<br />
nel quale i progetti devono mostrare <strong>di</strong> generare impatti<br />
positivi allargati (o <strong>di</strong> mitigare gli eventuali impatti negativi);<br />
- una maggiore conoscenza sugli effetti cumulativi <strong>del</strong>le <strong>di</strong>fferenti<br />
progettualità in campo;<br />
- la collocazione <strong>di</strong> ogni singolo <strong>progetto</strong> entro un più generale quadro<br />
<strong>di</strong> senso.<br />
3. La procedura formalizzata <strong>di</strong> consultazione non esclude (e anzi potrebbe<br />
essere un <strong>di</strong>spositivo propedeutico verso) un altro <strong>di</strong>spositivo<br />
più impegnativo per costruire una politica per la Città <strong>del</strong>l’Esino. Questo<br />
secondo <strong>di</strong>spositivo riguarderebbe la costruzione <strong>di</strong> una struttura<br />
collegiale con la partecipazione <strong>di</strong> una platea ampia <strong>di</strong> soggetti: attori<br />
istituzionali, forze economiche e sociali, associazioni, università, Camera<br />
<strong>di</strong> commercio, fondazioni bancarie, ecc. Si tratterebbe <strong>di</strong> una<br />
struttura con la missione <strong>di</strong> riflettere efficacemente sulle politiche <strong>di</strong><br />
livello territoriale, che fissa le strategie desiderab<strong>il</strong>i per la Città <strong>del</strong>l’Esino<br />
e che perio<strong>di</strong>camente produce un documento (un policy statement<br />
o ad<strong>di</strong>rittura un piano strategico) che contiene un piano <strong>di</strong> azione articolato<br />
in progetti <strong>di</strong> innovazione riconosciuti vali<strong>di</strong> e necessari.<br />
Gli obiettivi <strong>di</strong> questa struttura sarebbero quelli <strong>di</strong> promuovere progetti<br />
innovativi e <strong>di</strong> costruire una coalizione <strong>di</strong> attori in grado <strong>di</strong> sostenerli e<br />
<strong>di</strong> dare loro legittimità e risonanza.<br />
Una struttura <strong>di</strong> questa natura assomiglia a quelle che in alcune esperienze<br />
americane si chiamano Urban center (iniziative analoghe si sono<br />
avute anche in Italia, a cominciare da quella pioneristica <strong>di</strong> Pesaro). Gli<br />
Urban center sono luoghi plurali, arene pubbliche strutturate <strong>di</strong> riflessione<br />
e confronto sulle politiche per la città, capaci <strong>di</strong> dare voce alle<br />
<strong>di</strong>verse articolazioni <strong>del</strong>la società locale e <strong>di</strong> orientarle secondo una<br />
prospettiva <strong>di</strong> interlocuzione e confronto con le istituzioni pubbliche.<br />
Istituire un Urban center non è compito <strong>di</strong> poco conto e richiede una<br />
significativa maturazione <strong>del</strong> <strong>di</strong>battito pubblico sulle politiche territoriali<br />
e una mob<strong>il</strong>itazione r<strong>il</strong>evante <strong>di</strong> alcuni attori-chiave: due con<strong>di</strong>zioni<br />
che nella Vallesina si danno solo in parte.<br />
Esso potrebbe cominciare a lavorare come supporto tecnico per<br />
istruire le presentazioni e le <strong>di</strong>scussioni che si svolgeressero nell’ambito<br />
<strong>del</strong>la procedura formalizzata <strong>di</strong> consultazione. La procedura immaginata,<br />
per poter funzionare infatti, ha bisogno <strong>di</strong> un soggetto che<br />
pre<strong>di</strong>sponga i materiali informativi dei progetti in <strong>di</strong>scussione, istruisca<br />
la <strong>di</strong>scussione attraverso un lavoro tecnico preliminare, organizzi<br />
e gestisca la <strong>di</strong>scussione, elabori i report. Lo svolgimento <strong>di</strong> queste