28.01.2015 Views

Luiss-Generare-Classe-dirigente

Luiss-Generare-Classe-dirigente

Luiss-Generare-Classe-dirigente

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

In via preliminare va sottolineato che l’individuazione di alcuni temi centrali di discussione<br />

nel quotidiano italiano è stata meno agevole di quanto non sia stato per gli altri<br />

quotidiani europei. Come già osservato una delle caratteristiche del dibattito è la sua<br />

frammentarietà e occasionalità. Ciò fa sì che i temi toccati dal dibattito siano piuttosto<br />

numerosi, ma senza connessioni evidenti tra loro; molto spesso sono affrontati in<br />

uno o pochi articoli soltanto, pubblicati a ridosso di fatti di cronaca - o di veri e propri<br />

scandali - che coinvolgono i protagonisti del mondo dell’educazione (studenti e/o<br />

professori). Un esempio emblematico è quello di diversi articoli intorno al tema “sessualità<br />

e scuola” che prendono le mosse da noti fatti di cronaca (le cosiddette “baby<br />

squillo” o, altrove, i “porno ragazzini”). Oltre alla cronaca, un altro trigger degli articoli<br />

sui giovani sono i dati statistici, suscettibili evidentemente di esercitare uno speciale<br />

appeal sui lettori. Tuttavia, questi articoli-grimaldello non sono seguiti da altri che ne<br />

approfondiscono gli argomenti o che propongono soluzioni, lasciando così il dibattito<br />

alla fase della pura denuncia.<br />

Un caso di questo tipo è individuabile già ad ottobre con un articolo che rilancia l’allarme<br />

dato dall’indagine Piaac (Programme for the International Assessment of Adult<br />

Competencies) realizzata in Italia dall’Isfol: meno del 30 per cento della popolazione<br />

italiana tra 16 e 65 anni possiede quei livelli di conoscenza che sono considerati «il<br />

minimo per vivere e lavorare nel XXI secolo». I dati mostrano, oltre a un netto divario<br />

tra Centro-Nord e Mezzogiorno, anche un deficit crescente all’avanzare dei livelli di<br />

istruzione. Unici dati positivi sono il miglioramento delle performance delle giovani<br />

donne - “solo fattore di mobilità” - e quello della generazione più anziana. Altra nota<br />

dolente sono i Neet nostrani che appaiono agli ultimi gradini nella comparazione internazionale<br />

per competenze medie 82 .<br />

Per individuare altri articoli sulle performance dei giovani studenti, però, bisogna arrivare<br />

a dicembre e alla pubblicazione dei dati PISA. Tuttavia, a differenza del dibattito a tutto<br />

campo che questi hanno scatenato negli altri Paesi, qui si possono individuare nei<br />

giorni successivi soltanto tre articoli (di cui uno sulla débâcle della scuola francese 83 ).<br />

Il commento ai dati si concentra su questioni molto legate al dibattito interno: da una<br />

parte il divario Nord-Sud (“i quindicenni di Trento frequentano la seconda liceo mentre i<br />

quindicenni calabresi sono in terza media” 84 ), dall’altra alcuni risultati controintuitivi che<br />

consentono di ridimensionare i problemi esistenti: “L’OCSE promuove le classi-pollaio<br />

italiane e boccia il tablet che non serve a migliorare le performance degli alunni. Anche<br />

la presunta bravura delle ragazze rispetto ai compagni si scioglie di fronte all’evidenza<br />

dei numeri” 85 . In sintesi, si presenta un quadro “niente male”: “Sui risultati scolastici, che<br />

82. Simonetta Fiori, Italiani, un popolo di nuovi analfabeti Ultimi in classifica tra i Paesi sviluppati, la<br />

Repubblica, 4 dicembre 2013.<br />

83. Anais Ginori, Francia, rivolta nelle scuole d’eccellenza, la Repubblica, 10 dicembre 2013.<br />

84. Corrado Zunino, Geni in matematica a Nordest studenti del Sud indietro di due anni, la Repubblica,<br />

4 dicembre 2013.<br />

85. Salvo Intravaia, Scuola, crollano i falsi miti Classi pollaio e senza pc è qui che si impara di più, la<br />

Repubblica, 6 dicembre 2013.<br />

parte prima › capitolo 3 › apprendimento, motivazione e “sistemi di giunzione”<br />

145

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!