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Luiss-Generare-Classe-dirigente

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considerazioni introduttive e di sintesi<br />

di Nadio Delai e Stefano Manzocchi<br />

Un cambiamento di approccio<br />

L’oggetto dei precedenti Rapporti era costituito dall’analisi delle debolezze della classe<br />

<strong>dirigente</strong> (ovviamente non solo di quella politica) e sul progressivo impoverimento dei<br />

processi di formazione, selezione e ricambio della medesima.<br />

In particolare negli ultimi due anni si è posto l’accento sull’esercizio (difficile) della<br />

rappresentanza, ribadendo l’esigenza di presidiare la sovranità “in alto” cioè quella che<br />

si esercita in tutte le sedi istituzionali nazionali, ma anche e soprattutto internazionali<br />

come pure la sovranità “in basso” e cioè quella che si declina nei singoli territori, dove<br />

nasce e si forma sul campo la nuova classe <strong>dirigente</strong> attraverso il confronto con i problemi<br />

reali del proprio territorio.<br />

Quest’anno si è deciso di adottare una prospettiva diversa, passando da un’analisi sulla<br />

classe <strong>dirigente</strong> ad un’analisi da classe <strong>dirigente</strong>, con riferimento questa volta ad uno<br />

specifico tema di rilievo per la nostra convivenza collettiva. In altre parole si è passati da<br />

una logica che si potrebbe definire di politics ad una logica di policy: questo nella consapevolezza<br />

che la saldatura tra rappresentati e rappresentanti ha bisogno di entrambi gli<br />

approcci, mentre oggi si corre il rischio di marginalizzare il secondo in favore del primo.<br />

Anche perché il Paese Reale deve affrontare gli impegni quotidiani che sono richiesti dalla<br />

mutazione in corso che la crisi ha in parte indotto e in grande parte accelerato.<br />

Il tema scelto per questo 8° Rapporto/2014 è quello relativo al passaggio dei giovani<br />

alla vita adulta che di per sé coinvolge i modelli formativi, i processi di giunzione tra<br />

formazione e lavoro, le imprese e i relativi sistemi di rappresentanza, le istituzioni ma<br />

anche la cultura collettiva che in questa problematica è immersa, a partire da studenti,<br />

docenti, genitori, imprenditori, istituzioni, media.<br />

Affrontare il tema dell’ingresso dei giovani nel lavoro (e più in generale nella vita adulta)<br />

significa tuttavia trovarsi in un certo senso “imbrigliati” all’interno di due limitazioni,<br />

entrambe di peso:<br />

--<br />

la prima è che si è davanti ad un tema attualissimo (e non solo in Italia), acuito<br />

dagli effetti di una crisi lunga e profonda che ha contribuito a restringere ancora di<br />

considerazioni introduttive e di sintesi<br />

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