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rivista n. 3/2011 (pdf) - Carmelitani Scalzi di Sicilia

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na deve puntare a questo. Teresa termina lasua lezione <strong>di</strong> pietà eucaristica convocandole sorellle alla grande preghiera eucaristicaper la Chiesa.Come era naturale nella pietà del suotempo - e anticipando l’esplosione riparatricedei maestri del XIX secolo - il fattodelle profanazioni del sacramento si convertein lei in stimolo riparatore, che lasciafluire nell’ orazione all’Eterno Padre, dove,in una sorta <strong>di</strong> banchetto eucaristico improvvisato,ella convoca le sorelle per unapreghiera eucaristica che comincia con leparole: «Padre Santo che siete nei cieli, eche non osando negarci un favore <strong>di</strong> tantanostra utilità, avete desiderato e volutoche Vostro Figlio rimanesse sulla terra,possibile che non vi sia alcuno che sorga aprenderne le <strong>di</strong>fese, visto che Egli non si<strong>di</strong>fende mai?E perché, o figliuole, non le pren<strong>di</strong>amonoi? Certo che nella nostra miseria sarebbeuna grande temerità.Ma facciamoci coraggio!» (C 35.3)E conclude: «E allora che altro potreifare se non presentarvi questo Pane sacratissimo?Voi ce l'avete dato e io ve lo ritorno,e per i meriti <strong>di</strong> questo vostro Figlio che hatutti i motivi <strong>di</strong> essere esau<strong>di</strong>to, vi supplico<strong>di</strong> concedermi quello che vi chiedo. Oh! Sì,Signor mio, non tardate più oltre, calmatefinalmente questo mare, affinché la navedella Chiesa non sia sempre in burrasca.Salvateci o Signore, perché siamo inprocinto <strong>di</strong> perire!» (C 35.5)Tutto questo, vissuto fino all’ultimogiorno, che si conclude con l’ultima orazioneeucaristica <strong>di</strong> Teresa sul letto <strong>di</strong> morte:ormai esausta, all’avvicinarsi del Santissimo,riprende forza e inizia a voce alta il<strong>di</strong>alogo con il suo Signore ripetendo piùvolte: «È tempo, mio sposo, che ci ve<strong>di</strong>amo».Era un ultimo eco del Cantico deiCantici che aveva vissuto intensamente intante eucaristie della sua vita.«Mangia, figCristo offre il pane a Teresa:racconto ed immagineL'AVVENIMENTO rappresentatonei <strong>di</strong>pinti non deve confondersicon quello della comunione <strong>di</strong> santaTeresa, benchè il fatto sia imparentato conquesto. Teresa non sta ricevendo il corpo <strong>di</strong>Cristo nel pane eucaristico, ma è Cristo chele appare e la esorta ad alimentarsi con unpane or<strong>di</strong>nario.Ella stessa racconta l'episo<strong>di</strong>o, accadutonel monastero dell'Incarnazione ad Avilanel 1572: «Ero stata, credo per tre giorni,immersa in quella gran pena a cui vadosoggetta più o meno fortemente per la lontananza<strong>di</strong> Dio. Ma in quei giorni la penaera così viva che mi pareva <strong>di</strong> non poterlapiù oltre sopportare. Dopo aver molto sofferto,mi accorsi che si era fatto tar<strong>di</strong> perla cena. Del resto, non ne avevo neppur10Anonimo francese, Cristo nutre santa Teresa, sec. XVII, Francia, Collezione privata

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