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rivista n. 3/2011 (pdf) - Carmelitani Scalzi di Sicilia

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la quale reclamò un'esposizione prolungatadell'ostia sull'altare. A tale scopo si crearonogli ostensori derivati dai reliquiari, forniti <strong>di</strong>una lunetta <strong>di</strong> cristallo, in modo che i fedelipotessero vedere l'ostia. Ma questa enfasinel celebrare il Corpo <strong>di</strong> Cristo sfociò anchenello sviluppo <strong>di</strong> pratiche paraliturgiche, cioèmagiche, fonti <strong>di</strong> numerosi abusi e <strong>di</strong> asprecontestazioni da parte degli eretici. Va notato,inoltre, che questo fervore eucaristico non favorìun risveglio nella partecipazione all'Eucaristiame<strong>di</strong>ante la comunione: la festa delCorpus Domini fu essenzialmente una solennee pubblica manifestazione <strong>di</strong> fede e <strong>di</strong> amorea Cristo realmente presente nell'Eucaristia, inrisposta agli eretici, in particolare Berengarioe Wyclif, i quali negavano tale presenza.Il culto eucaristico dopo ilconcilio <strong>di</strong> TrentoIl culto eucaristico consiste essenzialmentenell'adorazione <strong>di</strong> Cristo presente sotto lespecie del pane e del vino, rimaste dopo lacelebrazione eucaristica e conservate primariamenteper la comunione dei malati e secondariamenteper la comunione dei fedeliche non hanno potuto partecipare alla celebrazioneeucaristica e per l'adorazione pubblicae privata. Fino al secolo XVI il cultoeucaristico si sviluppò sempre più nella Chiesama, con l'avvento della Riforma, esso subìun attacco ra<strong>di</strong>cale. I Riformatori infatti nonsoltanto denunciarono gli eccessi e gli abusidel culto eucaristico, ma ne respinsero tuttele forme come idolatria, poiché affermavanoche la presenza <strong>di</strong> Cristo nell'Eucaristia nonpermane dopo la Messa, e quin<strong>di</strong> l'adorazionedell'ostia consacrata conservata nei tabernacolio portata in processione è una forma<strong>di</strong> idolatria. Il Concilio <strong>di</strong> Trento nella SessioneXIII (11 ottobre 1551) condannò comeeretiche le affermazioni, pur <strong>di</strong>versificate, deiRiformatori, definendo che nelle ostie consa-crate che si conservano e avanzano dopo lacomunione, rimane il vero corpo del Signore:ad esso è dovuto il culto <strong>di</strong> latria anche all'esternoe lo si deve venerare con feste particolari,lo si può portare solennemente in processionee lo si deve proporre all'adorazionedel popolo, anche pubblica. In tal modo, ilConcilio giustificava dogmaticamente il cultoeucaristico in tutte le sue espressioni tra<strong>di</strong>zionali:festa del Corpus Domini, processioni eadorazione eucaristica <strong>di</strong>nanzi al Sacramentoesposto o chiuso nel tabernacolo.Il culto eucaristico acquistò così una propriaidentità e autonomia, e quin<strong>di</strong> un maggiore<strong>di</strong>stacco dalla celebrazione eucaristica.Infatti proprio dopo il Concilio <strong>di</strong> Trento ilculto eucaristico al <strong>di</strong> fuori della Messa raggiungeil massimo splendore: le cerimonie ele feste solenni si concludono con la bene<strong>di</strong>zioneeucaristica; si <strong>di</strong>ffondono le Quarantore,cioè l'adorazione dell'Eucaristiaprolungata per 40 ore, in memoria delle 40ore che Gesù passò nel sepolcro. Col tempole Quarantore si sviluppano in tutta Italia e32Hubert e Jan van Eyck, Polittico dell'Agnello mistico (Adorazione dell'Agnello, part.), 1424-1432, Gand,Cattedrale <strong>di</strong> san Bavone

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