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rivista n. 3/2011 (pdf) - Carmelitani Scalzi di Sicilia

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una normale comunità religiosa <strong>di</strong> allora.La comunità assiste alla messa quoti<strong>di</strong>anala mattina, ma sono poche le date in cui èpermessa la comunione. Secondo le Costituzionidel tempo la comunione è previstala prima domenica <strong>di</strong> Avvento, a Natale, laprima domenica <strong>di</strong> Quaresima, il Giovedìsanto, per Pasqua, Ascensione, Pentecoste,Corpus, Madonna del Carmine, Tutti iSanti, e in altre circostanze con il permessodel confessore e della superiora.Un certo peso nello sviluppo e nellaformazione della pietà eucaristica <strong>di</strong> Teresadevono avere avuto la lettura e l’assiduame<strong>di</strong>tazione <strong>di</strong> opere come l’Imitazione <strong>di</strong>Cristo, e più ancora la Vita Christi <strong>di</strong> Ludolfo<strong>di</strong> Sassonia, libri che lei ritiene fondamentaliper le biblioteche dei suoi Carmeli.Sappiamo dal racconto della Vita cheTeresa, dopo la morte del padre, per la revisione<strong>di</strong> vita che ne segue, si comunica ogniquin<strong>di</strong>ci giorni, e il suo primo biografo,Francisco de Ribera, scrive che, prima <strong>di</strong>lasciare il monastero dell’Incarnazione perfondare il monastero <strong>di</strong> San Giuseppe, lasanta avesse iniziato a comunicarsi quoti<strong>di</strong>anamente.Come altri ambiti della suo camminospirituale, anche questo resta inspiegabilesenza tenere conto dell’esperienza mistica.Un rapido sguardo alle grazie mistichecontenute negli appunti delle Relazioni evidenziache gran parte <strong>di</strong> esse Teresa le riceveal momento della comunione (R 1,23– C 24,6, R 36), compresa la missione e ilcarisma <strong>di</strong> fondatrice (V 32,11) e la graziadel matrimonio mistico, ricevendo la comunionedalle mani <strong>di</strong> san Giovanni dellaCroce (R 35; 7M 2,1).All’avviare il nuovo stile <strong>di</strong> vita comunitarianei suoi Carmeli Teresa riflette attentamentesull’importanza dell’Eucaristia.Nelle Costituzioni primitive ha un posto <strong>di</strong>rilievo la messa quoti<strong>di</strong>ana e, senza arrivarea proporre la comunione quoti<strong>di</strong>ana, aumentail numero delle comunioni, permessead ogni domenica e festa del Signore edella Madonna, oltre che nei giorni concessidal confessore e dalla priora.Le sue <strong>di</strong>sposizioni trovano uno svilupppopedagogico nel commento allapetizione del Pater: «Dacci oggi il nostropane quoti<strong>di</strong>ano». Il dato più notevole dellasua pedagogia è il realismo della fede nellapresenza reale del Signore (C 34,6-8) che lefa <strong>di</strong>re «Non c'è d'andar molto lontano percercare il Signore».L’eucaristia è prolungamento della presenza<strong>di</strong> Cristo tra gli uomini, presenza velatadella sua umanità come l’incarnazionefu presenza velata della sua <strong>di</strong>vinità, nuovotravestimento della sua persona gloriosa.Questa misteriosa presenza <strong>di</strong> Cristo nelsacramento è la più eccellente piattaformaper aprire l’accesso a tutte le modulazionedell’orazione - adorare, domandare, renderegrazie-, e in particolare per unirsi a Cristoe pregare con lui e in lui il Padre per laChiesa.L’eucaristia è mistero <strong>di</strong> comunione,principio e germe <strong>di</strong> unione. La comunionestessa è proposta da Teresa come un processo<strong>di</strong> interiorizzazione <strong>di</strong> Cristo, essenzastessa della santità, per cui l’eucarestia <strong>di</strong>ventacentro stesso della vita cristiana.A sua volta l’eucaristia è teofania, manifestazione<strong>di</strong> Cristo e del suo amore,Egli ha mille mo<strong>di</strong> per manifestarsi, ma siscopre solo a chi lo desidera molto (C 34,10.12).Infine nell’eucaristia, Cristo è sacrificatoper renderci possibile l’offerta <strong>di</strong> Luial Padre, da parte <strong>di</strong> tutti noi, chiamati aesercitare il sacerdozio battesimale (C 35).Quest’ultimo aspetto ha una importanzaspeciale nella formazione della carmelitana.La Santa, fin dal primo capitolo delCammino, ha responsabilizzate le sue figliealle gran<strong>di</strong> necessità della Chiesa: non solol’orazione ma tutta la vita della carmelita-9

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