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rivista n. 3/2011 (pdf) - Carmelitani Scalzi di Sicilia

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Imparandoa farglicompagnia<strong>di</strong> Maria NikaRICORDO ancora oggi l'emozioneprovata quando lessi per la primavolta santa Teresa <strong>di</strong> Gesù e ricordoancora che desideravo fortemente imitare ilsuo modo <strong>di</strong> pregare credendo fermamenteche fosse assolutamente possibile.Ma fra il <strong>di</strong>re e il fare... anche perchésono madre e moglie e a quel tempo lavoravopure. Non avevo tempo e quandol'avevo ero talmente stanca che desideravosolo riposare.Però così come per arrivare acompiere per bene i miei doveri miorganizzavo, capii che anche il pregareseriamente richiede un certoor<strong>di</strong>ne, quasi un programma. Laprima cosa che feci fu <strong>di</strong> ritagliareun'ora al giorno possibilmente sempreallo stesso orario. Chiusa in camera,ad occhi chiusi in penombra esoprattutto il silenzio. Non semprec'era in casa ma capii che occorrevasilenzio interiore, cioè isolarsi, sforzarmi<strong>di</strong> non sentire e come <strong>di</strong>cesanta Teresa occorre volontà, nonintelligenza o cultura.È chiaro che anche l'amore, anzisoprattutto l'amore è la chiave chespinge la volontà ad agire e lo stessoamore e il credere fermamente <strong>di</strong>essere riamata da Lui, mi <strong>di</strong>sponevaad attirarLo come un amico sincero,un fratello, uno sposo dell'anima.FarGli compagnia risultava facilissimo,quasi naturale, spontaneo;raccontarGli le mie pene, le necessità,i dolori, i desideri cioè fare richiesteera la prima cosa che facevo.Poi col tempo parlavo sempre menoperché quando io non parlavo eracome se parlasse Lui. Credete forse- <strong>di</strong>ce Madre Teresa - che Dio nonparli perché non ne u<strong>di</strong>amo la voce?Quando è il cuore che prega, Eglirisponde. (C 24,5).Così, meno parlavo, più "ascoltavo", piùGli <strong>di</strong>cevo con parole semplici e naturaliquanto io Lo amassi, più desideravo starecon Lui, non vedevo l'ora <strong>di</strong> farlo e ciò mispingeva ad orgarizzarmi meglio per compieretutti i miei doveri che facevo con piùgioia e quin<strong>di</strong> ancora meglio.Piano piano non facevo più richieste34Polidoro da Caravaggio(?), Stu<strong>di</strong>o per un Cristo bene<strong>di</strong>cente, sec.XVI, Palermo, Galleria Regionale <strong>di</strong> Palazzo Abatellis

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