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rivista n. 3/2011 (pdf) - Carmelitani Scalzi di Sicilia

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munione (in usu, non extra). Infatti i luteranicredono nella presenza reale solo tra la consacrazionee la Santa Comunione. Posizioneche fu fermamente condannata dal Concilio<strong>di</strong> Trento, che decretò che «se qualcuno <strong>di</strong>ràche, una volta terminata la consacrazione,nel mirabile sacramento dell'Eucaristia nonvi sono il corpo e il sangue del Signore nostroGesù Cristo, ma che vi sono solo durantel'uso, mentre lo si riceve, ma né prima nédopo; e che nelle ostie o particole consacrate,che si conservano o avanzano dopo la comunione,non rimane il vero corpo del Signore:sia anatema» (canone 731).Per la Chiesa cattolica dunque la presenza<strong>di</strong> Cristo nelle specie consacrate dell'Eucaristia,non è limitata solo al momento dellaComunione, ma permane. In altre parole,non è fatta solo per essere "mangiata", maanche per essere adorata.Papa Benedetto XVI sottolinea proprioquesto aspetto quando <strong>di</strong>chiara che «riceverel'Eucaristia significa porsi in atteggiamento<strong>di</strong> adorazione verso colui che riceviamo»(66). Effettivamente, l'Eucaristia non è semplicementel'anticipazione gioiosa del banchettoceleste che avverrà alla parusia, ma èpure il Sacrificio del Calvario e suo memomipassi, secondo cui «l'intrinseco rapportotra la santa Messa e l'adorazione del SantissimoSacramento non fu abbastanza chiaramentepercepito». Dichiara il Papa: «Un'obiezioneallora <strong>di</strong>ffusa prendeva spunto, adesempio, dal rilievo secondo cui il Pane eucaristiconon ci sarebbe stato dato per esserecontemplato, ma per essere mangiato» (66).Una situazione scaturita probabilmente daqualche influsso della teologia protestante,dal momento che tracce <strong>di</strong> tale errore riflettonoquanto avvenuto durante la riformaprotestante.Quasi tutti i riformatori contrad<strong>di</strong>cevanola dottrina tridentina sulla presenza permanentee transustanziata <strong>di</strong> Cristo nel pane evino consacrati, riducendolo a un mero fattosimbolico, affermando peraltro che l'Eucaristiaera solo una cena conviviale, ma non unsacrificio riattualizzato, per cui veniva menol'adorazione.Benché Lutero, Zwingli, Melantone eGiovanni Calvino avessero prospettive particolaritra loro a volte contrad<strong>di</strong>ttorie, ingenere la loro interpretazione dell'Eucaristiaera in contrasto con la teologia cattolica deltempo. Lutero sosteneva che la presenza realesi limitava alla ricezione della Santa Co-14

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