Senza andarelontanoEsperienzae pedagogia eucaristicain Teresa <strong>di</strong> GesùA cura della Redazione«Ero molto devota <strong>di</strong> Santa MariaMaddalena, e pensavo spesso allasua conversione, specie quando micomunicavo. Sapendo che il Signorestava allora con me, mi gettavo aisuoi pie<strong>di</strong> immaginandomi che le mielacrime non meritassero <strong>di</strong> esser deltutto <strong>di</strong>sprezzate» (V 9,2).IN TERESA DI GESÙ il misterodell’Eucaristia si presenta sotto dueaspetti fondamentali: quello dell’esperienzae quello della catechesi pratica allesue consorelle e ai suoi lettori.Della formazione eucaristica <strong>di</strong> Teresanon abbiamo documentazione o testimonianzescritte, essa avviene in casa, comeè normale nella Chiesa pretridentina, ed ècostituita dalla partecipazione alla messadomenicale, dalla comunione, in particolarimomenti della vita familiare, da processioni,prima fra tutte quella della festa delCorpus.Nel monastero dell’Incarnazione la pietàeucaristica vissuta da Teresa è quella <strong>di</strong>8Simon Vouet, La Maddalena lava i pie<strong>di</strong> <strong>di</strong> Cristo nella casa <strong>di</strong> Simone, 1650 ca., USA, Coll. Privata
una normale comunità religiosa <strong>di</strong> allora.La comunità assiste alla messa quoti<strong>di</strong>anala mattina, ma sono poche le date in cui èpermessa la comunione. Secondo le Costituzionidel tempo la comunione è previstala prima domenica <strong>di</strong> Avvento, a Natale, laprima domenica <strong>di</strong> Quaresima, il Giovedìsanto, per Pasqua, Ascensione, Pentecoste,Corpus, Madonna del Carmine, Tutti iSanti, e in altre circostanze con il permessodel confessore e della superiora.Un certo peso nello sviluppo e nellaformazione della pietà eucaristica <strong>di</strong> Teresadevono avere avuto la lettura e l’assiduame<strong>di</strong>tazione <strong>di</strong> opere come l’Imitazione <strong>di</strong>Cristo, e più ancora la Vita Christi <strong>di</strong> Ludolfo<strong>di</strong> Sassonia, libri che lei ritiene fondamentaliper le biblioteche dei suoi Carmeli.Sappiamo dal racconto della Vita cheTeresa, dopo la morte del padre, per la revisione<strong>di</strong> vita che ne segue, si comunica ogniquin<strong>di</strong>ci giorni, e il suo primo biografo,Francisco de Ribera, scrive che, prima <strong>di</strong>lasciare il monastero dell’Incarnazione perfondare il monastero <strong>di</strong> San Giuseppe, lasanta avesse iniziato a comunicarsi quoti<strong>di</strong>anamente.Come altri ambiti della suo camminospirituale, anche questo resta inspiegabilesenza tenere conto dell’esperienza mistica.Un rapido sguardo alle grazie mistichecontenute negli appunti delle Relazioni evidenziache gran parte <strong>di</strong> esse Teresa le riceveal momento della comunione (R 1,23– C 24,6, R 36), compresa la missione e ilcarisma <strong>di</strong> fondatrice (V 32,11) e la graziadel matrimonio mistico, ricevendo la comunionedalle mani <strong>di</strong> san Giovanni dellaCroce (R 35; 7M 2,1).All’avviare il nuovo stile <strong>di</strong> vita comunitarianei suoi Carmeli Teresa riflette attentamentesull’importanza dell’Eucaristia.Nelle Costituzioni primitive ha un posto <strong>di</strong>rilievo la messa quoti<strong>di</strong>ana e, senza arrivarea proporre la comunione quoti<strong>di</strong>ana, aumentail numero delle comunioni, permessead ogni domenica e festa del Signore edella Madonna, oltre che nei giorni concessidal confessore e dalla priora.Le sue <strong>di</strong>sposizioni trovano uno svilupppopedagogico nel commento allapetizione del Pater: «Dacci oggi il nostropane quoti<strong>di</strong>ano». Il dato più notevole dellasua pedagogia è il realismo della fede nellapresenza reale del Signore (C 34,6-8) che lefa <strong>di</strong>re «Non c'è d'andar molto lontano percercare il Signore».L’eucaristia è prolungamento della presenza<strong>di</strong> Cristo tra gli uomini, presenza velatadella sua umanità come l’incarnazionefu presenza velata della sua <strong>di</strong>vinità, nuovotravestimento della sua persona gloriosa.Questa misteriosa presenza <strong>di</strong> Cristo nelsacramento è la più eccellente piattaformaper aprire l’accesso a tutte le modulazionedell’orazione - adorare, domandare, renderegrazie-, e in particolare per unirsi a Cristoe pregare con lui e in lui il Padre per laChiesa.L’eucaristia è mistero <strong>di</strong> comunione,principio e germe <strong>di</strong> unione. La comunionestessa è proposta da Teresa come un processo<strong>di</strong> interiorizzazione <strong>di</strong> Cristo, essenzastessa della santità, per cui l’eucarestia <strong>di</strong>ventacentro stesso della vita cristiana.A sua volta l’eucaristia è teofania, manifestazione<strong>di</strong> Cristo e del suo amore,Egli ha mille mo<strong>di</strong> per manifestarsi, ma siscopre solo a chi lo desidera molto (C 34,10.12).Infine nell’eucaristia, Cristo è sacrificatoper renderci possibile l’offerta <strong>di</strong> Luial Padre, da parte <strong>di</strong> tutti noi, chiamati aesercitare il sacerdozio battesimale (C 35).Quest’ultimo aspetto ha una importanzaspeciale nella formazione della carmelitana.La Santa, fin dal primo capitolo delCammino, ha responsabilizzate le sue figliealle gran<strong>di</strong> necessità della Chiesa: non solol’orazione ma tutta la vita della carmelita-9