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L'Orlando furioso Di Ludovico Ariosto - matematica fisica ... e altro

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gli discendea dal collo in mezzo il petto;<br />

e ne l'uno e ne l'<strong>altro</strong> già virile<br />

braccio girava un lucido cerchietto.<br />

Gli avea forato un fil d'oro sottile<br />

ambe l'orecchie, in forma d'annelletto;<br />

e due gran perle pendevano quindi,<br />

qua' mai non ebbon gli Arabi né gl'Indi.<br />

55<br />

Umide avea l'innanellate chiome<br />

de' più suavi odor che sieno in prezzo:<br />

tutto ne' gesti era amoroso, come<br />

fosse in Valenza a servir donne avezzo:<br />

non era in lui di sano <strong>altro</strong> che 'l nome;<br />

corrotto tutto il resto, e più che mézzo.<br />

Così Ruggier fu ritrovato, tanto<br />

da l'esser suo mutato per incanto.<br />

L’Orlando <strong>furioso</strong><br />

56<br />

Ne la forma d'Atlante se gli affaccia<br />

colei, che la sembianza ne tenea,<br />

con quella grave e venerabil faccia<br />

che Ruggier sempre riverir solea,<br />

con quello occhio pien d'ira e di minaccia,<br />

che sì temuto già fanciullo avea;<br />

dicendo: - È questo dunque il frutto ch'io<br />

lungamente atteso ho del sudor mio?<br />

57<br />

<strong>Di</strong> medolle già d'orsi e di leoni<br />

ti porsi io dunque li primi alimenti;<br />

t'ho per caverne ed orridi burroni<br />

fanciullo avezzo a strangolar serpenti,<br />

pantere e tigri disarmar d'ungioni<br />

ed a vivi cingial trar spesso i denti,<br />

acciò che, dopo tanta disciplina,<br />

tu sii l'Adone o l'Atide d'Alcina?<br />

58<br />

È questo, quel che l'osservate stelle,<br />

le sacre fibre e gli accoppiati punti,<br />

responsi, auguri, sogni e tutte quelle<br />

sorti, ove ho troppo i miei studi consunti,<br />

di te promesso sin da le mammelle<br />

m'avean, come quest'anni fusser giunti:<br />

ch'in arme l'opre tue così preclare<br />

esser dovean, che sarian senza pare?<br />

59<br />

183

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