L'Orlando furioso Di Ludovico Ariosto - matematica fisica ... e altro

Stanza 23
L’Orlando furioso
Ora al demonio che mostrò a Rinaldo
de la donzella li falsi vestigi,
credette Baiardo anco, e stette saldo
e mansueto ai soliti servigi.
Rinaldo il caccia, d'ira e d'amor caldo,
a tutta briglia, e sempre invêr Parigi;
e vola tanto col disio, che lento,
non ch'un destrier, ma gli parrebbe il vento.
Anche Baiardo credette al demonio (cioè al genio del libro) ed ai falsi indizi, e
quindi ubbidì mansueto e saldo ai soliti comandi.
Rinaldo lo lancia a briglia sciolta, pieno di furore e d’amore, verso Parigi. E vola
talmente rapido da non sembrare più un cavallo, ma il vento.
Stanza 24
La notte a pena di seguir rimane,
per affrontarsi col signor d'Anglante:
tanto ha creduto alle parole vane
del messagger del cauto negromante.
Non cessa cavalcar sera e dimane,
che si vede apparir la terra avante,
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