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L'Orlando furioso Di Ludovico Ariosto - matematica fisica ... e altro

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e ben giovò che fur buoni e perfetti<br />

gli osberghi sì, che lor salvaro i petti.<br />

L’Orlando <strong>furioso</strong><br />

Neanche i leoni o i tori si avventano fra loro con tale veemenza, e con una foga così<br />

violenta da far trapassare gli scudi (con le loro lance). Lo scontro fece tremare le<br />

erbose valli fino ai poggi in alto. E per loro fortuna le loro armature furono così efficaci<br />

da proteggere i loro petti.<br />

Stanza 63<br />

Già non fero i cavalli un correr torto,<br />

anzi cozzaro a guisa di montoni:<br />

quel del guerrier pagan morì di corto,<br />

ch'era vivendo in numero de' buoni:<br />

quell'<strong>altro</strong> cadde ancor, ma fu risorto<br />

tosto ch'al fianco si sentì gli sproni.<br />

Quel del re saracin restò disteso<br />

adosso al suo signor con tutto il peso.<br />

I cavalli non deviarono dalla loro direzione, ma cozzarono fra loro come due<br />

montoni. Quello del guerriero pagano (Sacripante) morì immediatamente, malgrado<br />

fosse ritenuto un’ottima cavalcatura. Anche l’<strong>altro</strong> cadde, ma stimolato dagli speroni,<br />

si rialzò subito. Quello del saraceno restò a terra con tutto il suo peso sopra al proprio<br />

cavaliere.<br />

Stanza 64<br />

L'incognito campion che restò ritto,<br />

e vide l'<strong>altro</strong> col cavallo in terra,<br />

stimando avere assai di quel conflitto,<br />

non si curò di rinovar la guerra;<br />

ma dove per la selva è il camin dritto,<br />

correndo a tutta briglia si disserra;<br />

e prima che di briga esca il pagano,<br />

un miglio o poco meno è già lontano.<br />

Il campione incognito restò quindi in sella e, visto atterrato il suo avversario e<br />

stimando che questo ne avesse a sufficienza, non si curò di attaccare di nuovo e si<br />

diresse verso la selva a briglia sciolta. E prima che il pagano riuscisse a risollevarsi, era<br />

già lontano almeno un miglio o poco meno.<br />

Stanza 65<br />

Qual istordito e stupido aratore,<br />

poi ch'è passato il fulmine, si leva<br />

di là dove l'altissimo fragore<br />

appresso ai morti buoi steso l'aveva;<br />

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