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L'Orlando furioso Di Ludovico Ariosto - matematica fisica ... e altro

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L’Orlando <strong>furioso</strong><br />

15<br />

Questa imaginazion sì gli confuse<br />

e sì gli tolse ogni primier disegno,<br />

che, quanto in fretta più potea, conchiuse<br />

di navigare a quello iniquo regno.<br />

Né prima l'<strong>altro</strong> sol nel mar si chiuse,<br />

che presso a San Malò ritrovò un legno,<br />

nel qual si pose; e fatto alzar le vele,<br />

passò la notte il monte San Michele.<br />

16<br />

Breaco e Landriglier lascia a man manca,<br />

e va radendo il gran lito britone;<br />

e poi si drizza invêr l'arena bianca,<br />

onde Ingleterra si nomò Albione;<br />

ma il vento, ch'era da meriggie, manca,<br />

e soffia tra il ponente e l'aquilone<br />

con tanta forza, che fa al basso porre<br />

tutte le vele, e sé per poppa torre.<br />

17<br />

Quanto il navilio inanzi era venuto<br />

in quattro giorni, in un ritornò indietro,<br />

ne l'alto mar dal buon nochier tenuto,<br />

che non dia in terra e sembri un fragil vetro.<br />

Il vento, poi che <strong>furioso</strong> suto<br />

fu quattro giorni, il quinto cangiò metro:<br />

lasciò senza contrasto il legno entrare<br />

dove il fiume d'Anversa ha foce in mare.<br />

18<br />

Tosto che ne la foce entrò lo stanco<br />

nochier col legno afflitto, e il lito prese,<br />

fuor d'una terra che sul destro fianco<br />

di quel fiume sedeva, un vecchio scese,<br />

di molta età, per quanto il crine bianco<br />

ne dava indicio; il qual tutto cortese,<br />

dopo i saluti, al conte rivoltosse,<br />

che capo giudicò che di lor fosse.<br />

19<br />

E da parte il pregò d'una donzella,<br />

ch'a lei venir non gli paresse grave,<br />

la qual ritroverebbe, oltre che bella,<br />

più ch'altra al mondo affabile e soave;<br />

over fosse contento aspettar ch'ella<br />

verrebbe a trovar lui fin alla nave:<br />

né più restio volesse esser di quanti<br />

quivi eran giunti cavallieri erranti;<br />

211

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