L'Orlando furioso Di Ludovico Ariosto - matematica fisica ... e altro

sempre l'erbe vi fan tenere e nuove;
e rendea ad ascoltar dolce concento,
rotto tra picciol sassi, il correr lento.
L’Orlando furioso
Continuò a fuggire per tutto il giorno, la notte e metà del giorno successivo, senza
sapere dove stava andando. Arrivò infine ad un boschetto ameno, che l’aria fresca
faceva ondeggiare lievemente. Due ruscelli limpidi lo circondavano e facevano crescere
sulle rive una tenera erba. Il suo lento scorrere attraverso i sassolini del greto
provocava il suono di una dolce armonia.
Stanza 36
Quivi parendo a lei d'esser sicura
e lontana a Rinaldo mille miglia,
da la via stanca e da l'estiva arsura,
di riposare alquanto si consiglia:
tra' fiori smonta, e lascia alla pastura
andare il palafren senza la briglia;
e quel va errando intorno alle chiare onde,
che di fresca erba avean piene le sponde.
Qui le parve di essere al sicuro e lontana mille miglia da Rinaldo e, stanca per la
fuga e per il calore estivo, decise di riposarsi lungamente. Smontò da cavallo, fra i fiori,
e lasciò libero il cavallo di pascolare senza briglie. Questo si allontanò andando a
brucare sulle sponde ricche di fresca erba.
Stanza 37
Ecco non lungi un bel cespuglio vede
di prun fioriti e di vermiglie rose,
che de le liquide onde al specchio siede,
chiuso dal sol fra l'alte querce ombrose;
così voto nel mezzo, che concede
fresca stanza fra l'ombre più nascose:
e la foglia coi rami in modo è mista,
che 'l sol non v'entra, non che minor vista.
(Angelica) avvista un bel cespuglio di pruni fioriti e di rose rosse, vicino alla riva,
riparato dal sole all’ombra di alte querce, con uno spiazzo centrale formante con i
rami una fresca nicchia riparata alla vista e alla luce.
Stanza 38
Dentro letto vi fan tenere erbette,
ch'invitano a posar chi s'appresenta.
La bella donna in mezzo a quel si mette,
ivi si corca ed ivi s'addormenta.
21