L'Orlando furioso Di Ludovico Ariosto - matematica fisica ... e altro

Stanza 67
L’Orlando furioso
- Deh! (diss'ella) signor, non vi rincresca!
che del cader non è la colpa vostra,
ma del cavallo, a cui riposo ed esca
meglio si convenia che nuova giostra.
Né perciò quel guerrier sua gloria accresca
che d'esser stato il perditor dimostra:
così, per quel ch'io me ne sappia, stimo,
quando a lasciare il campo è stato primo. -
Deh ! Signore mio, non crucciatevi ! Non è colpa vostra se siete caduto, ma è colpa
del cavallo che stanco ed affamato non era in condizioni di combattere. Quel guerriero
non deve menar vanto dell’accaduto, in quanto deve ritenersi perdente, infatti a mio
parere è stato il primo ad abbandonare il campo.
Stanza 68
Mentre costei conforta il Saracino,
ecco col corno e con la tasca al fianco,
galoppando venir sopra un ronzino
un messagger che parea afflitto e stanco;
che come a Sacripante fu vicino,
gli domandò se con un scudo bianco
e con un bianco pennoncello in testa
vide un guerrier passar per la foresta.
Mentre lei conforta il saraceno, ecco arrivare galoppando su un ronzino, un
messaggero con il corno e una borsa (per i messaggi) al fianco, dall’aspetto afflitto e
stanco. Come arrivò vicino a Sacripante, gli domandò se avesse visto passare per la
foresta un guerriero con uno scudo bianco e con un pennacchio bianco in testa.
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