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Bilancio consuntivo 2008 - Cooperativa di Costruzioni Modena

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e la corrispondente quota <strong>di</strong> Patrimonio netto, che viene assunta, è imputata a<br />

rettifica del Patrimonio netto consolidato. In caso <strong>di</strong> acquisizioni la <strong>di</strong>fferenza sopracitata<br />

viene attribuita agli elementi dell’attivo e del passivo delle imprese incluse<br />

nel consolidamento. L’eventuale residuo, se negativo, è iscritto in una voce<br />

denominata riserva <strong>di</strong> consolidamento, ovvero, quando è riferibile a previsione<br />

<strong>di</strong> risultati economici sfavorevoli, in una voce denominata “fondo <strong>di</strong> consolidamento<br />

per rischi ed oneri futuri”; se positivo è iscritto in una voce dell’attivo<br />

denominata “<strong>di</strong>fferenza da consolidamento”.<br />

L’importo del capitale e delle riserve delle imprese controllate corrispondente<br />

a partecipazione <strong>di</strong> terzi è iscritto in una voce del Patrimonio netto denominata<br />

“capitale e riserve <strong>di</strong> terzi”; la parte del risultato economico consolidato corrispondente<br />

a partecipazioni <strong>di</strong> terzi e iscritta nella voce “utile (per<strong>di</strong>ta) dell’esercizio<br />

<strong>di</strong> pertinenza <strong>di</strong> terzi”.<br />

5) Criteri <strong>di</strong> valutazione<br />

a) Criteri generali<br />

I principi contabili e i criteri <strong>di</strong> valutazione sono stati applicati in modo uniforme<br />

a tutte le imprese consolidate. I criteri <strong>di</strong> valutazione adottati nel bilancio consolidato<br />

sono quelli utilizzati dalla Capogruppo <strong>Cooperativa</strong> Di <strong>Costruzioni</strong> e sono<br />

conformi alle <strong>di</strong>sposizioni legislative vigenti precedentemente citate, integrate<br />

ed interpretate dai principi contabili emessi dall’Organismo Italiano <strong>di</strong> Contabilità<br />

(OIC). I criteri utilizzati nell’esercizio testè chiuso non si <strong>di</strong>scostano da quelli<br />

utilizzati per la redazione del <strong>Bilancio</strong> consolidato del precedente esercizio, in<br />

particolare nelle valutazioni e nella continuità dei medesimi principi.<br />

La valutazione delle voci <strong>di</strong> bilancio è stata fatta ispirandosi ai criteri generali<br />

della prudenza e della competenza, nella prospettiva della continuazione dell’attività.<br />

Ai fini delle appostazioni contabili, viene data prevalenza alla sostanza<br />

economica delle operazioni piuttosto che alla loro forma giuri<strong>di</strong>ca; per quanto riguarda<br />

le attività finanziarie esse vengono contabilizzate al momento del regolamento<br />

delle stesse. Gli utili sono inclusi solo se realizzati entro la data <strong>di</strong> chiusura<br />

dell’esercizio, mentre si tiene conto dei rischi e delle per<strong>di</strong>te anche se conosciuti<br />

successivamente. Gli elementi eterogenei ricompresi nelle singole voci del bilancio<br />

sono stati valutati separatamente.<br />

Gli elementi patrimoniali destinati ad essere utilizzati durevolmente sono stati<br />

classificati tra le immobilizzazioni.<br />

b) Rettifiche <strong>di</strong> valore e riprese <strong>di</strong> valore<br />

Il valore dei beni materiali e immateriali la cui durata utile è limitata nel tempo è<br />

rettificato in <strong>di</strong>minuzione attraverso lo strumento dell’ammortamento. Gli stessi<br />

beni e le altre componenti dell’attivo sono svalutati ogni qualvolta si sia riscontrata<br />

una per<strong>di</strong>ta durevole <strong>di</strong> valore; il valore originario è ripristinato nella misura<br />

in cui si reputi che i motivi della precedente svalutazione siano venuti meno. Le<br />

metodologie analitiche <strong>di</strong> ammortamento e <strong>di</strong> svalutazione adottate sono descritte<br />

nel prosieguo della presente Nota integrativa.<br />

I principi ed i criteri più significativi sono i seguenti:<br />

c) Immobilizzazioni immateriali<br />

Le immobilizzazioni immateriali sono iscritte al costo <strong>di</strong> acquisto o <strong>di</strong> produzione<br />

interna comprensivo degli oneri accessori e ammortizzate a quote costanti.<br />

I costi <strong>di</strong> impianto e <strong>di</strong> ampliamento vengono esposti nell’apposita voce dell’attivo<br />

ed ammortizzati lungo il periodo della loro durata economica, e comunque<br />

non superiore a cinque anni. I costi <strong>di</strong> ricerca e sviluppo e <strong>di</strong> pubblicità vengono<br />

integralmente addebitati al Conto economico dell’esercizio in cui sono sostenuti.<br />

I <strong>di</strong>ritti <strong>di</strong> brevetto industriale e i <strong>di</strong>ritti <strong>di</strong> utilizzazione delle opere dell’ingegno<br />

vengono ammortizzati in base alla loro presunta durata <strong>di</strong> utilizzazione,<br />

comunque non superiore a quella fissata dai contratti <strong>di</strong> licenza. Le concessioni,<br />

le licenze, i marchi e i <strong>di</strong>ritti simili iscritti all’attivo sono ammortizzati in base alla<br />

prevista durata <strong>di</strong> utilizzazione, in ogni caso non superiore a quella fissata dal<br />

contratto <strong>di</strong> acquisto; nel caso non fosse determinabile il periodo <strong>di</strong> utilizzo o non<br />

sussistesse il contratto, la durata viene stabilita in cinque esercizi.<br />

L’avviamento è iscritto all’attivo solo se acquisito a titolo oneroso, nei limiti del<br />

costo per esso sostenuto e viene ammortizzato in un periodo non superiore alla

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