68 la <strong>Biblioteca</strong> <strong>di</strong> <strong>via</strong> Senato Milano – luglio / agosto 2011Da sinistra: Acquaforte originale numerata e firmata <strong>di</strong> Franco Fortini allegata alle prime cento copie <strong>di</strong> Franco Fortini,Versi primi e <strong>di</strong>stanti. 1937-1957, Milano, 1987 (Acquario, 167). Uccello Rut, acquaforte originale <strong>di</strong> Fabrizio Clerici sucarta Japon, per la cartella <strong>di</strong> Marco Polo, Dell’isola <strong>di</strong> Madegascar, Milano, 1955 (Serie Incisioni Originali)confronti, tanto che in più occasionii librai lo rimproverarono appunto<strong>di</strong> avere nei suoi cataloghi più collaneche libri. 5Alcune sono le caratteristichepiù notevoli, e per molti aspetti ine<strong>di</strong>te,delle pubblicazioni Scheiwiller.Anzitutto, la pre<strong>di</strong>lezione per i formatipiccoli e piccolissimi (anche in32mo), quelli che lo stesso Vanni ribattezzòtaschinabili 6 e che si conquistaronoanche il nome <strong>di</strong> libri-farfalla;si tratta, infatti, <strong>di</strong> libricini non soloda tasca, ma ad<strong>di</strong>rittura da taschino,che nelle loro paginette accolgonofamosi poeti e artisti italiani estranieri.Innumerevoli i nomi che hannotrovato spazio in queste e<strong>di</strong>zioni ela scelta <strong>di</strong> essi era legata, oltre che allasensibilità e al gusto personali, a unpreciso impegno dell’e<strong>di</strong>tore, ovverolo sforzo <strong>di</strong> affiancare i gran<strong>di</strong> nomidella letteratura italiana modernae contemporanea (tra i pre<strong>di</strong>letti:Eugenio Montale, Giuseppe Ungaretti,Clemente Rebora, FrancoFortini, Giacomo Noventa, Liberode Libero, Aldo Palazzeschi, VittorioSereni, Elio Vittorini, CamilloSbarbaro, Dino Campana, GiovanniRaboni, Alda Merini, Nanni Balestrini,Felice Chilanti) a quelli <strong>di</strong> illustriautori stranieri <strong>di</strong> fama internazionale(come Ezra Pound, 7 CostantinoKavafis, Ghiannis Ritsos, SeamusHeaney, Murilo Mendes, JamesJoyce, Paul Valéry, T. S. Eliot, GuillaumeApollinaire).L’obiettivo era quello <strong>di</strong> raccordarela cultura italiana alle altreculture, istituendo percorsi e riman<strong>di</strong>in un orizzonte che spaziava dallaproduzione <strong>di</strong>alettale a quella europeaed extraeuropea.L’asse geografico lungo il qualesi mosse Vanni comprendeva sia
luglio / agosto 2011 – la <strong>Biblioteca</strong> <strong>di</strong> <strong>via</strong> Senato Milano 69l’Occidente sia l’Oriente, percorsi eindagati seguendo una volontà <strong>di</strong> riscopertadelle tra<strong>di</strong>zioni e delle culturemeno conosciute o ad<strong>di</strong>ritturamarginali; emblematici, a questo riguardo,alcuni titoli della collana“Oltremare”, fondata nel 1951, comeProverbi cinesi (1956), Proverbi deinegri dell’Africa (1956), Cinquantabantu indonesiani (1956), Strofe delVietnam (1956) e Proverbi kur<strong>di</strong>(1963), tutti raccolti da GiacomoPrampolini, e ancora Antiche lirichegiapponesi (1956), Poesie degli In<strong>di</strong>osPiaroa (1957) e Incantesimi e scongiuridegli antichi Egiziani (1958).All’asse Est – Ovest occorreaggiungere, e incrociare, un secondoasse, quello Arte – Letteratura. L’amoreper l’arte, innanzitutto, si tradussein innumerevoli e<strong>di</strong>zioni de<strong>di</strong>cateagli artisti maggiormente rinomati,da Amedeo Mo<strong>di</strong>gliani a BrunoMunari, da Giorgio De Chiricoad Adolfo Wildt, da Mario Sironi aFilippo De Pisis, da Fabrizio Clericia Carlo Carrà, passando per il franceseHenri Matisse, il giapponeseKengiro Azuma, lo spagnolo PabloPicasso, la polacca Alina Kalczyńska(moglie dello stesso Vanni).Un panorama ampio e variegato,che spaziava lungo amplissimecoor<strong>di</strong>nate geografiche e artisticheper superare i confini del nostro Paesee far respirare all’Italia e agli italianiun po’ <strong>di</strong> cultura internazionale, 8senza per questo trascurare un sacrosantoculto delle ra<strong>di</strong>ci.In generale, le raccolte poetichedel catalogo Scheiwiller si presentanocome brevi sillogi contenential massimo poche decine <strong>di</strong>componimenti, i quali si propongonocome selezione rappresentativadella produzione <strong>di</strong> un autore.L’arte e la letteratura non rimaserocerto interessi tra loro separati,ma si declinarono anche in una ricercaattenta e tutt’altro che occasionalein merito al rapporto tra immagine etesto, tra pittura, scultura e parola:da qui, numerose e<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> testi inprosa e poesia accompagnate da pregevoliillustrazioni e, talvolta, ancheda incisioni originali numerate e firmateda artisti <strong>di</strong> grande fama (comele sei acqueforti <strong>di</strong> Giuseppe Vi<strong>via</strong>nicon la presentazione <strong>di</strong> Libero de Libero,la raccolta poetica <strong>di</strong> FrancoFortini accompagnata da un’incisionedello stesso autore, le acquefortisu carta Japon <strong>di</strong> Fabrizio Clerici perDell’Isola <strong>di</strong> Madegascar <strong>di</strong> Marco Poloe l’incisione <strong>di</strong> Mirando Haz cheillustra la raccolta Un Albero <strong>di</strong> Natale,tutte opere conservate in BvS).Da sinistra: La prima opera e<strong>di</strong>ta “All’Insegna del Pesce d’Oro”: Leonardo Sinisgalli, 18 poesie, Milano, 1936.Una delle strenne per gli Amici <strong>di</strong> Paola e Paolo Franci, con applicata alla copertina una pietra serigrafata <strong>di</strong> Ghiannis Ritsos:Ghiannis Ritsos, 12 poesie per Kavafis. Tradotte da Nicola Crocetti, Milano, Scheiwiller - Strenna per gli Amici, 1977.La copertina <strong>di</strong> uno dei volumetti Scheiwiller della collana “Acquario”: Franco Fortini, Versi primi e <strong>di</strong>stanti. 1937-1957,Milano, 1987 (Acquario, 167)