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IL PROGETTO CONTATTI - Dronet

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2. La centralità del lavoro nei programmi di sostegno ai soggetti tossicodipendentiIl tema del lavoro è stato per anni estromesso dalla discussione sulle tossicodipendenze. Larappresentazione sociale dominante era infatti quella che da un lato vedeva il tossicodipendentecome un soggetto che adotta stili di vita e comportamenti incompatibili con il lavoro e dall’altroconsiderava il problema della tossicodipendenza esclusivamente dal punto di vista del trattamento.Entrambi questi stereotipi sono stati negli ultimi anni oggetto di profondo ripensamentoL’evidenza empirica rileva in primo luogo come lo stato di dipendenza non escluda la possibilità dipartecipare al mondo del lavoro. Sempre più spesso nei Ser.T vengono presi in carico ad esempiosoggetti in stato occupazionale che si rivolgono al servizio ad uno stadio molto avanzato didipendenza. La diffusione della figura del cosiddetto tossicodipendente integrato ha imposto inmolti paesi e più di recente anche in Italia un ripensamento delle stesse strategie di prevenzionesecondaria e terziaria dell’uso di sostanze stupefacenti che ha coinvolto in diverse esperienze pilotai datori di lavoro, i sindacati e i consigli di fabbrica nella costruzione e realizzazione di progettimiranti a sostenere psicologicamente, socialmente e economicamente i lavoratori con problemi ditossicodipendenza nella cura e nel trattamento socio-sanitario integrato allo svolgimento dimansioni lavorative (Geria, 2001).La scoperta che è possibile fare convivere, anche se con grande difficoltà, il lavoro con latossicodipendenza, pur diventando oggetto di analisi e discussione è tuttavia attualmente un temaoffuscato da un'altra “scoperta”: quella che terminato il trattamento socio-sanitario la personatossicodipendente si ritrova di fronte al vero punto critico dell’esperienza riabilitativa: lasocializzazione e il reinserimento sociale.Essendo la tossicodipendenza un problema caratterizzato da elevati rischi di recidiva, le fasi delreinserimento sono cruciali per portare a compimento un processo di normalizzazione (o rinormalizzazione)del comportamento della persona affetta da problemi di dipendenza. Tutti i fattoriche limitano lo stress e il panico che si vengono a creare nel percorso di reinserimento sociale sonodunque da recuperare all’interno dei disegni di intervento e tra questi il sostegno all’inserimento oal reinserimento lavorativo acquisiscono per il valore sociale attribuito al lavoro un carattereeffettivamente strategico.Questa scoperta del fattore lavoro come elemento cruciale di supporto ai processi dirisocializzazione e di stabilizzazione comportamentale dei soggetti tossicodipendenti ha comportatonegli ultimi anni un crescente interesse verso le attività orientate espressamente al reinserimentolavorativo che ha posto in secondo piano il tema del sostegno ai tossicodipendenti sui luoghi dilavoro che ha continuato a essere sviluppato soprattutto attraverso l’erogazione di metadone.Già da una decina di anni programmi di inserimento lavorativo di soggetti tossicodipendenti sonostati sviluppati da Sil i servizi di inserimento lavorativo pubblici attraverso l’erogazione di borselavoro o l’organizzazione di tirocini e inserimenti protetti in azienda. Il vero boom degliinserimento lavorativi si è iniziati ad avere tuttavia all’inizio degli anni novanta con la diffusione inquasi tutte le regioni del centro nord delle cosiddette cooperative sociali di inserimento lavorativo:organizzazioni che come finalità statutaria perseguono espressamente il reinserimento lavorativo disoggetti appartenenti alle cosiddette fasce deboli.Secondo i dati dell’ultima rilevazione ISTAT si contano oggi in Italia complessivamente più diseimila cooperative sociali di cui oltre duemila impegnate in attività di inserimento lavorativo. Nonessendo disponibile a tutt’oggi l’imminente terzo rapporto sulla cooperazione sociale in Italia non èpossibile stimare quante cooperative siano attive nel settore delle tossicodipendenze. Sono tuttaviadiverse migliaia ormai i tossicodipendenti inseriti in cooperative sociali con finalità di inserimentolavorativo tanto che il fenomeno è diventato oggetto di ricerca e analisi da parte di osservatoriprovenienti da vari paesi sia europei che extra europei.Se paragonato al numero dei soggetti in trattamento presso strutture socio-riabilitative il numero dipersone con problemi di tossicodipendenza inseriti all’interno di cooperative sociali di inserimentolavorativo, stimato sulla base dei dati del secondo rapporto nazionale sulla cooperazione sociale del

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