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IL PROGETTO CONTATTI - Dronet

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5. Descrizione del setting e del dispositivo complessivoIl Laboratorio Contatti si trova in un locale attrezzato allo scopo presso una struttura della ComunitàTerapeutica Residenziale “Don Lorenzo Milani” di Mestre.Gli utenti, al massimo 7 in contemporanea, vengono inviati al Laboratorio su segnalazione di un operatoredel Servizio, previo colloquio con l’Assistente Sociale. Al momento dell’inserimento, l’utente firma uncontratto, del tutto simile nelle sue regole, ad un normale contratto di lavoro.L’inserimento dura sei mesi e prevede un rimborso spese mensile, di una somma intorno di diecimila liregiornaliere . Al termine dei sei mesi l’operatore di riferimento traccia con il paziente un bilanciodell’esperienza e, ove sia possibile, cura attraverso il Servizio Integrazione Lavorativa dell’ AziendaU.L.S.S. 12 o le Cooperative Sociali un eventuale passaggio ad un lavoro regolare.L’attività del Laboratorio si svolge dal lunedì al venerdì, con orario 8.30 – 12.30 e prevede una pausa caffèdalle ore 11.00 alle ore 11.15. Gli utenti vengono prelevati davanti al Ser.T dove si ritrovano dopol’assunzione del metadone e con il pulmino accompagnati al laboratorio e riaccompagnati in centro città allafine del lavoro.Il lavoro è consistito per circa otto mesi nell’assemblaggio di componenti di lampade, mentre attualmente illaboratorio produce oggettistica da arredamento con tecnica semi-artigianale per una ditta trentina.Due educatori a tempo parziale (venti ore) sono preposti all’attività e si occupano della conduzione dellaboratorio, del coordinamento del gruppo di utenti lavoratori, della gestione delle commesse e delcollegamento tra Laboratorio e Ser.T.Giornalmente gli utenti e gli educatori (fig. 1) compilano una scheda rispettivamente di autovalutazione evalutazione. La scheda contiene item relativi alla puntualità, noia, pulizia, stato di attenzione, isolamentoecc.Ogni due settimane l’Assistente sociale del progetto incontra il gruppo degli utenti presso il luogo di lavoroper discutere insieme sull’andamento dell’esperienza e per un confronto sull’esito delle schede di valutazioneed autovalutazione giornaliera (nel corso dei sei mesi, le osservazioni dell’educatore e del paziente vanno viavia avvicinandosi, indicando un’acquisizione di maggior realismo nella valutazione delle proprie capacità).Della progettazione, coordinamento e valutazione del laboratorio si occupa un gruppo di lavoro stabile dioperatori del Ser.T dell’Area Riabilitativa e Clinica. Il gruppo di lavoro si riunisce mensilmente permonitorare e porre modifiche al dispositivo. Gli educatori si incontrano con la psicologa dell’Area Clinicache si occupa del progetto per una supervisione ogni due settimane e comunque quando necessario persituazioni particolarmente critiche.Il gruppo di lavoro, inoltre, relaziona con l’équipe dell’Area Clinica a scadenze prestabilite per permettere lacondivisione degli obiettivi e la discussione dei singoli casi.6. ConclusioniLa scelta dell’invio degli utenti al laboratorio è stata fatta non sulla base della diagnosi psicopatologica odella durata della carriera tossicomania, ma del grado di disabilità sociale, in accordo con quanto riportatonella letteratura (proveniente nel campo della salute mentale), secondo cui non c’è correlazione diretta traseverità della patologia e severità della disabilità sociale.La funzione del laboratorio emerge, dal punto di vista psicologico, come uno “spazio transizionale”, chepermette la creazione o l’ampliamento dell’area di gioco nell’accezione di Winnicott: nell’ipotesi chel’attaccamento simbiotico all’oggetto, prima, e alla sostanza di abuso, poi, sia il segno di una mancanza dispazio libero nella relazione. La possibilità di accedere all’area transizionale si rivela pertanto un interventosul versante trasformativo interiore, oltre che riabilitativo.L’esperienza del gruppo, inoltre, permette agli utenti il rispecchiamento di sé, ma anche la differenziazione ecrea la strada per una maggior individuazione. La creazione di legami sociali con gli altri, depurati almeno inparte dai pesanti giudizi critici sulla tossicodipendenza, è osservazione confortante di operatori ed utenti altermine dell’esperienza.Tra le modifiche da apportare, si sta valutando la somministrazione di test di disabilità sociale all’ingresso eall’uscita per una valutazione maggiormente obiettiva e dei colloqui di autovalutazione per ogni utente adistanza di sei mesi dalla fine dell’esperienza.

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