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IL PROGETTO CONTATTI - Dronet

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Altro elemento emerso dalla lettura delle schede, riguarda la necessità di occuparsi anche dell’aspetto socialedel reinserimento: ne consegue, quindi, la necessità di rivolgere maggior attenzione anche alle proposterelative all’organizzazione e gestione del tempo libero.2. Il lavoro di rete: come creare i presupposti per interagire e condividere le potenzialità dellerisorse e degli strumenti?La diversa matrice culturale dei soggetti coinvolti nella questione del reinserimento socio-lavorativo, ladiversa “mission”, crea, molto spesso, un ulteriore difficoltà nei rapporti tra i servizi. Eppure il bisogno dicreare momenti di confronto e di scambio è chiaramente espresso da tutti i partecipanti; in particolare sisente l’esigenza di “mettere in rete le risorse pubblico/privato del territorio”, coinvolgendo Ser.T., S.I.L.,Comunità Terapeutiche, Cooperative Sociali, Centri per l’Impiego, Servizi di Orientamento e FormazioneProfessionale, Agenzie Interinali, Aziende, Sindacati ed attribuendo al Dipartimento per le Dipendenze unafunzione di coordinamento.Le richieste espresse dai partecipanti sembrano suggerire un modello di integrazione tra i vari servizi che,pur rispettandone la specificità, consenta un utilizzo condiviso delle risorse e delle potenzialità dei singolisoggetti coinvolti:- In particolare i Ser.T e le Comunità terapeutiche chiedono maggior collaborazione ai S.I.L., allo scopo dicostruire progetti di inserimento lavorativo che siano l’espressione di un rapporto consolidato dicollaborazione (come ad esempio il protocollo di intesa tra S.I.L. e Ser.T di Verona) o poter usufruire dellerisorse di cui il S.I.L. dispone (finanziamenti per effettuare tirocini, ma anche la possibilità di accompagnareun utente nello svolgimento del percorso formativo all’interno di una Azienda);- Le Cooperative sociali richiedono ai Ser.T invianti maggior precisione nel fornire le informazioninecessarie alla formulazione di un programma;- Ser.T., C.T. e S.I.L. chiedono alle Cooperative e alle Aziende dei protocolli di intesa e delle convenzioniper poter effettuare degli inserimenti socio-lavorativi diversificati per tipologia di utenza (come ad esempio,avviene tra il Consorzio PRISMA e Azienda ULSS 6, il cui rapporto è definito da una convenzione);Un altro elemento emerso, riguarda la necessità di sensibilizzare il mondo del lavoro alle tematichedell’inserimento socio-lavorativo di persone dipendenti: si coglie, infatti, una maggior resistenza neiconfronti di questo tipo di disagio piuttosto che, ad esempio, verso l’handicap. La prima difficoltà che siincontra è, però, stabilire quale soggetto dovrebbe compiere una politica di sensibilizzazione.Un ulteriore nodo tematico riguarda l’esigenza di individuare poche figure di riferimento per lo svolgersidel percorso socio-lavorativo dell’utente in modo da non creare i presupposti per favorire la ”scissione insoggetti già scissi”: un lavoro di rete strutturato ma flessibile potrebbe favorire la presa in carico dell’utentead un unico servizio che potrebbe, conoscendo le peculiarità della storia personale-lavorativa dell’utente,accompagnarlo verso la buona riuscita del progetto riabilitativo.3. La formazione: ”creare una formazione permanente sui nuovi bisogni socio-lavorativi”Strettamente collegato all’aspetto della comunicazione e dell’attivazione del lavoro di rete, emerge un fortebisogno di formazione comune: Ser.T. e S.I.L. chiedono momenti di formazione condivisa sulle tematichedel reinserimento, le C.T. e le Cooperative Sociali chiedono formazione per gli operatori affinché questipossano a loro volta formare gli utenti ed aiutarli a sviluppare una maggiore professionalità da spenderemeglio sul mercato del lavoro. Un fenomeno molto diffuso è, infatti quello della bassa scolarizzazione degliutenti che, aggiunta al distacco per periodi più o meno lunghi dal mercato del lavoro, concorre ad aumentarele difficoltà nell’individuare percorsi lavorativi che non siano scadenti e favorenti le ricadute. Lacollocazione in Cooperativa Sociale dovrebbe rappresentare un momento di formazione professionalefinalizzato alla successiva ricerca di un lavoro in azienda: la mancanza di formazione specifica per glioperatori di cooperativa rischia di vanificare e di “congelare” la finalità dell’inserimento nella cooperativastessa.4. Gli strumenti di valutazione: creazione di banche dati consultabili via internet

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