• scheda di segnalazione utilizzata dagli operatori del Dipartimento di Psichiatria, operatori del Ser.T eoperatori del SI.L.D.‘SER.T DI TREVISO (A. ULSS 9)L’incontro si è svolto il 23 novembre del 1999.L’operatore che si occupa dell’area della riabilitazione e inserimento lavorativo è l’EducatriceProfessionale Miriam Bordignon. La tipologia di utenti è notevolmente cambiata da quella degli anniprecedenti. Il titolo di studio medio è la licenza media, anche se l’approccio al mondo del lavoro avviene inetà più avanzata, circa 4 – 5 anni dopo il termine della scuola. E’ in aumento il numero dei giovani segnalatiper consumo e vendita di ecstasy. Per le famiglie sembra non essere così importante che i ragazzi lavorino (questa è la percezione dell’operatrice intervistata).Il Ser.T di Treviso ha 130 pazienti in metadone dei quali circa la metà lavora in attività di basso obassissimo profilo, talvolta non in regola, a tempo determinato e in modo discontinuo. E’ stato istituito unprotocollo d’intesa tra il Ser.T e l’ufficio Azimut che si trova ubicato presso il l’ufficio di collocamento.Tale servizio raccoglie tutte quelle offerte inevase che vengono messe a disposizione dall’ufficioProvinciale per l’Impiego.Nel momento in cui l’operatore del Ser.T ritiene possibile per un proprio utente la prospettiva diun’esperienza lavorativa viene compilata la scheda “Informalavoro”.Tale scheda, frutto della collaborazione con il S.I.L., viene utilizzata per venire a conoscenza dell’anamnesipersonale, familiare, scolastica e lavorativa dell’utente. Dopodiché si lavora sulla motivazione al lavoro cheimplica continuamente dinamiche di cambiamento. Successivamente si studiano le proposte di lavoro conil soggetto e lo si aiuta nelle pratiche di assunzione (lo si aiuta a stendere il curriculum, a fare lettere per laricerca di un lavoro, etc.). Esiste, inoltre, una collaborazione con l’Enaip per la motivazione al lavoro e per iservizi di orientamento. La prassi prevede che ogni persona con problematiche nell’ambito dellatossicodipendenza venga seguito individualmente. Per quanto riguarda le Cooperative Sociali, esistono deiprotocolli d’intesa con due cooperative nello specifico. Una di esse, la cooperativa COGES è stata creatadagli operatori del Ser.T e si occupa dell’assunzione di un numero limitato di utenti appartenenti allaComunità terapeutica Diurna. La cooperativa sociale “Alternativa” (che si occupa di ambiente), invece, siinteressa della maggior parte dei reinserimenti lavorativi. I rapporti con le cooperative sono buoni e mediatidall’Assistente sociale. Le persone inserite sono tre nella cooperativa Alternativa e sette con altre modalità.Lo sportello “Informalavoro” aperto due ore alla settimana (su modello dell’esperienza cuneese) vede circa40 persone l’anno. Tale servizio si è rivelato utile anche come aggancio per i pazienti anche al di là dellavoro. Per quanto riguarda la dichiarazione di socio svantaggiato, la durata dipende dal caso specifico. Ipazienti con cui solitamente si lavora nell’ambito del Ser.T sono in trattamento farmacologico sostitutivo(metadone e vengono seguiti durante l’inserimento; successivamente, alcuni passano al naltrexone e poi aldrug-free. La dichiarazione di invalidità deve ancora essere definita (fra Ser.T e S.I.L.) per ciò che riguarda ipazienti con deterioramento cognitivo grave da uso di acidi o di solventi, i pazienti con doppia diagnosi emalati di AIDS.Vi sono attualmente due progetti in atto: la creazione di un agriturismo sul Sile e un progetto sullamanutenzione del verde.Materiale cartaceo gentilmente messo a disposizione dalla collega:• scheda informalavoro• floppy “ORIENTARSI OGGI”
SER.T DI SAN DONA’ DI PIAVE (A. ULSS 10)L’incontro è avvenuto il 23 novembre 1999.L’educatore professionale Perretti Paolo è il referente dell’area della riabilitazione e dell’inserimentolavorativo. Come ci spiega l’operatore, l’inserimento lavorativo è una attività istituzionale del Ser.T cheviene messa in atto soprattutto nei confronti degli utenti che stanno concludendo il programma al CentroDiurno Ce.I.S convenzionato e al termine di altri programmi terapeutici. Il processo di inserimento si dividein due fasi, la prima prevede una Borsa lavoro (a totale carico del bilancio sanitario dell’A.S.L) di pochimesi (da uno a sei); l’obiettivo del servizio è che il soggetto venga successivamente assunto con un contrattonormale dall’Azienda. L’inserimento è promosso da un educatore del Ser.T su mandato ed in collaborazionecon l’équipe del servizio tossicodipendenze del Centro Diurno. Nel corso del 1999 sono stati realizzati 10inserimenti in “Borsa Lavoro” di cui 3 tuttora in stato di avvio, più due assunzioni dirette di utenti che nonhanno frequentato il Centro Diurno. Un utente in terapia metadonica è stato inserito presso una cooperativasociale di Mestre. I rapporti con le cooperative del territorio sono discreti anche se non sono formalizzati daprotocolli specifici (la collaborazione comunque, è saltuaria su progetto individuale). Sono inclusinell’inserimento anche i tossicodipendenti che sono sottoposti a trattamento metadonico stabilizzato. IlS.I.L. si occupa di tossicodipendenti e la collaborazione tra i due servizi è continuativa. La dichiarazioneviene rilasciata dal sindaco con certificazione del Ser.T ed ha tempo limitato cioè un anno. Per quantoriguarda i progetti attuali, ce n’è uno che prevede la costituzione di un centro di stampa presso il centrodiurno e un altro progetto finanziato dalla 309/90 sull’utenza con doppia diagnosi. La vicinanza al litorale el’economia imprenditoriale familiare diffusa sul territorio, fanno sì che vi sia una offerta di la voro vastaanche se bisogna evidenziare all’orizzonte la problematica delle nuove droghe.Il materiale cartaceo messo gentilmente a disposizione dal collega è così costituito:• Proposta di inserimento lavorativo indirizzata al Responsabile del Servizio per l’Integrazione Lavorativa.• Proposta di convenzione per l’effettuazione del tirocinio.SER.T DI DOLO (A. ULSS 13)L’incontro avviene il 26 novembre del 1999.I referenti dell’area riabilitazione e inserimento lavorativo sono l’educatore Emanuele Perelli e l’assistentesociale Cristina Segantin. La tipologia di utenti è data, in linea di massima, da assuntori di metadone, anche adosaggio elevato.Non esistono protocolli di intesa, ma vi è una convenzione con la Cooperativa Olivotti: nel territoriodell’Azienda ULSS, comunque, praticamente non esistono cooperative sociali e i rapporti col S.I.L sonoscarsi. La dichiarazione di socio-svantaggiato viene rilasciata dal Ser.T tramite la certificazione dello statodi tossicodipendenza. Tale documentazione viene poi consegnata dall’utente stesso alla cooperativa. Lepersone inserite sono mediamente 4 all’anno; il mercato assorbe la maggior parte degli utenti del Ser.T inquestione. La borsa di lavoro percepita (se inseriti all’interno della cooperativa Olivotti) è di Lit. 20.000 algiorno; il pranzo viene consumato all’interno della struttura, in un luogo distinto dalla Comunità terapeutica.Lo scopo del progetto mira a far lavorare i ragazzi utilizzando le risorse del territorio. Rispetto ai progettiin atto, ve ne è uno sperimentale fra la Cooperativa Olivotti e il Ser.T per tossicodipendenti e carcerati. Ilprogetto, che si articola in 2 ambiti, ceramica e carrozzeria, consta di 3 fasi:1. inserimento in una situazione protetta, per un periodo massimo di 2/3 mesi;2. congiunzione tra una struttura ospitante e il Ser.T per la verifica delle attività residue del paziente;3. ricerca di un inserimento lavorativo sul territorio, in cui l’utente viene affiancato da un operatore.Sono quindi necessarie delle strutture di appoggio elastiche. Il Ser.T, in questo progetto, garantisce il ProntoIntervento.All’inizio viene preparato l’ingresso dell’utente nella situazione protetta; l’utente comincia con un periodo diprova di 4 ore per 2-3 settimane. Dopo questo periodo, segue una riunione fra tutti gli operatori interessatidel Ser.T e della Cooperativa. Il passaggio alle 8 ore è elastico e non automatico, dato che è sempre presentee forte il significato di inserimento lavorativo come fase di un lavoro terapeutico e come di un percorsoche deve essere necessariamente protetto.