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universita - Clinica pediatrica - Università degli Studi di Trieste

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celiaca. Al contrario, secondo <strong>di</strong>versi autori il loro range <strong>di</strong> sensibilità è variabile tra il<br />

74% ed il 100% [31, 32, 34, 39,42]<br />

Al fine <strong>di</strong> aumentarne la sensibilità <strong>di</strong>agnostica, recentemente è stata <strong>di</strong>mostrata l’esistenza<br />

<strong>di</strong> una seconda classe <strong>di</strong> EMA, <strong>di</strong> isotipo IgG1, in una popolazione <strong>di</strong> soggetti con segni e<br />

sintomi <strong>di</strong> malattia celiaca negativi per gli EMA IgA, in maniera in<strong>di</strong>pendente dalla<br />

presenza o meno <strong>di</strong> un deficit selettivo per le IgA [39,41]. La combinazione del dosaggio<br />

<strong>degli</strong> isotipi IgA ed IgG1 <strong>degli</strong> EMA permette <strong>di</strong> ottenere valori prossimi al 100% anche<br />

per quel che concerne la sensibilità [39,41]. In supporto ai marcatori sierologici già noti,<br />

recentemente la transglutaminasi tessutale (tTG) è stata identificata come il maggior<br />

autoantigene responsabile della produzione <strong>degli</strong> EMA, quin<strong>di</strong> la determinazione <strong>degli</strong><br />

anticorpi anti-tTG è stata proposta come un nuovo utile strumento per lo screening<br />

sierologico <strong>di</strong> malattia celiaca. [43]. Gli anticorpi anti-tTG vengono determinati con una<br />

meto<strong>di</strong>ca immunoenzimatica tipo “ELISA “in micropiastra (Enzime Linked Immunoassay<br />

Assorbent) e presentano elevati valori <strong>di</strong> sensibilità (95-98%), mentre in letteratura è<br />

riportata una specificità intorno al 94% [44-46]. In ogni caso, come detto, si tratta <strong>di</strong> esami<br />

<strong>di</strong> prima istanza, infatti per una corretta <strong>di</strong>agnosi è ancora in<strong>di</strong>spensabile il prelievo<br />

bioptico per l’esame istologico e morfometrico, che deve documentare l’atrofia dei villi<br />

accompagnata dall’iperplasia delle cripte (rapporto lunghezza dei villi/profon<strong>di</strong>tà delle<br />

cripte

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