universita - Clinica pediatrica - Università degli Studi di Trieste
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7 RISULTATI DELLO STUDIO<br />
7.1 SENSIBILITA’E SPECIFICITA’DEL TEST<br />
Lo scopo principale della prima parte del lavoro è stato quello <strong>di</strong> allestire una meto<strong>di</strong>ca <strong>di</strong><br />
“immunofluorescenza in<strong>di</strong>retta” per dosare gli A.A.A. al fine <strong>di</strong> misurare la loro<br />
sensibilità e specificità, in<strong>di</strong>pendentemente dalla durata <strong>di</strong> conservazione dei campioni, e<br />
.confermare la correlazione tra la severità della lesione intestinale e la prevalenza <strong>degli</strong><br />
A.A.A La ricerca <strong>di</strong> questi ultimi è risultata positiva in 49/102 (48%) sieri non trattati <strong>di</strong><br />
celiaci; risultato <strong>di</strong> gran lunga <strong>di</strong>fferente da quanto invece riscontrato nei trattamenti<br />
me<strong>di</strong>ante EDTA da un lato e riscaldamento dall’altro, i quali hanno dato prova <strong>di</strong> esiti<br />
positivi , rispettivamente, <strong>di</strong> 78/102 (76,5)e 84/102 (82,4) campioni.<br />
Dall’analisi dei risultati, dunque, emerge che il pre-trattamento del siero,-sia me<strong>di</strong>ante il<br />
riscaldamento sia con aggiunta <strong>di</strong> ’EDTA- facilita notevolmente l’osservazione al<br />
microscopio e rende il test più sensibile. Questo dato si spiega con l’esistenza <strong>di</strong> un fattore<br />
sierico, la Gelsolina, depolimerizzante l’Actina, che lega, se non inibita (dal calore e dal<br />
calcio chelante), i siti <strong>di</strong> legame <strong>degli</strong> AAA sul microfilamento dando una falsa<br />
positività.del test.<br />
Tra i sieri dei soggetti sani, sono risultati negativi al test: 88/103 (85,4%) campioni che<br />
non hanno subito alcun trattamento, 89/103 (86,4%) <strong>degli</strong> stessi a cui è stato aggiunto<br />
EDTA e 78/103 (75,7%) se i sieri sono stati riscaldati prima dell’esame.<br />
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