:14PETIZIONEWELBYAUDIZIONICLANDESTINELettera aperta al Presidente della Camera BertinottiEUTANASIA CLANDESTINA,ROMPIAMO IL SILENZIOGentile Presidente,è passato poco più di un mese da quandoLe abbiamo consegnato le prime10.000 firme della "petizione Welby" alParlamento italiano volta a chiedereun'indagine conoscitiva sull'eutanasiaclandestina e la calendarizzazione delleproposte di legge esistenti in materia.Le chiediamo oggi di intervenire controla prematura archiviazione - avvenutasenza preavviso e senza dibattito - dellaproposta. Sulla calendarizzazione,eravamo concordi nel ritenere prioritarioil percorso parlamentare sul testamentobiologico e nel considerare cheogni futura discussione sull'eutanasia –qualunque ne fosse stato l'eventualeesito sul piano legislativo – avrebbe beneficiatodi un'indagine conoscitiva sulfenomeno.Nella scorsa legislatura, un'indagineparlamentare fu condotta - a pochi mesidalle elezioni - sull'interruzione digravidanza, un fenomeno per il quale sidisponeva gia di abbondanti cifre ufficialie informazioni diffuse. Per le sceltee l pratiche di fine vita, invece, le informazionisono relativamente scarse espesso contraddittorie, tanto da pregiudicareuna riflessione parlamentare chenon voglia essere viziata da pregiudiziideologici. La proposta raccolse il tuointeresse e il tuo impegno a consultare iPresidenti delle Commissioni competenti.Alcuni giorni dopo il nostro incontro,Piergiorgio Welby decise di voleressere - anche formalmente - il primofirmatario della petizione.Mercoledì <strong>20</strong> dicembre, il nostro co-Presidente morì, a seguito della sedazioneterminale e del distacco del respiratoreda lui stabiliti nel rispetto dellaCostituzione. La firma della petizione èstato dunque il suo ultimo atto politico.Sempre il <strong>20</strong> dicembre, poche ore prima,una riunione dell' Ufficio di presidenzadelle Commissioni Giustizia eAffari Sociali della Camera, integratodai rappresentanti dei gruppi, esaminòla "petizione Welby", senza che peraltroil punto fosse menzionato nell'avviso diconvocazione. Tutti i rappresentanti deipartiti, ad eccezione della Rosa nelPugno e dei Verdi, bocciarono l'indagineconoscitiva, con motivazioni chesvelavano un vero e proprio tenore dellarealtà rispetto a un fenomeno certamentelontano dalle aule parlamentari,ma non dai reparti di rianimazione odal capezzali dei malati italiani. ForzaItalia, Alleanza Nazionale, UdC, Udeur,ma anche Ulivo, Comunisti italiani,Rifondazione Comunista, Italia deiValori: tutti uniti, quindi, non control'eutanasia, ma contro la conoscenza. Ipartiti stabilirono invece di procedere adelle audizioni con alcuni "esperti", daeffettuarsi addirittura a porte chiuse! Leaudizioni sono state convocate in tuttafretta, il 18 gennaio, cioè immediatamentealla riapertura dei lavori dellaCamera, per impedire persino alle personalitàche saranno audite di realizzareun lavoro decente di raccolta di informazioni.L'importante, evidentemente,era chiudere quanto prima la praticaWelby. Se il Parlamento avesse semplicementerifiutato di dare seguito allapetizione, la scelta, seppur politicamenteper noi inqualificabile, sarebbecertamente stata più limpida per l'istituzioneparlamentare. Ci rendiamoperfettamente conto che la decisionesul trattamento da dare alla petizioneWelby non e prerogativa esclusiva delPresidente, e che sono poi le forze parlamentarie i partiti a decidere.Riteniamo pero necessario, proprio inomaggio all'attenzione e all'interesseche Lei ha prestato alla materia - contutti i dubbi da Lei espressi su eventualidecisioni legislative, ma con la condivisionedella necessita di conoscere idati di fatto - rivolgerci di nuovo a Lei,come Presidente e come leader politico,per chiederLe di fare tutto quanto inSuo potere per impedire il perfezionamentodi una pagina parlamentaredavvero indecorosa. Per parte nostra,non abbiamo alcuna intenzione di abbandonarel'obiettivo dell'indagine conoscitivaed anzi riteniamo che l'episodione confermi la necessita e l'urgenza.Abbiamo nel frattempo raccolto altre10.000 firme e continueremo la nostracampagna fino a che il Parlamentodecidere di non venire meno al compitofondamentale di collegamento conla società italiana. Il 18 gennaio, accompagneremole eventuali "audizioni farsa"con una cartellonata in PiazzaMontecitorio. Distribuiremo li i risultati- pur frammentari e non sempreomogenei - delle principali indaginisull'eutanasia clandestina condotte inItalia e all' estero. Nell'attesa che un'indaginesistematica e approfondita sulla"morte all'italiana" sia ufficialmente affidata,dal Parlamento o da altre istituzioni,a un soggetto in grado di realizzarlacon professionalità, ad esempiol'Istituto nazionale di statistica.Marco CappatoMaria Antonietta Farina <strong>Coscioni</strong>Gianfranco SpadacciaRocco BerardoNO ALLE“AUDIZIONI FARSA”Durante la manifestazione sit-in, tenutasi inPiazza Montecitorio il 17 gennaio scorso, allaquale hanno partecipato tra gli alti Mina Welby,moglie di Piergiorgio, Rita Bernardini e MariaAntonietta <strong>Coscioni</strong>, rispettivamente segretariae presidente di Radicali Italiani, Rocco Berardo,vice segretario dell’<strong>Associazione</strong> <strong>Coscioni</strong>, abbiamopreannunciato quel che di fatto (dalle dichiarazionipoi lette) sono state le audizioni inCommissione: “audizioni farsa”.PARTITOCRAZIAUNITA CONTROLA CONOSCENZARifiutata in commissione l’indagine conoscitiva sull’eutanasiaclandestinaUn ciclo di audizioni informali convocate all’ultimo minutoin materia di “tutela della dignità della persona umananelle patologie incurabili e terminali anche con riferimentoal tema dell'eutanasia”; così le Commissioni Affarisociali e Giustizia della Camera hanno provato ad aggirareil dibattito aperto da Welby e dai radicali in materia dellescelte di fine vita. Piuttosto che seguire la strada percorsain paesi come il Beglio e l’Olanda, gli esponenti di tuttii partiti, ad eccezione della Rosa nel Pugno e dei Verdi, sisono accordati per procedere all’ascolto – a porte chiuse -di alcuni esperti, piuttosto che procedere a un’indagine
PETIZIONEWELBY.AUDIZIONICLANDESTINE 15La risposta del Presidente della Camera BertinottiHO SCRITTO AI PRESIDENTIMA LA DECISONE È LOROFoto: dumplife (Mihai Romanciuc)Caro Segretario,mi riferisco alla "lettera aperta", pubblicatasul quotidiano "L'Unità" del 6 gennaio<strong>20</strong>07 e anticipatami via fax - di cuisono destinatario e di cui Ella è primofirmatario, insieme a Maria AntoniettaFarina <strong>Coscioni</strong>, Gianfranco Spadacciae Rocco Berardo, tutti a nomedell'<strong>Associazione</strong> "<strong>Luca</strong> <strong>Coscioni</strong>" -concernente il seguito della petizionealla Camera dei deputati presentata daPiergiorgio Welby e condivisa da numerosicittadini, con la quale è stato richiestoche sia disposta un'indagine conoscitivasulla consistenza del fenomenoclandestino dell'eutanasia in Italia.In particolare Ella e gli altri firmatari ditale nota lamentano che gli Uffici diPresidenza delle CommissioniGiustizia e Affari sociali della Camera -alle quali è stata assegnata congiuntamentela citata petizione - abbiano esaminatola questione - secondo i firmatari,"senza che peraltro il punto fossemenzionato nell'avviso di convocazione"-, non ritenendo di accedere all'ipotesidell'indagine conoscitiva e deliberandoinvece l'audizione ("da effettuarsiaddirittura a porte chiuse") di una seriedi esperti.Sempre ad avviso dei firmatari del documentotale scelta (ed anche quelladella data dell'audizione, ritenuta tropporavvicinata per consentire agli interessatidi raccogliere elementi adeguati)sarebbe stata dettata dal proposito di"chiudere quanto prima la praticaWelby". Sulla base di tale valutazioneElla e gli altri firmatari chiedono un interventodel Presidente della Cameravolto ad impedire "il perfezionamento"di quella che nella lettera è definita"una pagina parlamentare davvero indecorosa".Al riguardo desidero innanzitutto fornirealcune precisazioni sull'effettiva articolazionedel procedimento in questamateria, sulla base delle previsioni contenutenel regolamento della Camera.Come è noto, l'art. 109 di tale regolamentostabilisce che le petizioni sianoesaminate dalle Commissioni competenti,alle quali sono pertanto assegnatedal Presidente della Camera. Nellaconsapevolezza dell'importanza e delladelicatezza della questione, ho provvedutoad assegnare la petizione alleCommissioni competenti il giorno stessodella sua presentazione, ritenendoeccezionalmente di accompagnarel'assegnazione con una mia lettera aiPresidenti delle Commissioni nellaquale sottolineavo l'alto significato moralee civile del documento, anche inconsiderazione della particolarissimasituazione della persona promotricedell'iniziativa.Una volta intervenuta l'assegnazione,tutte le decisioni, sia di natura istruttoria,sia di merito, rientrano nella pienaautonomia e nella esclusiva responsabilitàdelle Commissioni medesime edei soggetti - in primo luogo i rappresentantidei gruppi parlamentari - chein tale ambito sono competenti ad assumerle.Anche la decisione di procederead una indagine conoscitiva, per laquale è prevista l'intesa da parte delPresidente della Camera, non può prescindereda una iniziativa assunta nell'esclusivaresponsabilità delleCommissioni interessate.Rilevo, peraltro, che i Presidenti delleCommissioni citate hanno dato tempestivoseguito alla questione, convocandoimmediatamente, con le forme ordinarie,i rispettivi Uffici di Presidenza,integrati dai rappresentati dei gruppi,competenti in materia di programmazionedei lavori, tenuto conto che la richiestaavanzata nella petizione consistenello svolgimento di una attivitàparlamentare di contenuto conoscitivo.Come è noto, i predetti Uffici diPresidenza hanno stabilito che il prossimomercoledì 17 gennaio <strong>20</strong>07 le citateCommissioni riunite procederanno adaudizioni informali di rappresentantidel Comitato nazionale per la bioetica,del Comitato intergovernativo di bioeticadell'UNESCO, dell'Istituto superioredi sanità, del Consiglio superiore di sanitàe della Federazione nazionaleOrdini medici chirurghi e odontoiatri,in materia di tutela della dignità e dellavolontà della persona umana nelle patologieincurabili e terminali, anche conriferimento al tema dell'eutanasia. Inbase a quanto mi è stato comunicatodai Presidenti delle Commissioni interessate,tale riunione costituisce la primadi un ciclo di audizioni su tale materia,che avranno luogo anche nei giornisuccessivi.Quelle indicate sono le iniziative fin quiassunte dalle Commissioni, rispetto allequali non spetta in alcun modo alPresidente della Camera entrare nelmerito, né con riferimento all'oggettodell'attività conoscitiva deliberata, néallo strumento prescelto.Chiariti dunque in tal modo i terminidella questione con riferimento al quadroregolamentare, che costituisce il soloparametro cui il Presidente dellaCamera deve fare riferimento perl'esercizio delle prerogative parlamentarie per lo svolgimento delle relativeprocedure, desidero osservare in terminigenerali che le petizioni costituisconoun importante strumento di partecipazionepopolare, espressamenteprevisto dalla Costituzione per instaurareun rapporto diretto tra i cittadini -anche in forma associata - e le Camere,consentendo ai primi di rappresentarealle seconde esigenze e questioni chescaturiscono dalla realtà sociale.Tale rapporto si è realizzato anche nelcaso di specie, sia pure dando - allo stato- un esito da Loro non condiviso, fermorestando che, in base al disegno costituzionale,le decisioni finali circa i temiproposti per il tramite delle petizioninon possono che spettare all'autonomiaed alla responsabilità dei competentiorgani parlamentari, secondo lemodalità stabilite dalla Costituzionemedesima e dai regolamenti delleCamere. Ho ritenuto comunque - datala rilevanza delle questioni poste - ditrasmettere il testo della Loro lettera aiPresidenti delle Commissioni II e XII,per le valutazioni di loro competenza.che raccogliesse dati ufficiali sulla pratica dell’eutanasiaclandestina.E’ proprio per denunciare l’unione sacra della partitocrazia,d’accordo non tanto nel rifiutare l’eutanasia quantonell’impedire la conoscenza in sé del fenomeno, che l’associazione<strong>Luca</strong> <strong>Coscioni</strong> ha tenuto un sit-in di fronte aMontecitorio, cui hanno partecipato Mina Welby, RitaBernardini, Maria Antonietta <strong>Coscioni</strong> e Rocco Berardo.“Audizioni farsa” si leggeva sui cartelli.Mimmo Lucà, presidente della Commissione affari socialidella Camera, ha contestato “le obiezioni che sono statesollevate per la mancata effettuazione dell'indagine conoscitivasull'eutanasia clandestina: è assurdo che ilParlamento faccia un'indagine su un reato”. Utili quindi leaudizioni, secondo l’esponente della corrente deiCristiano Sociali dei DS, “per arrivare preparati e consapevoliall'esame del testo di legge sul testamento biologicoproveniente dal Senato…Non stiamo facendo altro cheabbreviare i tempi – spiega Lucà - per arrivare il più prestopossibile a una soluzione dei problemi sollevati dal casoWelby”. Il Parlamento “non può indagare su un reato comeè quello dell'eutanasia – ha concluso - per di più pretendendoche i medici rispondano a un questionario doveviene loro domandato se hanno mai ucciso qualcuno”.Immediata la replica dell’associazione <strong>Luca</strong> <strong>Coscioni</strong>,giunta per bocca del suo Segretario Marco Cappato: “Danessuna parte nel nostro ordinamento è compresa la parola“eutanasia”. Da questo punto di vista è assolutamenteimproprio da parte del Presidente Mimmo Lucà affermareche l’eutanasia è un reato e che il Parlamento nonpuò raccogliere informazioni su questo. Quello che conPiergiorgio Welby e con la sua petizione chiediamo è unagrande indagine sociale sulla morte all’italiana che includatutti gli aspetti che la riguardano: sia l’assistenza, sia ladisponibilità di cure palliative (vergognosamente carentinel nostro Paese), sia l’effettivo rispetto del diritto costituzionalmentegarantito a interrompere trattamenti sanitari,sia gli oltre mille suicidi (fonte ISTAT <strong>20</strong>04) di malati terminaliche sono stati abbandonati dallo stato italiano allaloro disperazione”.