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20 febbraio - Associazione Luca Coscioni

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NOTIZIEDAL MONDO:RICERCA SENZAFRONTIERE29COSSU: LASCIAMO DA PARTEINUTILI ENTUSIASMICellule della discordia: ricavarle dal liquido amnioticosembra possibile. Ma non significa rinunciare alla ricercasu quelle embrionali.GIANNA MILANOPanorama, 18 gennaio <strong>20</strong>07“Finalmente gli embrioni verrannolasciati in pace”; “è laprova che la scienza sa trovarerisposte alternative”; “superatigli ostacoli etici di usare embrioniper la ricerca”...Per districarsitra dichiarazioni controverseed inutili entusiasmi,Panorama ha intervistatoGiulio Cossu, Consigliere generaledell’<strong>Associazione</strong> <strong>Luca</strong><strong>Coscioni</strong>, direttore dell'Istitutodi ricerca sulle staminali al SanRaffaele di Milano. Egli stessoha ottenuto risultati significativicon un tipo particolare distaminali, i mesoangioblasti,nella cura della distrofia diDuchenne. I dati sono statipubblicati su Nature; i “pazienti”per ora 13 cani goldenretriever, afflitti da una formadi malattia simile a quella dell'uomo.Come valuta la reazione allascoperta?Come al solito siamo agli entusiasmifacili, alle affermazionidi principio che non tengonoconto dei risultati ottenuti, incoraggianti,ma preliminari.Che non rappresentano, allostato attuale, un'alternativa allecellule staminali embrionali.Anche se una terapia che utilizziqueste ultime non è ancoradisponibile, restano unoGABRIELE BECCARIAIntervista a Paolo De Coppi, La Stampa[…] Un percorso intellettuale esperimentale del genere èquindi impossibile in un'istituzioneitaliana?“E' molto difficile da ricreare. Danoi manca la volontà di osare. Sipreferisce puntare su ciò che giàrisulta promettente. E' prima ditutto una questione di mentalità:non si investe sulle idee ad altorischio e non si investe suigiovani e, dato che sono i giovaniad avere le intuizioni piùcreative, i due aspetti sono connessi”.Quanto ha potuto spendere aHarvard?straordinario strumento di ricercaper capire l'evoluzionedelle malattie e la ricerca suifarmaci.Quanto sono simili alle staminaliembrionali quelle del liquidoamniotico?Ne ho parlato con De Coppiquando le stava producendo eho letto il lavoro. Non sappiamoancora se siano pluripotenti,come le embrionali, cioècapaci di differenziarsi in tutti itessuti del corpo. Danno luogoa diversi tipi cellulari, ma permolti di questi, come il muscoloe l'endotelio, non è documentatoun completo differenziamento.Cioè?E’ come se le cellule avesseroiniziato un percorso, ma gli autorinon dicono se lo hannocompletato. Verificare a qualitipi di tessuti possono dar luogole staminali del liquido amnioticorichiede ancora unamole di lavoro accurato. E lorohanno potuto guardare in dettagliola differenziazione solodi alcuni tessuti adulti, comeneuroni e osso, mentre nel casodel fegato fanno vedere chec'e la produzione di una proteinaepatica, ma ciò non provail completo differenziamento.“E' complicato fare un contopreciso: sul progetto sono statispesi tra i 5 e i 6 milioni di euro,ma si devono calcolare nella cifracomplessiva anche gli investimentisugli altri studi che nonhanno portato a nulla. Così siarriva a un prezzo molto alto”.Ora la sua scoperta genereràmolti dollari: è così? E quanti?“La scoperta è già stata brevettatae stiamo avviando i contatticon alcune industrie e le startup,le società che investono sullenovità da laboratorio. E questotestimonia un'altra differenza:negli Usa si specula molto esi spinge la ricerca a percorrerestrade innovative per generaredenaro”.Sono paragonabili a quelledel cordone ombelicale?Hanno forse una potenzialitàdi differenziamento maggiore,quelle del cordone ombelicalefanno bene solo le cellule delsangue. Non ci sono evidenzesolide che differenzino in modosignificativo in altri tipi cellulari,queste sì. Sembrano piùplastiche, più pluripotenti diquelle del cordone.Si potrà abbandonare la ricercasulle staminali embrionali?Buttare all'aria tutto il restodella ricerca? Troppo presto. Sei dati sono confermati ed estesisono un bel passo avanti,permettono di avere una cellulapluripotente senza usareembrioni. Sarebbero risoltimolti problemi etici, ma nontutti.Quali problemi restano sultappeto?Per chi è già nato, e per molti diquelli che nasceranno, questecellule non saranno disponibili.Si dovrebbe predisporreuna raccolta sistematica di liquidoamniotico per ogni nato:impensabile che il sistemasanitario sia in grado di organizzarebanche in modo cheogni neonato abbia le sue staminaliamniotiche da usare all'occorrenza.Un lusso che potrebberopermettersi in pochi.Robert Lanza aveva fatta sperarein un'altra strada perprodurre staminali senza distruggeregli embrioni.Sì, dai blastomeri, cellule embrionalia uno stadio di sviluppoiniziale, aveva ricavato lineedi staminali senza distruggeregli embrioni. Ci fu un malinteso,si disse che aveva falsatoi dati pubblicati su Nature. Anovembre ho visto che suNature sono stati riportatichiarimenti: nessuna modificascientifica, solo alcune integrazioniall'articolo online.Lanza conferma che è possibilericavare una linea cellulareda un embrione di 8 cellule,prelevandone una sola (comenella diagnosi preimpianto) elasciando che prosegua il suosviluppo.Altri esempi?IN ITALIA SAREI ANCORAUN PICCOLO PEDIATRAKazutoshi Takahashi, autore diun interessante lavoro su Celi,ha dimostrato che si possonoprendere quattro geni, da staminaliembrionali, trasferirli inuna cellula adulta e riprogrammarla,facendola somigliaremolto a una staminaleembrionale. Una tecnica eleganteche si basa su un controllogenetico del programmacellulare.La scoperta. Per la prima volta sono state trovate edisolate cellule staminali dal liquido amniotico.Staminale. E’ una cellula che non ha una funzionespecifica, ma può trasformarsi in molti tipi differenti dicellule specializzate. Proprio per questa capacità direplicarsi e trasformarsi in tipi diversi di tessuto, lestaminali promettono di riparare organi e tessutidanneggiati.Identikit. A differenza di altre tipi di cellule staminali,quelle del liquido amniotico non rischierebbero diprodurre tumori. Avrebbero infatti caratteristiche a metàstrada tra quelle embrionali e quelle adulte.Lo studio. Un gruppo di ricercatori della Wake ForestUniversity del North Carolina, tra cui l’italiano PaoloCoppi, ha iniziato la ricerca 7 anni fa prelevando liquidoamniotico da donne incinte.IL RITORNELLO ITALIA-NO SULL’INUTILITÀ DEL-LE STAMINALI EMBRIO-NALII dati che arrivano dagli studisulle cellule dell’embrioneservono a maneggiare meglioanche le adulte. L’Italia rischiadi coprirsi di ridicolo se aBruxelles vuole sostenere latesi contrariaANNA MELDOLESIIl Riformista, 10 gennaio <strong>20</strong>07Il lavoro sulle staminali del liquidoamniotico pubblicatorecentemente su NatureBiotechnology è una bella notizia.Peccato che a rovinarla ciabbia pensato la solita sindromedel derby, che in Italia trasformaogni dato scientifico inun mezzuccio da usare nelbraccio di ferro politico sui temidi rilevanza bioetica. Sonobastati i primi dati in arrivo daun filone di ricerca tanto interessantequanto acerbo, perconvincere una parte delmondo cattolico a dichiarareinutile e persino obsoleta la ricercacon le staminali embrionali.Mentre quest’ultima èpiù viva che mai, tant’è veroche negli Stati Uniti ilCongresso sta per sfidare nuovamenteBush su questo fronte.[…]Il punto di partenza di qualsiasiconfronto in buona fedeè che non può esistere unachiave universale capace diaprire ogni porta, soprattuttoin un campo di ricerca ambiziosocome la medicina rigenerativa,che si propone di affrontareuna moltitudine dipatologie diversissime tra loro.[…] Le staminali del liquidoamniotico, dunque, nontolgono nulla alle potenzialitàdelle cellule embrionali, comequeste ultime non rendonoinutili le cellule adulte. I rappresentantidel governo italianosi coprirebbero di ridicolose andassero a Bruxelles a sostenerela tesi contraria, chiedendodi escludere le cellulestaminali embrionali dai finanziamentidel “SettimoProgramma Quadro” come haauspicato due giorni fa LuigiBobba, commentando l’ultimascoperta.Il gioco della scienza è fatto diaddizioni, non di sottrazioni: idati che arrivano dalla ricercacon le embrionali, per esempio,servono a maneggiaremeglio anche le adulte. […]Paolo De Coppi ha detto allaBbc che per quanto le celluleamniotiche potrebbero funzionaremeglio delle embrionaliin alcuni casi, è probabileche il loro spettro di applicazionesia più ristretto. MentreAtala ha precisato su NewScientist che la ricerca deveproseguire in tutte le direzioni.[…] La politica fa il suo mestierequando ragiona suglisviluppi della scienza, quandosi fa carico di trovare delle soluzionicondivise sulle questionipiù scottanti oppure,non riuscendoci, si divide. […]

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