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20 febbraio - Associazione Luca Coscioni

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WELBY.IL DIRITTOE LA LEGGE17INTERVISTA A PAOLO FLORES D’ARCAISL’EUTANASIAÈ IL PRIMO DEI DIRITTI CIVILI“Anche questo numero di MicroMega èdedicato a Piergiorgio Welby e al suo impegnodi vita contro la tortura di Stato e diChiesa. “ Così, con queste parole rivolte “allettore”, si apre il primo numero del <strong>20</strong>07della rivista diretta da Paolo Flores d’Arcais.Proprio con quest’ultimo Mirella Parachinie Luigi Montevecchi hanno approfonditole ragioni di questa scelta.Paolo Flores d’Arcais. Per la seconda volta,come per l’ultimo numero del <strong>20</strong>06,MicroMega è dedicato a Piergiorgio Welby.Quasi metà della rivista è occupata da unapprofondimento in materia di eutanasia…Mirella Parachini. Eutanasia, scelte di finevita, credi che in Italia si sia iniziato un percorsodal quale non sarà possibile tornareindietro?SETTE ITALIANI SU DIECIFAVOREVOLI ALL’EUTANASIASecondo uno studio dell’Eurispes presentatoal Senato il 18 gennaio, il 68% degli italianisi dice favorevole all'eutanasia, mentreil 74,4% esprime un parere favorevolenei confronti del disegno di legge sull'introduzionedel testamento biologico attualmenteall'esame del Senato. I contrarirappresentano invece il 23,5% del totale,mentre l’8,5% non ha saputo o non ha volutodare una risposta. Rispetto al <strong>20</strong>06 i favorevolisono aumentati di ben 26 puntipercentuali. Il 74,7 per cento degli italianiesprimono parere favorevole all'introduzionedel testamento biologico.Eutanasia. Gli uomini sono più favorevoliall'eutanasia rispetto alle donne (70,4%contro il 65,7 per cento). Allo stesso tempo,sono più numerosi gli uomini (24,2%)delle donne (22,9%) ad esprimere un dissensoverso la pratica della 'buona morte”.Le donne fanno registrare anche un altotasso di mancate risposte (11,4% contro5,4 per cento). La più alta percentuale dicontrari si riscontra tra i rappresentati deipartiti di centro (41,2%) e di destra o centro-destra(31,3%), mentre quella dei favorevoliè rappresentata da coloro che si dichiaranodi sinistra e centro-sinistra (78,1per cento).Più favorevoli all'eutanasia sono i cittadiniresidenti al Centro (con il 74,6%), seguitida quelli del Nord (69,4%) e quindi del Sude delle Isole (62,6 per cento). I contrari mostranopercentuali simili nelle regioni settentrionali(25,6%) e in quelle meridionali(26,3%), mentre si riducono notevolmentein quelle centrali (14 per cento). Tramedici di famiglia o infermieri intervistati,il 31,8% sarebbero disposto ad aiutarein maniera riservata la famiglia che chiedel'eutanasia per un proprio congiunto,mentre il 21,3% non crede a questa ipotesi.Il 41% preferisce non prendere posizione.Testamento biologico. Le donne sono piùpropense a dare al testamento biologicoun valore giuridico (75,7% contro il 73,7%degli uomini). Regolamentare la sceltapreventiva e individuale in materia di trattamentisanitari è una questione avvertitamaggiormente dagli elettori di centrosinistra(83,8%) rispetto a quelli di centro (25,2per cento).P. F. d’A. No, non proprio. In questo paesesi torna spessissimo indietro. Però sonoconvinto che il problema ormai è posto edin modo esplicito. Noi in questo numeronon abbiamo parlato in particolare del“caso Welby”, perché il “caso Welby” non èun caso di eutanasia ma di rifiuto di accanimentoterapeutico che sarebbe dovutoandare da sé, e invece così non è stato.Sono arrivate accuse pesantissime controdi lui e chi lo ha aiutato, ma a questo puntocredo si debba porre l’insieme del problemaeutanasia, ed in modo netto.L’eutanasia è un diritto civile, io ne sonoconvinto. Anzi il primo dei diritti civili, perchése la vita mia non appartiene a me, sela vita tua non appartiene a te, allora questavita appartiene ad altri. Ma questa è ladefinizione tecnica di schiavitù. Ed in unasituazione di schiavitù vengono meno tuttii diritti civili. Nel numero di MicroMegain questione affrontiamo il tema da tutti ipunti di vista; da quello giuridico, innanzitutto,con un dettagliato saggio – secondome anche ottimistico - di Santosuosso; secondoquest’ultimo a partire dallaCostituzione si possono ricavare principigiuridici applicabili sin da ora. Poi però lagiurisprudenza è diversa; penso alla signorache ha dovuto patteggiare un anno edue mesi di carcere per il solo fatto di averaccompagnato ad Amsterdam il marito.Poi viene il punto di vista dei cattolici:quattro preti che si dicono a favore dell’eutanasia,del diritto all’autodeterminazione,pur affermando che - per la loro fede –un cattolico personalmente non lo dovrebbefare. La questione è posta. Credo espero che si moltiplichino le occasioni didibattito, nelle quali la questione non possapiù essere sottaciuta; spero se ne discutaalla radio e alla televisione.Anche perché i sondaggi, che auspico sianoresi pubblici, dicono che una maggioranzaschiacciante dei cittadini italiani èfavorevole all’eutanasia.Luigi Montevecchi. Intervenendo sul quotidiano“Europa” del 12 gennaio scorso, lasenatrice Paola Binetti scrive: “I temi eticinon sono una barriera”. E poi: “Allo stato attualein Italia pur non essendoci nessunalegge che consenta il ricorso all’eutanasia,e persistendo il divieto di ricorrervi in qualsiasicaso,si va profilando il paradosso chesia lo stesso dettato costituzionale a consentirla,sia pure sotto forma di eutanasia"passiva"”.P.F.d’A. Non solo non è paradosso, ma èuna realtà; ce lo spiega AmedeoSantosuosso, in un intervento dottissimoe precisissimo, utilizzando una serie disentenze della cassazione sul diritto delpaziente a rifiutare qualsiasi cura medica,se lo vuole. Se uno ha il diritto di rifiutaredelle cure anche fino alla morte, ed ormaila giurisprudenza su questo è costante enon equivoca, allora il resto viene da sé.Sono le leggi ordinarie ad essere in contrastocon questo, e si dovrà cambiarle.Non si parli di “partito della vita” ma piuttostodi “partito dei torturatori”; fortunatamenteci sono tanti cattolici, la maggioranza,che non sono torturatori. Senzal’impegno della vostra <strong>Associazione</strong> questotema sarebbe ancora clandestino, comeclandestini sono i tanti casi di eutanasianel nostro paese. Per questo abbiamoaperto lo scorso numero con un appello diSilvio Viale che chiede proprio ai mediciche hanno coscienza di autodenunciarsi:di fatto, e per fortuna, l’eutanasia negliospedali viene praticata. Affrontiamoquindi apertamente la questione.GLI ITALIANI NELL’ULTIMOANNO SEMPRE PIÙ FAVOREVOLI28-12-<strong>20</strong>06: sondaggio di Panel Data -Istituto Veneto di Sondaggi di Padova –60,2% dei cittadini ritiene che spetti ai famigliarila decisione se staccare o menola spina.01-12-<strong>20</strong>06: il 40° Rapporto del Censisdà conto della evoluzione dell’opinionedegli italiani in tema di eutanasia. Se nel<strong>20</strong>03 sul riconoscimento del diritto delmalato o del familiare più prossimo ascegliere quando interrompere la terapiail paese era perfettamente spaccato indue, nel <strong>20</strong>06 la maggioranza favorevolesale al 57%.27-09-<strong>20</strong>06: sondaggio Ispo/Corrieredella Sera – 58% degli italiani favorevoleall'eutanasia.24-05-<strong>20</strong>06: sondaggio Eurisko – 67%degli italiani e' favorevole alla legalizzazionedell'eutanasia.18-04-<strong>20</strong>06: sondaggio Ordine deimedici di Torino – 74% degli infermierifavorevole alla legalizzazione dell'eutanasia.08-02-<strong>20</strong>06: sondaggio Esomar – 70%dei medici italiani vuole regolamentazionedell'eutanasiaFonti:ADUC, RadioRadicale.itMicroMegagennaio <strong>20</strong>07“Anche questo numerodi MicroMega èdedicato a PiergiorgioWelby e al suoimpegno di vita controla tortura di Stato e diChiesa. A differenzadel precedente, però,questo numero èdedicato alla memoriadi Piergiorgio Welby.Che grazie alla cura deldottor Mario Riccio hainfine potuto vederrispettata la propriavolontà: porre fine allatortura. Perciò questonumero è dedicatoanche al dottor MarioRiccio e a tutti coloroche più da vicinohanno sostenutoPiergiorgio Welby: dallamoglie Mina allasorella Carla,dall’onorevole MarcoCappato, segretariodell’<strong>Associazione</strong> <strong>Luca</strong><strong>Coscioni</strong>, al ministroalle Politiche europeeEmma Bonino, aMarco Pannella.Accusatiindegnamente di averstrumentalizzato la“vicenda” (cioè laliberazione dallatortura) di PiergiorgioWelby. Ma se qualcunoha voluto, coninesauribiledeterminazione elucidità, la“strumentalizzazione”politica del suoterminale impegno divita, questi è statoproprio PiergiorgioWelby. Chi parla distrumentalizzazione,perciò, non satollo diaver cercato diprolungarne la torturainenarrabile, vuole orainfangarne, torturarlouna seconda volta”.

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