13.07.2015 Views

2007 - San Patrignano

2007 - San Patrignano

2007 - San Patrignano

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

109<strong>San</strong><strong>Patrignano</strong>.Bilancio di Missione.che spingono una persona ad assumere sostanzestupefacenti; variazioni imputabili a un’incidenzapositiva del format sui ragazzi.• Stili di vitaQuesto gruppo di domande si è rivelato molto“scomodo” per i ragazzi, poiché vengonoespressamente sollecitati a parlare di sé e delle loroabitudini, con poche possibilità di fuga.Abbiamo notato, infatti, che a questa parte delquestionario molti ragazzi non rispondono,soprattutto quando viene loro chiesto se conosconoqualcuno che usa sostanze stupefacenti (il 14%) eche cosa vorrebbe potergli dire (il 24% nel primoquestionario e il 26% nel secondo).Inoltre, dalla media tra il primo e il secondoquestionario, i dati ci hanno mostrato che da talidomande emerge un gruppo consistente di ragazzi arischio di disagio e tossicodipendenza.In particolare, si è notato che il 15,5% del gruppo diriferimento empirico dichiara che continuerebbe afrequentare un gruppo di amici dove la ricerca dellosballo è diventata un’abitudine e il 19% non lo sa.Allo stesso tempo, il 31,5% (dato ottenuto aggregandole risposte “sì, senza problemi” e “sì, se ti organizzibene”) dichiara che l’abitudine allo sballo del sabatosera si concilia con gli impegni e le responsabilità delquotidiano e il 25,5% non lo sa.Viene da chiedersi se, in presenza di quote cosìelevate di ragazzi quantomeno potenzialmenteesposti al rischio di disagio e tossicodipendenzanelle scuole secondarie di secondo grado (almenoun ragazzo su tre!), non sia effettivamente il caso diiniziare seriamente a programmare attività miratedi prevenzione già dalle scuole secondarie di primogrado.Oltre a ciò, l’8,5% sostiene di bere alcolici più di trevolte la settimana, il 62,5% di farlo meno di tre voltela settimana, il 20,5% dice di fumare più di tre volte lasettimana e l’8% dichiara di prendere antidolorifici/tranquillanti/sonniferi meno di tre volte la settimana,dati non confortanti, soprattutto se consideriamo chestiamo parlando di giovani adolescenti dai 15 ai 18anni di età.È inoltre emersa un’alta percentuale di ragazzi cheafferma di conoscere qualcuno che usa marijuana/hashish (il 35,5%) e ben il 23% cocaina, percentualequest’ultima addirittura maggiore del 7,5% rispettoa chi dichiara di conoscere qualcuno che fa usodi ecstasy. Evidentemente marijuana, hashish ecocaina sono le sostanze stupefacenti più presentinell’ambito delle frequentazioni di questi giovani.Per quanto attiene, invece, all’incidenza delformat su tale gruppo di domande, risulta che lapercentuale di chi dice che non frequenterebbe piùun gruppo di amici dove la ricerca dello sballo èdiventata un’abitudine aumenta del 6%, così come lapercentuale di chi dichiara che l’abitudine allo sballodel sabato sera non si concilia con gli impegni e leresponsabilità del quotidiano aumenta ben del 9%.Si rileva inoltre una diminuzione del 3% di chisostiene che continuerebbe a frequentare un gruppodi amici dove la ricerca dello sballo è diventataun’abitudine per cercare di capire perché lo fanno edel 2% di chi non lo sa.Allo stesso tempo, diminuisce del 3% il numero di chisostiene che l’abitudine allo sballo del sabato sera,se ti organizzi bene, si concilia con gli impegni e leresponsabilità del quotidiano e ben del 9% chi nonlo sa.Un ulteriore dato positivo per quanto riguardal’incidenza del format è riferito all’aumento, tra ilprimo e il secondo questionario, della percentuale diragazzi che esortano a smettere chi fa uso di qualsiasisostanza stupefacente, così come diminuisce quelladi chi suggerisce loro di non esagerare.Inoltre, sempre tra il primo e il secondo test, i ragazzisi sono mostrati meno indifferenti e rassegnati neiconfronti di chi fa uso di ecstasy ed eroina.Un’ultima considerazione va rivolta alla specificamodalità comunicativa attuata nell’ambito delprogetto Drugs Off.Si è scelto di privilegiare una forma discorsiva nonstrettamente didattica che potesse meglio predisporrei ragazzi a un coinvolgimento emotivo, aspetto anostro avviso indispensabile per favorire lo sviluppocritico e creativo delle loro elaborazioni cognitive.In questo il format teatrale “Fughe da fermi” si èrivelato uno strumento innovativo rispetto a quelliprecedentemente adottati dalle scuole: lo testimonia,oltre all’incidenza largamente positiva che è stataregistrata, anche il fatto che in tutti gli item èpressoché sempre diminuita tra il primo e il secondoquestionario la percentuale di ragazzi indecisi, segnoche il format non solo ha generato una correttainformazione, ma anche una consapevolezza di tipopartecipato.Il circolo virtuoso di informazioni prodotto ci spinge,pertanto, sia a riflettere sugli sviluppi successividella ricerca sociologica in un campo estremamentedelicato come quello che si rivolge al disagiogiovanile, sia a orientare meglio e in modo più mirato– e perché no, emotivamente coinvolgente –le politiche di prevenzione nel prossimo futuro.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!