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tesi vecchio

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l’impossibilità della società globale di ristabilire le coordinate di spazio e<br />

tempo.<br />

Per quanto riguarda il fenomeno dello sprawl, Ingersoll individua nel<br />

turismo, nei centri commerciali, nelle tangenziali, negli svincoli e nei<br />

parcheggi, nonché nelle villette, nei mezzi telematici e negli spazi vuoti i<br />

fattori costitutivi della sprawltown (ibidem, p. 18); questi se finora hanno<br />

incarnato un modello estetico negativo, essendo un tratto caratterizzante<br />

possono essere ripensati come fonte di un nuovo modo di ristabilire le<br />

relazioni tra i membri della comunità, per sfruttare l’idea che «Bisogna<br />

pensare alle infrastrutture come pretesti per arte» (ibidem, p. 19),<br />

pensarli cioè come una sorta di «cattedrale della mobilità», intesa<br />

quest’ultima come uno dei punti nodali della modernità.<br />

In questo senso, le infrastrutture nel Novecento riuscivano a<br />

trasformarsi in arte grazie alle ”decorazioni”, mentre è solo in seguito<br />

che si è affermata l’idea che l’arte risieda nella struttura stessa,<br />

rivoluzionando così il modello estetico preesistente. Posto che l’arte<br />

diventi fine a sé stessa, anche nella negazione di ciò che è bello ci può<br />

essere bellezza, la quale nel XX secolo viene trovata nella «capacità<br />

negativa di decontestualizzare» (ibidem, p. 141) gli elementi<br />

infrastrutturali, che vengono considerati alla maniera di Duchamp, come<br />

dei ready-mades. Questi tuttavia per assumere un significato estetico e<br />

civico hanno bisogno dell’intermediazione dell’artista, mentre ancora la<br />

maggior parte delle infrastrutture è progettata senza arte. Tuttavia,<br />

recentemente, come si deduce né L’architettura del nuovo millennio di<br />

Leonardo Benevolo, in cui vengono analizzate criticamente le maggiori<br />

creazioni architettoniche mondiali, l’autore mette in luce che fra gli<br />

esempi più riusciti di realizzazioni architettoniche contemporanee che<br />

siano state inserite all’interno di programmi di sviluppo del tessuto<br />

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