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sono osservatori esterni e distaccati o “outsiders”, che non vivono<br />
all’interno di un paesaggio, e coloro che sono “insiders”, che vivono e<br />
lavorano all’interno di particolari paesaggi e vi interagiscono su base<br />
quotidiana. Questa distinzione basilare, che Cosgrove ha ripreso da<br />
David Lowenthal, può essere ricondotta alla più recente concezione di<br />
paesaggio-teatro di Eugenio Turri, che attraverso la metafora del teatro<br />
distingue nel paesaggio la funzione dell’attore, che riguarda l’agire, il<br />
trasformare la natura da parte dell’uomo, e quella di spettatore in cui egli<br />
si preoccupa del risultato visivo della sua azione. All’attore corrisponde,<br />
quindi, la figura dell’insider, allo spettatore quella dell’outsider. La crisi<br />
del paesaggio contemporaneo sarebbe dovuta proprio al fatto che l’uomo<br />
abbia indebolito il proprio ruolo di spettatore, e trascinato dalla frenesia<br />
del suo agire, non si sia preoccupato di fermarsi ad esaminare le<br />
conseguenze delle sue azioni. Per il sistema sociale il paesaggio diviene,<br />
quindi, il riferimento percettivo, mediato dalla cultura, del suo operare.<br />
Si avverte allora la necessità di indagare ulteriormente sui meccanismi<br />
percettivi e sulle metodologie utilizzabili per decodificare i significati<br />
simbolici e i messaggi contenuti nei paesaggi. A tal proposito Turri<br />
introduce la nozione di “iconema” che indica una unità elementare di<br />
percezione, che identifica un luogo di forte carica simbolica, un topos,<br />
che la cultura ha riconosciuto come riferimento significativo della sua<br />
identità.<br />
Nonostante la capacità di percepire e costruire il paesaggio sia<br />
diventata sempre più decisiva per la difesa dell’identità culturale e<br />
sociale di un gruppo, oggi il paesaggio, costantemente penetrato e<br />
dissolto dall’urbanizzazione globale e dall’imporsi del suo modello<br />
sistemico di strutture territoriali continue e reticolari, appare disarticolato<br />
dalla stessa imponenza dei flussi comunicativi e dalla compressione<br />
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