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strategie<br />
anche oltre, nella continua ricerca di aggiungere<br />
argomenti alla vendita sotto forma di iniziative,<br />
attività, co-marketing, eventi promozionali. Tutto per<br />
trasmettere una shopping experience coinvolgente<br />
e aumentare la permanenza delle persone. Tutto<br />
giusto e tutto assolutamente valido. Tuttavia questo<br />
obiettivo di aggiungere, a volte fa dimenticare e<br />
perdere per strada alcuni aspetti fondamentali.<br />
Come per esempio il fatto che le prime tre qualità<br />
importanti di un negozio sono la professionalità,<br />
l’entusiasmo e la competenza del<br />
personale che vi lavora. Il primo elemento<br />
che determina il tempo speso in un negozio<br />
da un cliente è certamente il fatto di<br />
stabilire una sintonia con l’assistente alla<br />
vendita, oltre ovviamente all’accoglienza<br />
del luogo. Nei Pepita Store siamo partiti<br />
da qui. Prima di tutto da una selezione<br />
ferrea e poi da una sorta di Academy<br />
per for<strong>mare</strong> il personale sull’azienda, la<br />
filosofia del marchio, il prodotto, fino ad<br />
arrivare alle tecniche di vendita. Il tutto<br />
legato dalla nostra continua volontà di stimolare<br />
l’entusiasmo e la vitalità del nostro<br />
personale, per spingere verso un contatto<br />
empatico con il cliente volto a instaurare<br />
un legame positivo e in certi casi duraturo.<br />
Silver Converso (Lise Charmel)<br />
Cerchiamo di attirare l’attenzione dei consumatori<br />
con vetrine e allestimento interno particolarmente<br />
studiati, prevalentemente incentivi visivi. Per le<br />
migliori clienti del negozio è già in programma per<br />
il futuro una fitting exprience, dove si mostrano i<br />
modelli della collezione che meglio si adattano alla<br />
loro silhouette. Anche per i nostri negozi clienti<br />
è prevista una formazione, sempre <strong>più</strong> basilare<br />
perché crescono le aspettative del consumatore.<br />
La nostra idea è quella di una serie d’incontri in<br />
concomitanza con l’uscita di ogni collezione,<br />
almeno tre-quattro volte l’anno. Noi comunque<br />
siamo a disposizione del cliente che può contattarci<br />
e incontrarci quando vuole.<br />
Enzo Tatti (Maryan Beachwear Group)<br />
Per il creative shopping le boutique devono<br />
avere grandi spazi, in grado di permettere un’esposizione<br />
a vista e mostrare idee all’interno del<br />
negozio. La maggior parte delle boutique del nostro<br />
segmento può permettersi un’esposizione a vista<br />
molto limitata. L’obiettivo del creative shopping è<br />
quello di dare spazio appunto alla creatività del<br />
cliente che può abbinare parte alta e bassa di<br />
un costume secondo il suo gusto e l’ispirazione.<br />
Il dettagliante, da parte sua, con l’esposizione a<br />
vista può dar vita anche alle sue proposte come<br />
in un’evoluzione della vetrina che deve cambiare<br />
almeno una volta alla settimana e dare stimoli a chi la guarda.<br />
Anche gli eventi aiutano a far restare <strong>più</strong> a lungo i consumatori<br />
in negozio, ma una grossissima mano al dettagliante la possono<br />
dare il sito e i social network che diventano un creative shopping<br />
continuo. I negozi <strong>più</strong> evoluti stanno registrando riscontri molto<br />
positivi. Sulla pagina Facebook o su Instagram possono postare<br />
continue idee che stimolano il consumatore a andare in negozio<br />
e vedere le proposte dal vivo. Sui social si possono postare idee<br />
diverse da quelle che permette l’esposizione a vista all’interno del<br />
Silver Converso (Lise Charmel)<br />
Enzo Tatti (Maryan Beachwear Group)<br />
Silvia Martinotti (Emmebiesse)<br />
Gianni Furini (Hanro Italia)<br />
punto vendita, soprattutto quando è molto piccolo<br />
e quindi lo spazio espositivo risulta limitato. E chi<br />
sta utilizzando bene i social, i risultati li ha. Per<br />
quanto riguarda invece la shopping experience, per<br />
noi passa necessariamente attraverso l’assistenza<br />
al cliente e rimane un aspetto fondamentale. La<br />
competenza diventa un elemento importante della<br />
vendita assistita e chi vende deve essere in grado<br />
di fornire al cliente una spiegazione competente<br />
e articolata della scelta di una particolare<br />
taglia con la coppa differenziata.<br />
Silvia Martinotti (Emmebiesse)<br />
Naturalmente l’obiettivo è trovare nuovi<br />
clienti e fidelizzare la clientela che già si<br />
ha. Quindi occorre creare, modificare e<br />
rinforzare l’immagine del negozio, favorendo<br />
gli acquisti, attirando e intrigando<br />
i clienti. Partiamo da qualcosa di molto<br />
concreto: anche i piccoli dettagli di tipo<br />
sensoriale sono importanti. Per esempio<br />
l’udito con una musica piacevole come<br />
sottofondo, l’olfatto con un profumo gradevole<br />
diffuso nel negozio, la vista con gli<br />
articoli ben visibili e valorizzati (è ovvio la<br />
presentazione e l’estetica sono basilari).<br />
Tutto questo concede <strong>più</strong> occasioni di<br />
testare e scoprire nuovi prodotti. Se l’atmosfera è<br />
gradevole il cliente si soffermerà maggiormente e<br />
sarà invogliato a tornare in futuro. Fondamentale<br />
è la percezione che il consumatore ha del negozio<br />
e di quello che vende. Non è solo una battaglia<br />
di prodotti e prezzi ma anche di percezioni. Se il<br />
negozio si posiziona nella mente del cliente come<br />
qualcosa di unico e assolutamente indispensabile<br />
per le sue esigenze, allora avrà successo, perché<br />
sarà per il cliente un punto di riferimento ben preciso<br />
per un’esigenza ben precisa. Inutile poi dire<br />
che chi vende deve avere un’ottima conoscenza<br />
dei prodotti che propone. Ma oggi un negoziante<br />
ha anche bisogno di maggiori competenze. Per<br />
esempio dovrebbe saper utilizzare bene Internet<br />
per attirare i clienti, leggere riviste di settore dalle<br />
quali prendere spunti e informazioni, partecipare<br />
a fiere ed eventi. Ogni negozio dovrebbe trovare<br />
il proprio punto di forza, la propria unicità, che<br />
permetterà di essere diverso da tutti gli altri,<br />
così che per il cliente diventi unico, perché quel<br />
negozio lo capisce così bene e solo quel negozio<br />
riesce a trovare una soluzione ai suoi problemi,<br />
richieste o passioni. Si può scegliere per esempio<br />
una specializzazione puntando su una particolare<br />
categoria di prodotti oppure rispondendo a<br />
una precisa esigenza o rivolgendosi a un target<br />
specifico. Erroneamente si pensa che con tanti<br />
prodotti si colpiscano <strong>più</strong> consumatori e quindi sia<br />
<strong>più</strong> facile trovare qualcuno disposto a comprare, ma in realtà così il<br />
negozio resterà anonimo e non sarà ricordato per niente di preciso.<br />
Gianni Furini (Hanro Italia)<br />
Abbiamo potuto verificare quanto siano apprezzati dai consumatori<br />
gli eventi all’interno del punto vendita. L’invito per una bella serata<br />
è accolto con piacere da tutti, anche senza particolari occasioni<br />
da festeggiare. Alcuni nostri negozi clienti ci hanno coinvolto<br />
nell’organizzazione di questi eventi e abbiamo partecipato molto<br />
volentieri. Gli ingredienti sono semplici: un bell’allestimento in