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Intimo più mare n° 204 - Luglio 2016

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strategie<br />

anche oltre, nella continua ricerca di aggiungere<br />

argomenti alla vendita sotto forma di iniziative,<br />

attività, co-marketing, eventi promozionali. Tutto per<br />

trasmettere una shopping experience coinvolgente<br />

e aumentare la permanenza delle persone. Tutto<br />

giusto e tutto assolutamente valido. Tuttavia questo<br />

obiettivo di aggiungere, a volte fa dimenticare e<br />

perdere per strada alcuni aspetti fondamentali.<br />

Come per esempio il fatto che le prime tre qualità<br />

importanti di un negozio sono la professionalità,<br />

l’entusiasmo e la competenza del<br />

personale che vi lavora. Il primo elemento<br />

che determina il tempo speso in un negozio<br />

da un cliente è certamente il fatto di<br />

stabilire una sintonia con l’assistente alla<br />

vendita, oltre ovviamente all’accoglienza<br />

del luogo. Nei Pepita Store siamo partiti<br />

da qui. Prima di tutto da una selezione<br />

ferrea e poi da una sorta di Academy<br />

per for<strong>mare</strong> il personale sull’azienda, la<br />

filosofia del marchio, il prodotto, fino ad<br />

arrivare alle tecniche di vendita. Il tutto<br />

legato dalla nostra continua volontà di stimolare<br />

l’entusiasmo e la vitalità del nostro<br />

personale, per spingere verso un contatto<br />

empatico con il cliente volto a instaurare<br />

un legame positivo e in certi casi duraturo.<br />

Silver Converso (Lise Charmel)<br />

Cerchiamo di attirare l’attenzione dei consumatori<br />

con vetrine e allestimento interno particolarmente<br />

studiati, prevalentemente incentivi visivi. Per le<br />

migliori clienti del negozio è già in programma per<br />

il futuro una fitting exprience, dove si mostrano i<br />

modelli della collezione che meglio si adattano alla<br />

loro silhouette. Anche per i nostri negozi clienti<br />

è prevista una formazione, sempre <strong>più</strong> basilare<br />

perché crescono le aspettative del consumatore.<br />

La nostra idea è quella di una serie d’incontri in<br />

concomitanza con l’uscita di ogni collezione,<br />

almeno tre-quattro volte l’anno. Noi comunque<br />

siamo a disposizione del cliente che può contattarci<br />

e incontrarci quando vuole.<br />

Enzo Tatti (Maryan Beachwear Group)<br />

Per il creative shopping le boutique devono<br />

avere grandi spazi, in grado di permettere un’esposizione<br />

a vista e mostrare idee all’interno del<br />

negozio. La maggior parte delle boutique del nostro<br />

segmento può permettersi un’esposizione a vista<br />

molto limitata. L’obiettivo del creative shopping è<br />

quello di dare spazio appunto alla creatività del<br />

cliente che può abbinare parte alta e bassa di<br />

un costume secondo il suo gusto e l’ispirazione.<br />

Il dettagliante, da parte sua, con l’esposizione a<br />

vista può dar vita anche alle sue proposte come<br />

in un’evoluzione della vetrina che deve cambiare<br />

almeno una volta alla settimana e dare stimoli a chi la guarda.<br />

Anche gli eventi aiutano a far restare <strong>più</strong> a lungo i consumatori<br />

in negozio, ma una grossissima mano al dettagliante la possono<br />

dare il sito e i social network che diventano un creative shopping<br />

continuo. I negozi <strong>più</strong> evoluti stanno registrando riscontri molto<br />

positivi. Sulla pagina Facebook o su Instagram possono postare<br />

continue idee che stimolano il consumatore a andare in negozio<br />

e vedere le proposte dal vivo. Sui social si possono postare idee<br />

diverse da quelle che permette l’esposizione a vista all’interno del<br />

Silver Converso (Lise Charmel)<br />

Enzo Tatti (Maryan Beachwear Group)<br />

Silvia Martinotti (Emmebiesse)<br />

Gianni Furini (Hanro Italia)<br />

punto vendita, soprattutto quando è molto piccolo<br />

e quindi lo spazio espositivo risulta limitato. E chi<br />

sta utilizzando bene i social, i risultati li ha. Per<br />

quanto riguarda invece la shopping experience, per<br />

noi passa necessariamente attraverso l’assistenza<br />

al cliente e rimane un aspetto fondamentale. La<br />

competenza diventa un elemento importante della<br />

vendita assistita e chi vende deve essere in grado<br />

di fornire al cliente una spiegazione competente<br />

e articolata della scelta di una particolare<br />

taglia con la coppa differenziata.<br />

Silvia Martinotti (Emmebiesse)<br />

Naturalmente l’obiettivo è trovare nuovi<br />

clienti e fidelizzare la clientela che già si<br />

ha. Quindi occorre creare, modificare e<br />

rinforzare l’immagine del negozio, favorendo<br />

gli acquisti, attirando e intrigando<br />

i clienti. Partiamo da qualcosa di molto<br />

concreto: anche i piccoli dettagli di tipo<br />

sensoriale sono importanti. Per esempio<br />

l’udito con una musica piacevole come<br />

sottofondo, l’olfatto con un profumo gradevole<br />

diffuso nel negozio, la vista con gli<br />

articoli ben visibili e valorizzati (è ovvio la<br />

presentazione e l’estetica sono basilari).<br />

Tutto questo concede <strong>più</strong> occasioni di<br />

testare e scoprire nuovi prodotti. Se l’atmosfera è<br />

gradevole il cliente si soffermerà maggiormente e<br />

sarà invogliato a tornare in futuro. Fondamentale<br />

è la percezione che il consumatore ha del negozio<br />

e di quello che vende. Non è solo una battaglia<br />

di prodotti e prezzi ma anche di percezioni. Se il<br />

negozio si posiziona nella mente del cliente come<br />

qualcosa di unico e assolutamente indispensabile<br />

per le sue esigenze, allora avrà successo, perché<br />

sarà per il cliente un punto di riferimento ben preciso<br />

per un’esigenza ben precisa. Inutile poi dire<br />

che chi vende deve avere un’ottima conoscenza<br />

dei prodotti che propone. Ma oggi un negoziante<br />

ha anche bisogno di maggiori competenze. Per<br />

esempio dovrebbe saper utilizzare bene Internet<br />

per attirare i clienti, leggere riviste di settore dalle<br />

quali prendere spunti e informazioni, partecipare<br />

a fiere ed eventi. Ogni negozio dovrebbe trovare<br />

il proprio punto di forza, la propria unicità, che<br />

permetterà di essere diverso da tutti gli altri,<br />

così che per il cliente diventi unico, perché quel<br />

negozio lo capisce così bene e solo quel negozio<br />

riesce a trovare una soluzione ai suoi problemi,<br />

richieste o passioni. Si può scegliere per esempio<br />

una specializzazione puntando su una particolare<br />

categoria di prodotti oppure rispondendo a<br />

una precisa esigenza o rivolgendosi a un target<br />

specifico. Erroneamente si pensa che con tanti<br />

prodotti si colpiscano <strong>più</strong> consumatori e quindi sia<br />

<strong>più</strong> facile trovare qualcuno disposto a comprare, ma in realtà così il<br />

negozio resterà anonimo e non sarà ricordato per niente di preciso.<br />

Gianni Furini (Hanro Italia)<br />

Abbiamo potuto verificare quanto siano apprezzati dai consumatori<br />

gli eventi all’interno del punto vendita. L’invito per una bella serata<br />

è accolto con piacere da tutti, anche senza particolari occasioni<br />

da festeggiare. Alcuni nostri negozi clienti ci hanno coinvolto<br />

nell’organizzazione di questi eventi e abbiamo partecipato molto<br />

volentieri. Gli ingredienti sono semplici: un bell’allestimento in

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