Intimo più mare n° 204 - Luglio 2016

Lina Pace (Sorrento)
Brancacci Store (Gela)
Eva Biancheria (Napoli)
Casa del Costume (Senigallia)
spazi arricchiti da particolari ulteriori come accessori e abbinamenti
possibili. Si passa poi per i camerini dove il capo viene provato e
infine si termina arrivando alla cassa. In questo caso il pagamento
non è il fine ultimo ma è correlato allo scambio di informazioni
utili per il cliente che quindi concepirà lo store come un punto di
riferimento. Per esempio nel reparto mare non c’è una semplice
esposizione di costumi ma viene ricreata l’atmosfera della spiaggia
dove il cliente può farsi trasportare con la fantasia immaginando
di indossare quel costume e quegli accessori da noi selezionati.
Chiediamo al cliente di fornirci dati utili per l’invio di promozioni
e/o offerte particolari e infi ne se vorrà, potrà ricevere gratuitamente
una carta fedeltà che gli consentirà di sentirsi parte di una famiglia,
dove chi acquista è il protagonista assoluto.
Marzia Cestari (Uno e Una, Torino)
Ci sono profonde differenze dettate dalla tipologia del negozio.
Nel nostro caso si tratta di un punto vendita qualifi cato nel centro
di una città importante come Torino. Oggi nell’infi nita varietà di
superofferte, grandi magazzini e catene ci si deve distinguere.
Bisogna essere professionali, profondi conoscitori del prodotto
e della clientela. Ci sono molti che si improvvisano esperti (e si
vede), ma anche molto cattivo gusto. Noi professionisti veramente
specializzati dobbiamo prendere le distanze, dobbiamo dare un
prodotto al passo con i tempi ma con la giusta qualità, il giusto
prezzo e il giusto appeal. La vetrina esterna sulla strada è essenziale.
Dice molto del negozio e di chi lo dirige ed è in grado di portare
il cliente dentro il punto vendita. All’interno si deve mantenere lo
stesso concept della vetrina. In un certo senso si potrebbe dire
che la vetrina continua nel negozio. Non si può trasformarlo in un
magazzino. L’arredamento interno deve permettere di esporre la
merce come se fosse in vetrina. Il cliente si compiace nel vedere
all’interno del negozio le collezioni valorizzate grazie al tipo di
esposizione. Si devono avere in negozio pezzi di arredamento
particolari, corpi illuminanti creati da designer, immagini. Tutto
questo per creare una piacevole atmosfera. Il cliente deve sentirsi a
proprio agio, deve avvertire il gusto che regna sovrano e che potrà
gratificarsi acquistando un prodotto che sicuramente lo soddisferà.
La professionalità, la cordialità di chi accoglie i clienti è altrettanto
determinante. Chi vende deve sapere cosa vende e a chi. Deve
conoscere il proprio mestiere in tutte le sue sfaccettature. Tutte
queste componenti danno ai clienti le giuste motivazioni per restare
fedele al punto vendita.
Giacomo Bramucci, (Casa del Costume, Senigallia)
Quest’anno abbiamo puntato molto sul desiderio del cliente di
abbattere i confi ni tra il mondo online e quello offl ine, per rendere
più esperienziale la visita dei nostri punti vendita. Il nostro catalogo
ad esempio, è interamente realizzato con le nostre clienti. Chi lo
desidera può così veder coronato il sogno di sentirsi modella per
un giorno. Abbiamo anche lanciato il servizio SOS costume che
permette ai nostri clienti di inviarci delle richieste con foto via
Whatsapp. Noi rispondiamo con proposte di outfi t personalizzati
che il cliente può venire a provare in negozio o ricevere per una
prova direttamente in hotel o a casa. Abbiamo inoltre creato una
postazione Selfi e Point all’interno del negozio nella quale i clienti
possono fotografarsi in una cornice esotica e condividere la loro
esperienza alla Casa del Costume in modo più social. Sul nostro
sito internet www.casadelcostume.com è inoltre disponibile una
chat in tempo reale dove le nostre personal shopper sono sempre
disponibili a fornire tutte le informazioni per trovare il costume
perfetto per ogni cliente. Tutto questo fa del 2016 l’anno più ricco
di novità alla Casa del Costume.