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Intimo più mare n° 204 - Luglio 2016

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strategie<br />

Le Perle (Monza)<br />

Gagliardone (Saluzzo)<br />

sono sempre <strong>più</strong> parte dell’universo moda. I negozi (anche i nostri<br />

specializzati) stanno cambiando. L’evoluzione è iniziata da tempo<br />

ed è stata lenta ma necessaria. Oggi dobbiamo essere attentissimi<br />

a cosa funziona davvero. Non ci sono <strong>più</strong> fashion victim<br />

ma i consumatori hanno una maggiore competenza e molte <strong>più</strong><br />

informazioni, anche grazie ai social. Quindi noi dobbiamo essere<br />

ancora <strong>più</strong> preparati e in linea con le loro richieste, ma allo stesso<br />

tempo dobbiamo anche dare loro solidità e continuità insieme alle<br />

aziende che collaborano con noi. Dobbiamo essere attenti agli acquisti<br />

e lavorare con fornitori che ci seguano negli anni per evitare<br />

di avere solo novità effimere e di assomigliare a un temporary store.<br />

Insomma non c’è <strong>più</strong> un solo elemento vincente ma un insieme di<br />

elementi in sinergia. Anche le nostre collaboratrici devono essere<br />

disponibili, informate, attente al cliente. Continuo a non credere<br />

nel web, inteso come vendite online ed e-commerce. I social sono<br />

un’altra cosa e devono esserci, anche se non fanno parte della<br />

nostra cultura di boutique specializzate, ma bisogna essere presenti<br />

un po’ ovunque. Trovo vincente la scelta di organizzare eventi di<br />

livello alto, come per esempio quello che abbiamo organizzato di<br />

recente in una bellissima location, tra l’altro a 20 km di distanza<br />

dalla boutique, con sfilata, degustazione vini, show cooking che<br />

ha coinvolto anche i nostri fornitori. Un grande successo con<br />

450 ospiti. Anche queste sono scelte che fidelizzano il cliente. Di<br />

solito organizziamo un evento importante all’anno <strong>più</strong> 5-6 piccoli.<br />

Alla fine tutte queste scelte pagano perché abbiamo clienti che<br />

vengono anche da altre città.<br />

Nadia Gagliardone (Gagliardone, Saluzzo)<br />

Il creative shopping è un tema molto stimolante e tocca il punto<br />

centrale che identifica i nuovi consumatori, sempre <strong>più</strong> alla ricerca<br />

di nuovi momenti d’acquisto ed emozioni. Questo nuovo consumatore<br />

ha sempre <strong>più</strong> voglia di muoversi in autonomia facendo della<br />

sua esperienza d’acquisto un’occasione per misurare la propria<br />

crescita personale e quindi la sua capacità di selezione. Per questo<br />

stiamo investendo molto nella nostra immagine vetrina che oltre a<br />

proporre il nostro prodotto sta diventando sempre <strong>più</strong> un’occasione<br />

di interpretare e suggerire stili di vita in linea con le nostre scelte.<br />

Dobbiamo sempre <strong>più</strong> imparare a camminare insieme al cliente che<br />

ci premia. I nostri sforzi, anche per ciò che concerne la ricerca del<br />

prodotto all’interno del negozio, si stanno sempre <strong>più</strong> orientando<br />

verso tecniche molto affinate di visual merchandising in modo da<br />

facilitare il <strong>più</strong> possibile, in un mondo così faticoso e complesso<br />

l’esperienza d’acquisto del cliente. Entrando dovrà avvertire che<br />

siamo pienamente coscienti del suo bisogno d’autonomia e che il<br />

nostro sia un doveroso omaggio alla sua ricerca di libertà. La sfida<br />

quotidiana è andare al cuore delle relazioni per rendere i nostri<br />

clienti i veri protagonisti della loro esperienza d’acquisto.<br />

Simonetta Costantini<br />

Abbigliamento <strong>Intimo</strong> Simonetta (Torri di Quartesolo)<br />

L’elemento <strong>più</strong> importante per attirare i clienti e spingerli a entrare<br />

in negozio sono le vetrine che devono incuriosire chi passa. Ormai<br />

nessuno ha la necessità vera e propria di acquistare ma noi<br />

dobbiamo fare in modo che le nostre proposte diventino l’oggetto<br />

del desiderio di quel momento e di quel consumatore. Anche la<br />

disposizione della merce all’interno deve avere una logica emozionale.<br />

Io per esempio allestisco piccoli corner dove creo abbinamenti<br />

dei vari prodotti che voglio maggiormente spingere. Ovviamente<br />

la capacità e l’esperienza unite alla cortesia e alla professionalità<br />

faranno in modo che il cliente si senta a proprio agio, magari con<br />

una pausa caffè tra un consiglio e una prova. I fiori, il profumo e<br />

la musica sono altri elementi che gratificando ogni cliente. Tutta<br />

l’atmosfera sarà un ricordo così forte che quando i clienti indosseranno<br />

i loro acquisti avranno il desiderio di tornare in negozio.<br />

Carmine Faiella (Diadema, Nocera Inferiore)<br />

Il fattore primario che spinga il cliente a tornare in un negozio è<br />

l’accoglienza che si attiva al primo impatto. Subito dopo scatta<br />

la professionalità del personale che serve per far capire come la<br />

qualità, le novità di moda, l’innovazione dei prodotti sono sempre<br />

presente nelle nostre proposte. A questo va aggiunto che una volta<br />

capito i gusti del cliente noi cerchiamo di fargli sempre provare<br />

un’emozione in modo che l’esperienza positiva nella nostra boutique<br />

gli rimanga impressa e lo invogli a tornare.<br />

Marco Fagnoni e Lidia Cometti (Intimamente, Desenzano)<br />

Noi non abbiamo una tecnica specifica per fare rimanere il <strong>più</strong><br />

a lungo possibile la clientela in negozio anche perché riteniamo<br />

che il sia il cliente a decidere quanto tempo ha disponibile da trascorrere<br />

per lo shopping nella nostra boutique. Quando vediamo<br />

che i consumatori mostrano piacere a passare del tempo da noi<br />

allora cerchiamo di spiegare ogni particolare delle nostre proposte<br />

e anche di far capire quale prodotto potrebbe essere <strong>più</strong> adatto<br />

alla loro personalità e quale ha un miglior rapporto qualità-prezzo.<br />

Cerchiamo di accontentare ogni loro richiesta e molte volte riusciamo<br />

anche a creare dei capi personalizzati. Il problema non è far<br />

rimanere il cliente in negozio. Quello che bisogna cercare è farlo<br />

entrare e tornare. Per ovviare a ciò cerchiamo sempre di rinnovare<br />

settimanalmente le nostre tre vetrine e di avere una varietà<br />

di brand e prodotti di ricerca all’interno, così da poter offrire una<br />

vasta scelta anche per i clienti <strong>più</strong> esigenti.<br />

Vera Fuzzi (<strong>Intimo</strong> Bontempi, Cattolica)<br />

La mia creative and experience shopping è proporzionata alla mia<br />

realtà e consiste nel creare un’ambientazione in grado di coinvol-

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