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Musica<br />

QUALCUNO CI MANIPOLA<br />

ATTENZIONE A L’ANTICRISTO<br />

L’ultimo album dei Decibel descrive un’umanità acritica, resa tale da poche persone<br />

che decidono le sorti del mondo. Ma non tutto è ancora perduto, qualcuno prova<br />

a lottare e oppone resistenza con la propria musica di Cristiana Zappoli<br />

’anno scorso un ritorno in grande stile con l’album<br />

Noblesse Oblige, a 40 anni dalla nascita dei<br />

Decibel, formatisi tra i banchi di scuola nel pieno<br />

della diffusione del punk in tutto il mondo: 12 brani<br />

inediti (e tre successi) e un tour che alla fine ha compreso<br />

più di 40 date grazie al successo di pubblico che<br />

ha riscosso. Ma Enrico Ruggeri, Silvio Capeccia e Fulvio<br />

Muzio non si sono fermati lì: quest’anno hanno<br />

pubblicato un altro album di inediti, L’anticristo, sono<br />

andati a Sanremo con il brano Lettera dal Duca, e ad<br />

aprile saranno di nuovo in tour. Il brano che la band<br />

ha presentato a Sanremo, che si è classificato al sedicesimo<br />

posto, immagina l'arrivo di una lettera da parte<br />

di David Bowie, che è da sempre uno dei riferimenti<br />

più importanti del trio milanese.<br />

Qual è l’eredità più importante che Bowie ha lasciato<br />

alla musica?<br />

Al di là delle canzoni, il coraggio. Lettera dal Duca è<br />

una canzone che parla del prendere le distanze e lui è<br />

stato un maestro del prendere le distanze: dal mercato,<br />

dalle mode, avendole anticipate, da se stesso. Dismette<br />

i panni di Ziggy Stardust nel momento in cui<br />

poteva diventare un’icona globale. E poi gli anni del<br />

Duca Bianco… in cinque anni ha vissuto tre vite.<br />

E voi avete la capacità di prendere le distanze?<br />

L’abbiamo sempre avuta, fin da quando ci siamo<br />

presentati a Sanremo nel 1980 in una veste completamente<br />

differente da quello che era l’immagine<br />

del gruppo: allora c’erano gruppi con il<br />

capello cotonato, la camicia a sbuffo e soprattutto<br />

una musica molto melodica e noi arrivavamo<br />

con un’influenza già decisamente british.<br />

E prendiamo le distanze anche adesso da<br />

chi intende la musica come uno sfoggio di gorgheggio<br />

o di bel canto, oppure di strumenti virtuali<br />

ed elettronica. Noi ancora suoniamo dal<br />

vivo come abbiamo sempre fatto.<br />

Dopo 38 anni da Contessa, come è stato tornare a<br />

Sanremo tutti insieme?<br />

Ovviamente divertente perché Sanremo è un carrozzone<br />

molto divertente. Per il resto è anche lo specchio del<br />

Paese: momenti di genio e grandi cialtronerie. Riviverlo<br />

con un’Italia che, naturalmente, in 38 anni è molto<br />

38 ITA EVENTI

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