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È vero, è un tema molto sensibile. Io penso che<br />
quando si affronta questo argomento lo si fa nel<br />
modo giusto, ma non c’è mai tanto spazio e tanto<br />
tempo da dedicargli. Questo è un argomento<br />
estremamente attuale, che già da tanto tempo<br />
coinvolge non solo l’Italia ma tutta<br />
l’Europa e penso che questa situazione<br />
durerà ancora per molto. Nell’ultimo<br />
periodo forse se n’è parlato<br />
tanto anche grazie alle elezioni politiche,<br />
in occasione delle quali però<br />
si è anche strumentalizzato. Per il resto<br />
non se ne parla abbastanza. E il<br />
fatto che Favino, dopo aver portato<br />
quel monologo a teatro, abbia<br />
sentito l’esigenza di portarlo proprio<br />
su un palco importante come<br />
quello del Festival è la dimostrazione<br />
che pensava che ci fosse bisogno di una cassa<br />
di risonanza molto grande.<br />
Come si possono migliorare le condizioni degli<br />
immigrati e mitigare il clima di ostilità che a volte<br />
si respira nel nostro paese?<br />
Non c’è una formula e poi non sta a noi trovare delle<br />
soluzioni. Il teatro in questo caso può essere un teatro<br />
sociale e di denuncia. L’autore di Lampedusa, l’inglese<br />
Anders Lustgarten, scrive molti testi di questo<br />
tipo. È giusto che il nostro lavoro serva anche a questo,<br />
a sensibilizzare la gente e smuovere le coscienze.<br />
Il compito di trovare soluzioni lasciamolo ai politici,<br />
che son pagati fior fiore di euro per farlo.<br />
Sono appena iniziate le riprese del suo primo<br />
film da produttore. Perché ha deciso di svestirsi<br />
dai panni di attore e di buttarsi in questa nuova<br />
avventura?<br />
Non c’è un motivo particolare, penso di aver trovato<br />
la storia giusta e un personaggio giusto e mi<br />
son voluto buttare in questa nuova avventura. Io<br />
sono co-produttore della pellicola, il produttore è<br />
un imprenditore milanese di nome Pier Paolo Piastra<br />
che ha dato vita alla casa di produzione Viva<br />
Productions. Io gli ho portato il mio progetto, ne<br />
è stato entusiasta ed è nata questa collaborazione.<br />
Di cosa parla il film?<br />
Il film parla di bullismo, un problema molto serio<br />
e attuale. Si leggono tutti i giorni sui giornali storie<br />
di bambini vittime di bullismo e di cyberbullismo,<br />
e che per questo decidono anche di togliersi la vita.<br />
Quando sei un adulto queste cose non ti toccano,<br />
mentre durante l’adolescenza, nel periodo di formazione<br />
e sviluppo, i bambini e i ragazzini più fragili<br />
possono esserne travolti; le critiche stupide e immotivate<br />
possono appiccicartisi addosso con forza e<br />
farti male sul serio. Il bullismo è un problema radicato<br />
in tutto il mondo, e in qualche modo bisogna<br />
parlarne per arginarlo il più possibile e debellarlo. Per<br />
arginare un problema bisogna conoscerlo, c’è necessità<br />
che se ne parli e che sia sulla bocca di tutti.<br />
A maggio, invece, sarà al cinema nel film Stato<br />
di ebbrezza.<br />
È un film tratto da una storia vera, quella di Maria<br />
Rossi che era una comica e negli anni ’90 era uno<br />
dei volti più conosciuti di Zelig. Il film è tratto dal<br />
suo libro di ispirazione autobiografica, lei ha avuto<br />
problemi di alcolismo ed è stata rinchiusa in una<br />
casa di cura per questa dipendenza. Questo personaggio<br />
è interpretato in maniera che ritengo magistrale<br />
da Francesca Inaudi, un’attrice veramente molto<br />
brava, avevamo già lavorato insieme in un altro<br />
film che si chiamava Dopo mezzanotte, e ritrovarla<br />
in questo lavoro mi ha fatto molto piacere. È un attrice<br />
straordinaria che in questo film interpreta un<br />
personaggio difficile in maniera impeccabile. Io interpreto<br />
il fratello della protagonista, che la accompagna<br />
e la sostiene in tutte le sue vicende.<br />
A che punto è della sua carriera da attore?<br />
Non c’è un punto nella mia carriera, vado avanti e<br />
faccio le mie cose. Cerco di scegliere il più possibile,<br />
oggi sono un po’ più selettivo di un tempo ma<br />
penso che questo sia un processo abbastanza naturale.<br />
Non ho un obiettivo specifico, sono contento<br />
di essere arrivato fin qui e spero di continuare a<br />
fare questo lavoro che amo.<br />
Cosa vorrebbe le riservasse il futuro?<br />
Cinema e ancora cinema, teatro, televisione. Vorrei<br />
che il futuro mi riservasse la possibilità di fare<br />
le cose che mi piacciono.<br />
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