NUTSPAPER 5frutti rossi all
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PAESI PRODUTTORI<br />
Le bacche di Aronia sono state coltivate nella maggior parte dei<br />
Paesi dell’Europa orientale fin dagli anni ‘50. La coltivazione su<br />
larga scala ebbe inizio nell’Unione Sovietica, <strong>all</strong>a fine degli anni<br />
‘40, al fine di avere un prodotto alimentare che fosse fonte di vitamina<br />
C prodotto internamente <strong>all</strong>o Stato, portando nel 1984 la<br />
produzione a raggiungere circa i 18.000 ettari.<br />
Secondo il ministero polacco dell’agricoltura e dello sviluppo rurale<br />
di Varsavia, nel 2004 in Polonia si contavano circa 4.500 ettari<br />
coltivati ad Aronia, mentre l’anno successivo il numero crebbe<br />
a circa 5.000 ettari. Dal 2010, in Polonia, la superficie coltivata<br />
si è mantenuta costante, principalmente per via della variabilità<br />
dei prezzi d’acquisto che non ha promosso un’espansione delle<br />
coltivazioni. Indipendentemente da ciò, secondo l’industria, la<br />
produzione polacca continua a rappresentare il 90% di quella<br />
mondiale.<br />
ESIGENZE CLIMATICHE E TERRENO<br />
L’aronia è una pianta poco esigente sia in fatto di condizioni del<br />
terreno nel quale viene messa a dimora, sia in fatto di condizioni<br />
climatiche, tanto che può essere coltivata in aree molto differenti.<br />
Benché originaria di una regione dove l’influenza del clima atlantico<br />
è molto percepita, la pianta predilige habitat caratterizzati<br />
da alti valori di umidità di suolo e aria. La quantità ottimale di<br />
precipitazioni annue è tra i 500 e i 600 mm. La coltivazione porta<br />
a buoni risultati anche su suoli ricchi d’acque ipogee, dove altre<br />
specie di alberi da frutta, come meli e amareni, non avrebbero<br />
altrettanto successo. Quando si sceglie dove piantarla occorre<br />
evitare i terreni estremamente secchi e sabbiosi oppure umidi<br />
ma particolarmente duri. Si è soliti dire che la pianticella e i fiori<br />
dell’Aronia siano praticamente immuni <strong>all</strong>e conseguenze del gelo.<br />
Il fiore è resistente <strong>all</strong>e basse temperature primaverili, mentre la<br />
pianta può sopravvivere addirittura fino ai -30°C.<br />
TECNICHE COLTURALI<br />
Impianto<br />
Le piantine dovrebbero essere piantate a radice nuda nel periodo<br />
compreso tra la primavera e l’estate, quando il pericolo del gelo<br />
è finito, purché ci sia sufficiente umidità (specie in riferimento al<br />
periodo estivo). La distanza ottimale è da 1,2 a 1,8 m tra ciascuna<br />
pianta, nel caso la raccolta delle bacche sia eseguita a mano.<br />
Questa distanza offre infatti uno spazio sufficiente per camminare<br />
e raccogliere i frutti da entrambi i lati. Qualora si preferisca invece<br />
utilizzare un mezzo agricolo tra le file, la distanza aumenterà<br />
fino al raggiungimento dei 3-4 m.<br />
Fertilizzanti<br />
L’utilizzo di fertilizzanti fa sì che aumenti la qualità del prodotto,<br />
grazie <strong>all</strong>a maggior crescita e migliore resa, mentre si ha una diminuzione<br />
dei pigmenti e dell’acidità totale.<br />
Potatura<br />
La potatura è necessaria e indispensabile per mantenere le piante<br />
ad una dimensione gestibile, per assicurare la costanza delle<br />
rese e per facilitare la raccolta meccanica. Con l’aumentare<br />
dell’età, il cespuglio diventa via via meno produttivo, pertanto per<br />
avere sempre la massima resa e, al tempo stesso, garantire la<br />
longevità della pianta, è necessaria la rimozione di rami dal diametro<br />
superiore a 2,5 cm.<br />
La potatura deve essere effettuata a fine inverno o <strong>all</strong>’inizio della<br />
primavera, prima della rottura delle gemme. In alternativa, l’impianto<br />
può essere ridotto al suolo ogni dieci anni e ripristinato.<br />
Quest’ultima soluzione, a differenza della prima, comporta però<br />
la mancanza di prodotto per diversi anni e non è adatta agli impianti<br />
commerciali.<br />
Raccolta<br />
Generalmente la raccolta avviene meccanicamente tra agosto e<br />
settembre, mentre nelle piante più piccole i frutti vengono raccolti<br />
a mano tagliando i grappoli. Le operazioni hanno inizio, in linea<br />
di massima, quando il frutto si trova tra i 19-21°Bx, valori che<br />
indicano il grado zuccherino del prodotto. Dopo cinque anni, con<br />
la maturazione delle piante, si può prevedere una produzione stimata<br />
tra le cinque e le dodici tonnellate per ettaro.<br />
VARIETÀ<br />
Le cultivar più importanti della bacca di Aronia sono:<br />
Nero: si sviluppa in senso verticale più di ogni altra tipologia,<br />
e come cespuglio o arbusto, raggiunge i 2 m d’altezza ed i<br />
2,5 m di larghezza. I suoi rami sono fitti ed espansi, la crescita<br />
di piantine d<strong>all</strong>e radici e dagli stoloni è molto intensa. I suoi fiori<br />
sono di colore bianco-rosato, riuniti in corimbi (grappoli) di 10-<br />
20 fiorellini. I suoi frutti hanno un diametro di 12 mm, sono relativamente<br />
grandi, sferici e hanno un colore che varia dal viola<br />
al blu-nerastro. Protetta da una buccia tonica e lucida, ogni<br />
bacca pesa circa 1-1,5 g e presenta sapore acidulo e dolciastro.<br />
Il succo ottenuto d<strong>all</strong>a spremitura è fresco, rosso scuro<br />
e ha un aroma di mandorle amare, mentre la polpa è tonica.<br />
Viking: si tratta di una cultura più recente, originaria della Finlandia,<br />
d<strong>all</strong>a resa quasi identica <strong>all</strong>a varietà “Nero”. Ogni frutto<br />
pesa <strong>all</strong>’incirca 1,5 g e cresce sulla sommità dei rami causandone<br />
l’incurvamento, caratteristica che ne facilita la raccolta.<br />
Rubina: deriva d<strong>all</strong>’incrocio tra piante russe e finlandesi.<br />
Altre cultivar note sono la Kurkumäcki (Finlandia), la Hugin (Svezia),<br />
la Fertödi (Ungheria) e l’Aron (Danimarca).<br />
AVVERSITÀ<br />
Contrariamente a quanto si crede, gli impianti commerciali di Aronia<br />
non sono immuni ai parassiti. La fauna selvatica può rivelarsi<br />
un problema, in particolare cervi, uccelli, conigli e piccoli roditori<br />
N/18