NUTSPAPER 5frutti rossi all
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ORIGINE E CENNI BOTANICI<br />
Il maqui (Aristotelia chilensis) è originario delle foreste pluviali temperate<br />
della Valdivia del Cile ed è distribuito nelle regioni tropicali<br />
e temperate di Asia, Australia, nell’area del Pacifico e in Sud America.<br />
Comunemente è noto con il nome di bacca di maqui, clon,<br />
queldron, koelon or Chilean wineberry. Il genere Aristotelia, cui la<br />
bacca di maqui appartiene, è invece così chiamato in onore del<br />
filosofo Aristotele (384-323 a.C.).<br />
Questa pianta è stata introdotta nel 1700 nel sud-est dell’Inghilterra<br />
e <strong>all</strong>’inizio del 1900 negli Stati Uniti (Seattle, Washington, California),<br />
dove è chiamato “chilean wineberry”. Le testimonianze<br />
su questo frutto sono numerose: al momento della conquista del<br />
Sud America, Alonso de Ov<strong>all</strong>e (1646) ha riferito che “le sue foglie<br />
sono estremamente utili contro le ustioni e altre ferite derivate dal<br />
caldo”; mentre Murillo, nel 1889, menzionò il potere antinfiammatorio<br />
del succo di foglia di maqui in caso di disturbi della gola.<br />
I Mapuche, indigeni che tradizionalmente vivono nella parte meridionale<br />
del Cile, le hanno attribuito per secoli qualità terapeutiche.<br />
Secondo i conquistadores, i guerrieri Mapuche mangiavano<br />
pochissimo cibo solido e bevevano sia una bevanda fresca che<br />
una bevanda fermentata a base di bacche di maqui chiamate<br />
“chicha”, che a detta loro avrebbe potuto contribuire <strong>all</strong>a forza<br />
e <strong>all</strong>a resistenza esibite dai guerrieri. Le foglie, gli steli, la frutta<br />
e il vino prodotto con le bacche di maqui sono stati utilizzati dai<br />
Mapuche in ambito medico, per guarire le ferire e <strong>all</strong>eviare i dolori<br />
<strong>all</strong>a gola, come già riportato.<br />
La Aristotelia chilensis è una specie autoctona cilena appartenente<br />
<strong>all</strong>a famiglia delle Elaeocarpaceae, più comunemente conosciuta<br />
come maqui. Si tratta di un arbusto perenne e dioico,<br />
di media grandezza (da 4 a 5 metri di altezza), sempreverde, che<br />
cresce in terreni umidi, fiorisce in primavera e i cui frutti maturano<br />
in estate. Il tronco è grigio e la corteccia è liscia e facile da<br />
staccare; mentre i rami sono generalmente sottili, flessibili e di<br />
colore bruno-rossastro.<br />
Le foglie, picciolate e opposte, sono da ovali a lanceolate, lisce,<br />
con bordo seghettato e glabro, lunghe circa 13 cm e larghe dai<br />
3 ai 7 cm.<br />
I fiori sono piccoli, con un calice campanulato composto da 5 o<br />
6 petali liberi e 5 o 6 sepali lanceolati, bianco-gi<strong>all</strong>astri e disposti<br />
in 2 o 3 piccoli grappoli per ramo. I frutti sono piccole bacche<br />
commestibili di circa 5 mm di diametro, d<strong>all</strong>a forma sferica, neroviolacee<br />
e lucenti, d<strong>all</strong>a polpa dolce e carnosa contenenti da 2 a<br />
4 semi – lunghi circa 3 mm e larghi 2 mm.<br />
PAESI PRODUTTORI<br />
La A. chilensis, come si è visto, è originaria del Cile e dell’Argentina,<br />
vicina <strong>all</strong>a costa sud-occidentale del Sudamerica. Si trova<br />
naturalmente nelle foreste pluviali cilene.<br />
La sua area di origine comprende le regioni di Coquimbo e Aysén<br />
del Cile.<br />
Nonostante il popolo Mapuche sia tradizionalmente il principale<br />
consumatore di questo cibo, grazie a tutti i benefici che derivano<br />
d<strong>all</strong>a sua assunzione, ma gli studi condotti su questo frutto e