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PRIMO PIANO<br />
© Nicoelnino/www.shutterstock.com<br />
Siglato il nuovo atto costitutivo dell’Ecba<br />
In Olanda è stato rinnovato lo statuto <strong>dei</strong> <strong>Biologi</strong> d’Europa<br />
<strong>Il</strong> 7 febbraio 2020, ad Amersfoort, in Olanda, è stato firmato il<br />
nuovo atto costitutivo dell’Ecba, l’Associazione <strong>dei</strong> <strong>Biologi</strong> delle<br />
Comunità Europee. La storia dell’Ecba inizia nel 1975, quando<br />
le associazioni di biologi <strong>dei</strong> diversi paesi della CEE si sono associate<br />
con lo scopo di sviluppare delle relazioni multilaterali tra i diversi<br />
stati europei per consentire un progresso equilibrato delle scienze biologiche,<br />
affinché queste potessero essere presentate in modo chiaro e<br />
comprensibile a industriali, accademici e al grande pubblico. All’Ecba<br />
aderiscono scienziati, accademici, industriali, referenti istituzionali e<br />
liberi professionisti provenienti da Paesi come Austria, Cipro, Belgio,<br />
Germania, Spagna, Grecia, Irlanda, Italia, Norvegia, Portogallo, Svezia,<br />
Turchia e Francia.<br />
L’iniziativa è nata da tre input. Quello del professor Haupt del<br />
Verband Deutscher Biologen (VDBiol) della<br />
L’associazione raccoglie biologi<br />
provenienti da diversi Paesi<br />
europei e afferenti diversi<br />
settori di impiego della biologia<br />
Repubblica federale di Germania, che ha contattato<br />
Dax Copp dell’Institute of Biology (lOB)<br />
del Regno Unito, esplorando le prospettive di<br />
una più stretta integrazione delle attività tra le<br />
associazioni di biologi in Europa.<br />
In questo incontro, avvenuto nella primavera<br />
del 1974 a Londra, si seppe che l’Ordine<br />
Nazionale <strong>dei</strong> <strong>Biologi</strong> era in procinto di spostare<br />
le sue attenzioni verso Bruxelles nel tentativo di unificare le associazioni<br />
di biologi professionisti su base europea. Queste iniziative hanno<br />
facilitato la promozione di un’associazione di biologi in Europa. Dopo<br />
un ulteriore incontro a Milano nell’autunno 1974, la “European Communities<br />
<strong>Biologi</strong>sts Association (ECBA)” è stata formalmente fondata<br />
nell’ottobre 1975 a Bonn (FRG).<br />
L’Associazione, che vuole rappresentare la biologia e le bioscienze<br />
a livello internazionale, ha lavorato per il sostegno del ruolo <strong>dei</strong> biologi<br />
in ambito europeo e per la promozione e la cooperazione tra le diverse<br />
associazioni rappresentative della categoria. <strong>Il</strong> Consiglio direttivo, organo<br />
supremo formato da delegati delle associazioni membri, è presieduto<br />
da Harm Jaap Smit e vede il biologo Corrado Marino come vice<br />
presidente con delega alla biologia clinica e alla sanità.<br />
Questa nomina è scaturita dal lavoro progettuale di Marino<br />
esposto al meeting ECBA, tenutosi in Febbraio ad Utrethc, e ad altri<br />
suoi interventi programmatici illustrati a Bruxelles. «<strong>Il</strong> lavoro da lui<br />
egregiamente svolto – riporta il comunicato dell’Ecba - deriva da puntuali<br />
programmi intessuti grazie alle indicazioni della Dirigenza del<br />
nostro Ordine Professionale. Un’attività aperta verso la conoscenza<br />
dell’importanza della Scienza ad ogni livello, sia scolastico educativo<br />
sia mediatico; una maggiore coesione tra le svariate attività professionali<br />
della costellazione europea <strong>dei</strong> <strong>Biologi</strong> e <strong>dei</strong> laureati in Scienze;<br />
una capacità di intervento sulla Commissione Europea per una più coerente<br />
e rapida esecuzione delle normative sulle qualifiche professionali<br />
e sulla libera circolazione <strong>dei</strong> professionisti<br />
in Europa; una attività culturale e scientifica con<br />
convegni da organizzare nelle capitali Europee<br />
anche per portare all’attenzione <strong>dei</strong> responsabili<br />
politici e della pubblica opinione la nostra categoria<br />
professionale e la sua incisiva valenza nel<br />
tessuto economico e produttivo. L’Ordine <strong>dei</strong><br />
<strong>Biologi</strong> – prosegue il comunicato - potrà erigere<br />
il proprio vessillo in Europa, trasferire ai Colleghi<br />
europei quanto di importante ha saputo fare e ancora farà in Italia.<br />
I Colleghi italiani potranno ricevere informazioni e input in campi di<br />
attività finora ancora non percorsi. L’Ordine Nazionale <strong>dei</strong> <strong>Biologi</strong> –<br />
conclude - si avvarrà nelle proposizioni progettuali anche di giovani<br />
Colleghi che vorranno dare il proprio contributo, per apportare in<br />
Europa una ventata di innovazione scientifica e normativa».<br />
Negli anni, l’Associazione ha organizzato numerosi seminari<br />
su argomenti relativi alla biologia. Sono inoltre in progetto programmi<br />
di studio dedicati agli studenti delle scuole primarie e secondarie,<br />
al settore biomedico, dell’alimentazione, della sostenibilità<br />
e dell’energia.<br />
<strong>Il</strong> <strong>Giornale</strong> <strong>dei</strong> <strong>Biologi</strong> | Maggio 2020<br />
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