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BREVI<br />
RICERCA<br />
Distrofia, individuate le cellule “scudo” <strong>dei</strong> muscoli<br />
Con la loro attività impediscono la formazione di grasso che,<br />
infiltrandosi tra i tessuti muscolari, indebolisce i movimenti:<br />
sono le cellule ‘scudo’ <strong>dei</strong> muscoli e a scoprirle è stato un team<br />
internazionale composto anche da studiosi italiani del Laboratorio<br />
di cellule staminali del Centro Dino Ferrari del Policlinico di<br />
Milano, diretto da Yvan Torrente. Queste cellule sono presenti in<br />
modo massiccio nei muscoli sani mentre sono quasi totalmente<br />
assenti in quelli distrofici e questo dettaglio potrebbe rivelarsi<br />
essenziale nell’individuazione di un trattamento efficace per la<br />
distrofia muscolare. <strong>Il</strong> team, in particolare, studia da anni i meccanismi<br />
alla base della distrofia di Duchenne, la più grave tra le<br />
distrofie: aver identificato le cellule in grado di regolare la formazione<br />
di grasso nel muscolo scheletrico apre la strada a nuove<br />
metodologie di contrasto alla degenerazione <strong>dei</strong> tessuti.<br />
© Freedom Studio/www.shutterstock.com<br />
ONCOLOGIA<br />
Tumore al seno, ecco l’algoritmo che indica rischi e terapie<br />
© Alejandro_Munoz/www.shutterstock.com<br />
Un algoritmo in grado di calcolare il rischio di metastasi per<br />
le donne con tumore al seno e di orientare gli oncologi nella<br />
scelta della terapia più appropriata: lo hanno messo a punto i<br />
ricercatori dello Ieo (Istituto Europeo di Oncologia) di Milano,<br />
sotto l’egida di Pier Paolo di Fiore e Salvatore Pece e con il contributo<br />
della Fondazione Airc. <strong>Il</strong> sistema si basa su una combinazione<br />
di dati genetici come StemPrinter, un set di geni costituenti<br />
la firma molecolare del tumore, e clinici come lo stato <strong>dei</strong><br />
linfonodi e la dimensione del cancro. <strong>Il</strong> modello, testato su più<br />
di 1800 pazienti dell’Istituto, si è rivelato in grado di stimare il<br />
rischio di recidive fino a dieci anni, un lasso più ampio rispetto<br />
ai parametri utilizzati comunemente nella pratica clinica, ed è anche<br />
il primo vero strumento capace di indicare il numero esatto e<br />
il grado di aggressività delle cellule staminali del tumore.<br />
BIODIVERSITÀ<br />
Api, una specie su dieci in Europa è a rischio estinzione<br />
Sono essenziali nel 75% delle colture agrarie, quelle che necessitano<br />
di impollinazione, eppure sono a rischio estinzione<br />
e non si fa ancora abbastanza per provare a scongiurare questa<br />
eventualità. Lo dimostrano i dati, impietosi e preoccupanti: una<br />
specie su dieci di api e farfalle europee è a rischio scomparsa,<br />
mentre una specie su tre vede la sua popolazione in costante declino.<br />
Inoltre, secondo uno studio dell’Università di Berna, la<br />
morte di api europee è aumentata fino al 40% negli ultimi anni,<br />
soprattutto d’inverno. Lo scorso 20 maggio si è celebrata la Giornata<br />
mondiale delle api, istituita nel 2017 dall’Onu per sensibilizzare<br />
sull’importanza di questi insetti, e per l’occasione l’Ispra ha<br />
pubblicato il Quaderno ‘<strong>Il</strong> declino delle api e degli altri impollinatori’<br />
contenente le risposte alle domande più frequenti, dati,<br />
informazioni e concetti sulle politiche da attuare per salvarle.<br />
© Jack Hong/www.shutterstock.com<br />
<strong>Il</strong> <strong>Giornale</strong> <strong>dei</strong> <strong>Biologi</strong> | Maggio 2020<br />
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