27.01.2021 Views

Tecnologie Alimentari - N°6 Novembre/Dicembre 2020

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

attualità<br />

TECNOLOGIE ALIMENTARI N.6 <strong>2020</strong><br />

inferti dalla pandemia da Covid-19.<br />

Sebbene nei primi mesi dell’anno (e<br />

quindi anche durante il lockdown) le<br />

vendite al dettaglio sul mercato nazionale<br />

nonché l’export di prodotti<br />

alimentari siano cresciuti a fronte di<br />

un settore manifatturiero in forte<br />

crisi, a partire dall’estate anche le<br />

performances del settore agroalimentare<br />

sono passate in territorio<br />

negativo.<br />

La chiusura della ristorazione e di tutto<br />

il fuori casa (che in Italia incide per<br />

circa un terzo sul valore dei consumi<br />

alimentari ma in paesi come gli Stati<br />

Uniti arriva a pesare fino al 45%) e il<br />

crollo degli arrivi di turisti dall’estero<br />

(nel 2019, la spesa presso i ristoranti<br />

italiani dei turisti stranieri era stata di<br />

10 miliardi di euro) rappresentano i<br />

principali motivi di questa riduzione<br />

delle performance per il settore e, in<br />

particolare, di alcuni comparti. Nel<br />

primo trimestre di quest’anno, il calo<br />

delle vendite alimentari in Italia nel<br />

canale on-trade è risultato del 23%<br />

rispetto allo stesso periodo dell’anno<br />

precedente; nel secondo trimestre<br />

(complice il lockdown) il calo è stato<br />

del 64%.<br />

Tra chi è stato maggiormente colpito<br />

dalla crisi figura il vino, una delle eccellenze<br />

del Made in Italy, che nei<br />

primi sette mesi del <strong>2020</strong> ha visto<br />

calare l’export a valori di oltre il 3%.<br />

E all’interno del settore, i vini a denominazione<br />

(DOP) sono quelli ad<br />

aver sofferto di più (si pensi ai rossi<br />

Dop della Toscana che hanno perso<br />

quasi il 7% di valore all’export o a<br />

quelli veneti, -6%). Al contrario, ci<br />

sono stati altri prodotti che proprio<br />

grazie al lockdown hanno registrato<br />

aumenti nell’export a doppia cifra. È<br />

il caso della pasta, cresciuta del 23%<br />

o della passata di pomodoro<br />

(+10%).<br />

Le sfide poste dal Covid-19 sono<br />

tante. Dalla forte riduzione del Pil<br />

prevista per l’anno in corso che porterà<br />

a minori redditi per le famiglie,<br />

alle evoluzioni nelle modalità distributive<br />

e nell’approccio al consumo,<br />

Alcuni prodotti,<br />

proprio grazie al<br />

lockdown, hanno<br />

registrato aumenti<br />

nell’export a<br />

doppia cifra. È il<br />

caso della pasta,<br />

cresciuta del 23%<br />

o della passata di<br />

pomodoro (+10%)<br />

(Foto Pixabay)<br />

dove lo sviluppo dell’e-commerce e<br />

la diffusione della digitalizzazione ne<br />

rappresentano forse l’emblema.<br />

Come rilevato da Nielsen, se nei 12<br />

mesi terminanti a febbraio <strong>2020</strong> le<br />

vendite on-line di prodotti grocery<br />

erano aumentate del 63% rispetto<br />

all’anno precedente, nel periodo del<br />

lockdown (febbraio-maggio <strong>2020</strong>) e<br />

nei 4 mesi successivi (maggio-agosto),<br />

la variazione è stata rispettivamente<br />

del +185% e +172%, a dimostrazione<br />

di come lo sviluppo<br />

dell’e-commerce si sia ormai consolidato<br />

a prescindere dal<br />

Coronavirus.<br />

Ma la pandemia ci lascia in<br />

eredità altri mutamenti, i cui<br />

effetti si consolideranno anche<br />

nei prossimi anni. La<br />

maggior attenzione da parte<br />

dei consumatori all’italianità<br />

delle produzioni porterà ad<br />

un rafforzamento delle relazioni<br />

tra gli operatori lungo<br />

la filiera, gli obiettivi di sostenibilità<br />

ricercati dai consumatori<br />

ma anche imposti<br />

dalle politiche comunitarie<br />

(Green Deal) favoriranno gli<br />

investimenti green nelle imprese.<br />

Senza dimenticare le altre sfide di<br />

mercato che attendono le nostre<br />

aziende agroalimentari: dalla Brexit<br />

all’evoluzione dei rapporti commerciali<br />

con gli Stati Uniti dopo il cambio<br />

della presidenza fino alla necessità di<br />

una maggior diversificazione dei mercati<br />

di sbocco, i cui limiti sono divenuti<br />

evidenti con la pandemia, e per i<br />

quali il grado di concentrazione<br />

sull’export alimentare italiano risulta<br />

pari al 52%, contro il 47% di quello<br />

francese o il 44% di quello tedesco.<br />

12<br />

www.interprogettied.com<br />

10_12_art_forum economie.indd 12 25/01/21 15:51<br />

30283_

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!