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Tecnologie Alimentari - N°6 Novembre/Dicembre 2020

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materiali<br />

Pensare Futuro è un progetto che<br />

racchiude una serie di iniziative sulla<br />

prevenzione dell’impatto ambientale<br />

degli imballaggi sviluppate da<br />

CONAI: il Consorzio Nazionale<br />

Imballaggi che opera con le imprese<br />

consorziate per il raggiungimento<br />

degli obiettivi di riciclo e recupero dei<br />

rifiuti di imballaggio.<br />

Tra gli obiettivi del Consorzio c’è anche<br />

quello di diffondere tra le aziende<br />

una cultura orientata al rispetto<br />

dell’ambiente attraverso interventi in<br />

grado di rendere gli imballaggi sempre<br />

più sostenibili, attraverso interventi<br />

di eco-design volti a ridurre a<br />

monte l’impatto ambientale degli<br />

imballaggi: risparmio di materia prima;<br />

utilizzo di materiale riciclato/recuperato;<br />

riutilizzo; facilitazione delle<br />

attività di riciclo; ottimizzazione della<br />

logistica; semplificazione del sistema<br />

di imballo; ottimizzazione dei processi<br />

produttivi.<br />

“Facilitare le attività di riciclo” è quindi<br />

l’espressione esatta per descrivere<br />

il documento “Linee guida per la facilitazione<br />

delle attività di riciclo degli<br />

imballaggi a prevalenza cellulosica”,<br />

diffuso dal CONAI e destinato a tutto<br />

il territorio italiano. Come si può dedurre<br />

dal titolo, la ricerca riguarda il<br />

packaging a prevalenza cellulosica, e<br />

vuole essere uno strumento per i progettisti<br />

che intendono sviluppare, a<br />

monte, degli imballaggi che rendano<br />

possibile la trasformazione del rifiuto<br />

generato a fine vita, in risorsa.<br />

scritti nel dettaglio all’interno del sistema<br />

di valutazione Aticelca<br />

501:2019, che definisce un materiale<br />

a prevalenza cellulosica quel materiale<br />

“costituito da oltre il 50% in peso<br />

da materiali a prevalenza cellulosica”.<br />

LA FILIERA DEL RICICLO<br />

Progettare è un termine capace di<br />

coinvolgere una moltitudine di significati.<br />

Il primo di questi è porre la dovuta<br />

attenzione ad ogni fase del processo<br />

che porta alla realizzazione del<br />

prodotto finito e dunque consiste non<br />

solo nel dettagliare forma, funzionalità,<br />

modo d’uso e comunicazione<br />

all’utente o il rispetto di normative<br />

vigenti, ma anche nell’avere consapevolezza<br />

dell’intero ciclo di vita del prodotto:<br />

dalla sua nascita fino al momento<br />

in cui termina la sua funzione<br />

e viene riciclato per generare nuovo<br />

materiale.<br />

La filiera del riciclo dei materiali a prevalenza<br />

cellulosica si suddivide in tre<br />

macro-processi: raccolta, selezione e<br />

riciclo.<br />

A differenza della raccolta urbana va<br />

ricordato che il materiale raccolto dal<br />

settore industriale può arrivare dalle<br />

attività più disparate, che abbiano in<br />

almeno una fase delle sue operazioni,<br />

Il CONAI ha<br />

pubblicato un<br />

documento che<br />

contiene le “Linee<br />

guida per la<br />

facilitazione delle<br />

attività di riciclo<br />

degli imballaggi<br />

a prevalenza<br />

cellulosica”<br />

l’uso di packaging a prevalenza cellulosica.<br />

In questa fase, sia essa di prodotti<br />

post-consumo o di prodotti di scarto<br />

industriale, l’aspetto principale è sempre<br />

quello di informare l’utente affinché<br />

conosca le buone pratiche legate<br />

al corretto conferimento in raccolta<br />

differenziata degli imballaggi con cui<br />

entrano in contatto.<br />

Se infatti il settore industriale genera<br />

materiale di scarto omogeneo<br />

in qualità, quello del circuito cittadino<br />

vede l’accumulo di diverse tipologie<br />

di prodotti. L’utente finale<br />

ha quindi un ruolo chiave all’interno<br />

dell’intera filiera e può contare,<br />

in questa fase, sul felice supporto<br />

del CONAI che ha formulato<br />

l’“Etichetta per il cittadino -<br />

Vademecum per una etichetta volontaria<br />

ambientale che guidi il<br />

cittadino alla raccolta differenziata<br />

degli imballaggi”. Si tratta di una<br />

linea guida per le aziende che intendono<br />

integrare l’etichetta ambientale<br />

dei loro imballaggi per informare<br />

al meglio il consumatore<br />

su come conferire lo scarto e su<br />

molto altro ancora (separazione di<br />

componenti, svuotamento e appiattimento<br />

dell’imballaggio, smi-<br />

SE ANCHE IL PACKAGING<br />

DIVENTA SMART<br />

Se fino a poco tempo fa il packaging<br />

era utilizzato quasi sempre in funzione<br />

di protezione per il contenuto,<br />

adesso, grazie all’ingresso delle nuove<br />

tecnologie è possibile parlare di smart<br />

packaging. Il cui appellativo di intelligente<br />

è dovuto al fatto che un materiale,<br />

un trattamento superficiale o<br />

una tecnologia permettono l’aggiunta<br />

di funzionalità all’imballaggio. Gli<br />

imballaggi a prevalenza cellulosica<br />

(che possono essere smart) sono de-<br />

www.interprogettied.com<br />

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