Tecnologie Alimentari - N°6 Novembre/Dicembre 2020

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indagine di mercato TECNOLOGIE ALIMENTARI N.6 <strong>2020</strong> quanto concerne le tecnologie di processo adottate per la lavorazione e trasformazione del pesce. Esistono comunque in Africa altri paesi con la presenza di un’industria locale di lavorazione del pesce, più o meno attrezzati sotto il profilo tecnologico: per esempio l’Uganda è specializzata nell’esportazione di filetti freschi, il Kenya e la Tanzania nell’esportazione di pesce congelato. L’Egitto è più che altro un grosso produttore e consumatore di pesce fresco, tanto che alcune aziende italiane hanno di recente stipulato accordi per il rifornimento di pesce fresco dall’Egitto. Esiste comunque anche in Egitto un mercato della lavorazione del pesce, più limitato rispetto al pesce fresco. COME EVOLVERÀ IL MERCATO Nel delineare quale possa essere l’evoluzione del mercato dell’impiantistica per la lavorazione e trasformazione del pesce nei prossimi anni vanno tenute presenti alcune considerazioni: • negli anni il consumo mondiale di pesce è aumentato in maniera considerevole, in quanto è stato apprezzato il valore nutrizionale e di contenuto proteico di questo alimento. Non solo, ma in molte diete il pesce è divenuto un sostituto della carne in considerazione delle sue proprietà dietetiche (meno grasso). Tra il 2005 e il 2011 la produzione mondiale di pesce (tra pescato e di allevamento) è aumentata da 130 a 154 milioni di tonnellate (+2,9% medio annuo); nel 2015 è arrivata a 170 milioni di tonnellate (+2,5% medio annuo rispetto al 2011), per poi arrivare a circa 182 milioni di tonnellate nel 2019 (+1,7% medio annuo rispetto al 2015). Si nota quindi un progressivo rallentamento della produzione (e quindi anche dei consumi) negli anni, rallentamento che si prevede continuerà anche nei prossimi anni. In sostanza i consumi continueranno ad aumentare, ma più lentamente rispetto al passato: si prevede che nel 2030 il consumo mondiale di pesce arrivi a circa 205 milioni di tonnellate, che rappresenterebbe un incremento dell’1,1% medio annuo rispetto al 2019; • un ruolo di rilievo nello sviluppo del settore ittico nel suo insieme sarà svolto dall’acquacultura; nel 2011 il peso del pescato sulla produzione mondiale di pesce era del 58,7%, il peso dell’acquacultura del 41,3%; nel 2018 l’acquacultura rappresentava il 54,3% e il pescato il restante 45,7%. Si prevede che nel 2030 l’acquacultura arrivi a pesare per il 60% sul totale; • il mercato degli impianti continuerà però a crescere a ritmi moderati anche nei prossimi anni. La crescita del mercato dell’impiantistica sarà motivata da una serie di fattori: - una crescente domanda di prodotti sempre più diversificati: prodotti già pronti per essere cotti o addirittura direttamente consumati: bastoncini di pesce, pesci marinati, uova di pesce, filetti di pesce, ecc; - un continuo aggiornamento delle tecnologie di processo: apparecchiature che garantiscano un’ottimale conservazione del pesce e delle sue ricche proprietà nutrizionali (non si dimentichi che il pesce è un alimento altamente deperibile); apparecchiature sofisticate per un miglior controllo delle proprietà chimico-fisiche e di carico microbico del pesce; apparecchiature per una lavorazione più rapida ed efficiente mediante adozione di innovativi software e automazione degli impianti; sistemi sempre più flessibili per poter soddisfare la crescente diversificazione dei prodotti richiesti dal mercato; - la stessa Normativa impone standard sempre più rigorosi in termini di sicurezza dei macchinari utilizzati nelle diverse fasi della filiera ittica. I vari governi definiscono standard, regole e certificazioni ben precise, cui debbono attenersi i produttori di impianti. E ciò ha un suo costo. A livello globale il mercato degli impianti per la lavorazione e conservazione del pesce è previsto crescere ad un ritmo del 3,5% medio annuo, non dissimile da quello registrato nell’arco dell’ultimo decennio, per arrivare ad attestarsi a 3,7 miliardi di dollari nel 2023. L’area geografica a maggior tasso di crescita sarà l’area asiatica (tabella 4); tra le altre aree “emergenti” si distinguerà l’Africa: nonostante il consumo pro capite di pesce in Africa è previsto restare costante, se non leggermente diminuire nei prossimi anni, la crescita prevista della popolazione sarà tale da compensare abbondantemente il consumo pro capite di pesce; e, con l’aumento dei consumi di pesce, aumenterà anche la domanda di impianti per la relativa lavorazione. Tra i paesi ad economia avanzata sarà il Nord America a trainare la crescita degli investimenti. Tra le varie tipologie di macchinari quelli per lo sventramento ed eviscerazione del pesce sono quelli previsti registrare il tasso di crescita più elevato nei prossimi anni. 46 www.interprogettied.com 40_46_ART TAMBURINI.indd 46 25/01/21 16:45
packaging LINEA DI SNACK CON CARTA 100% RICICLABILE La sostenibilità ambientale deve essere una priorità: se in principio sono state le proteste degli attivisti di Fridays For Future a sensibilizzare governi e multinazionali sull’importanza di mantenere in salute il Pianeta, oggi è l’opinione pubblica a rispondere concretamente al problema. Basti pensare che secondo un recente sondaggio pubblicato da Environmental Leader ben il 74% dei consumatori sarebbe disposto a pagare di più per un prodotto dal packaging sostenibile. Ma se molto è stato detto, poco è stato fatto: secondo uno studio effettuato dall’Osservatorio Immagino di GS1 Italy infatti, soltanto il 25,4% dei prodotti alimentari nella GDO riporta in etichetta le informazioni necessarie su come smaltirne correttamente la confezione e solo il 6,2% dei prodotti ha un packaging completamente riciclabile. Questo significa che il 74,6% dei prodotti non riporta alcuna informazione. Il peso del packaging determinato dagli acquisti di prodotti di largo consumo degli italiani nel 2019 ammonta infatti a quasi 3 milioni di tonnellate. Il futuro però appare più roseo: un’indagine di Markets and Markets pubblicata su Food Packaging Forum stima che il mercato globale dei packaging eco-friendly passerà dagli attuali 174,7 miliardi ai 249,5 miliardi di valore entro il 2025 (+42,8%), registrando un tasso annuo di crescita composto del 7,4%. Sono sempre di più infatti le aziende che investono sulla sostenibilità, come l’italiana Vitavigor, pronta a lanciare una nuova linea di snack con carta 100% riciclabile. Ma quali sono le aree merceologiche che comunicano maggiormente la riciclabilità dei packaging sulle etichette? Secondo lo studio di Osservatorio Immagino di GS1 Italy, ai primi posti possiamo trovare l’ortofrutta (43,7%), il freddo (41,5%) e la drogheria alimentare (31,8%), seguiti dal fresco (26,5%), il cura casa (24,3%) e le carni (14,6%). Le percentuali dei prodotti che indicano la possibilità di riciclo restano basse invece per quanto riguarda le bevande (14,6%), il pet care (13,1%) e la cura persona (11,5%). Per quanto riguarda invece i prodotti all’interno delle singole categorie merceologiche, l’acqua minerale trionfa con il 100% delle referenze dichiarate totalmente o largamente riciclabili sull’etichetta. Poco più in basso, con oltre il 90% delle referenze, c’è il cura casa, con prodotti per detergenza bucato e stoviglie, le bevande piatte e gassate, le carni e l’ortofrutta, mentre intorno all’80% ci sono i prodotti di drogheria alimentare, del fresco, del freddo e del petcare. Infine, fra i prodotti con il minor grado di riciclabilità del packaging ci sono i preparati e i piatti pronti (41,2%), i prodotti da ricorrenza (30,7%) e i condimenti freschi (25,3%). KKR INVESTE IN CMC MACHINERY L’investimento che KKR aveva già anticipato è stato confermato: CMC Machinery, principale produttore di soluzioni di packaging automatizzate in Italia è stata acquisita in via definitiva. Nell’operazione CMC è affiancata da Alantra con un team guidato dal partner Marcello Rizzo insieme a Luca Barone, Niko Mobili e Luca Caldarola. A seguito dell’investimento di KKR, la famiglia Ponti, che gestisce CMC Machinery, continuerà a guidare l’azienda che manterrà la sede a Città di Castello. Francesco e Lorenzo Ponti, figli del fondatore Giuseppe Ponti, ricopriranno rispettivamente i ruoli di CEO e COO. www.interprogettied.com CMC opera nel mercato packaging on-demand che ha subito una forte crescita negli ultimi anni in risposta all’impennata del settore e-commerce legata all’aumento del numero di persone che acquistano articoli online da ogni parte del mondo, con un ulteriore aumento dovuto al periodo di chiusura portato dal Covid-19. 3D di CMC Machinery, offre una serie di vantaggi in termini di sostenibilità grazie alla produzione on-demand di imballaggi su misura che sanno adattarsi al contenuto del pacco, con una conseguente riduzione delle materie prime e dei filler utilizzati. TECNOLOGIE ALIMENTARI N.6 <strong>2020</strong> 47 47_47_news packaging.indd 47 25/01/21 16:34
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