Vado e Torno_2024-02

Detto a evento concluso, un
vero peccato. Peccato che
sia finita in secondo piano la
visita, peraltro risultata molto
interessante, a quello che
attualmente è appunto il più
grande impianto europeo dedicato
ai veicoli commerciali,
creato nel 1979 nell’ambito
della joint-venture tra Fiat
e i francesi di Psa (Citroën-
Peugeot). E dove dall’inaugurazione,
avvenuta nel 1981,
sono stati prodotti 7,3 milioni
di veicoli, venduti in più di 75
paesi nel mondo.
Esportato l’85 per cento
della produzione
L’impianto Sevel in Val di
Sangro, che si estende su una
superficie di oltre 1,2 milioni
di metri quadrati, vanta
una capacità produttiva fino
a 1.200 veicoli al giorno e
occupa attualmente circa 5
mila dipendenti, è centrale
nell’ambito della strategia
Pro one messa a punto da
Stellantis per i sei marchi del
Gruppo (oltre a Citroën, Fiat
Professional, Opel e Peugeot,
ci sono infatti anche Ram e
Vauxhall), attraverso la quale
raggiungere gli obiettivi fissati
dal Dare forward 2030, il
piano con il quale, ha sottolineato
Tavares, «puntiamo a
diventare leader nel mercato
dei veicoli commerciali leggeri
a livello mondiale».
Traguardo ambizioso ma
certamente non impossibile
per il Gruppo, la cui quota
mercato in Europa è attualmente
superiore al 30 per
cento, e per il quale già oggi
i veicoli commerciali rappresentano
un terzo dei ricavi
netti, con 1,72 milioni di veicoli
venduti nel 2023.
Numeri che rappresentano
oltrettutto una realtà in
forte crescita. Nel 2023, ad
esempio, la produzione degli
Lcv si è attestata a quota
230.280 unità, con un aumento
dell’11,8 per cento su consuntivo
2022. Mentre anche
per il settore auto le 521.104
unità prodotte in Italia rappresentano
una crescita dell’8,6
per cento sul dato 2022.
Un trend che non cambia
LEADER IN ITALIA
E IN EUROPA
La forza di
Stellantis e dei
sei marchi che
rappresenta e
la compongono
(Citroën, Fiat
Professional,
Opel, Peugeot,
Ram, Vauxhall)
è confermata
dai numeri.
Quelli del 2023,
ad esempio,
le assegnano
la leadership
del settore
dei veicoli
commerciali
leggeri, sia in
Italia, con una
quota del 45,5
per cento, sia
in Europa, dove
detiene oltre il
30 per cento del
mercato. E in
Italia Stellantis è
leader anche tra
gli elettrici con
una quota di
mercato che nei
dodici mesi del
2023 è stata del
47,5 per cento.
Tavares al Governo italiano dico che...
Nell’incontro con i
giornalisti svoltosi
a margine della sua
visita al sito di Atessa,
Carlos Tavares non
le ha certo mandate a
dire. L’Ad di Stellantis
ha infatti risposto, in
maniera anche piccata,
alle domande sul tema,
di stretta attualità,
sul futuro del Gruppo
in Italia. Dopo aver
esordito rivolgendo
il proprio grazie «ai
40 mila dipendenti
Stellantis in Italia che
lavorano duramente
per adattare l’azienda
alla nuova realtà
decisa dai politici»,
e sottolineato che
«siamo qui in Italia per
fornire una mobilità
pulita e sicura»,
sollecitato per un
commento circa la
volontà espressa da
Adolfo Urso, ministro
delle Imprese e del
Made in Italy del
Governo Meloni, di
ricercare all’interno
dell’industria
automotive un marchio
disposto a investire,
e dunque produrre, in
Italia, Tavares ha detto
che «se il Governo ha
intenzione di portare
un concorrente di
Stellantis in Italia
faccia pure. Noi
siamo pronti a lottare
ma se la lotta sarà
dura», ha concluso
il Ceo del Gruppo
Stellantis, «bisogna
anche essere pronti
alle conseguenze».
Insomma, non
proprio un messaggio
tranquillizzante.
Piuttosto, riferendosi
al fatto che ben
l’85 per cento della
produzione di
Atessa è destinato
all’esportazione,
Tavares ha sottolineato
la necessità «di
avere infrastrutture
ferroviarie e portuali
più efficienti, e un
costo dell’energia
competitivo».
anche guardando al futuro,
ovvero a quel processo di
transizione verso la mobilità
elettrica cui l’industria guarda
anche con qualche apprensione.
Ebbene, anche nel mercato
dei commerciali full electric,
Stellantis veste i panni del
front runner, con una quota di
mercato che nel 2023 è stata
in Italia pari al 47,5 per cento,
con Opel che ha registrato la
migliore performance (22,1
per cento) seguita da Fiat
Professional (11,9), Citroën
(6,9), Peugeot (6,5). Nello
stesso settore, ma a livello di
mercato europeo, Stellantis è
cresciuta al 38,6 per cento.
In Italia è il Ducato
a fare da lepre
Spetterà ora alla nuova generazione
dei large van Stellantis
consolidare ulteriormente
la forza del Gruppo. Che in
Italia vede Fiat Professional
saldamente leader con una
quota di mercato del 26,1 per
cento, trainata da quell’autentico
asso pigliatutto che è il
Ducato, incontrastato leader
col 29,3 per cento, all’interno
di un segmento che assegna
a Stellantis il 43,7 per cento.
Vale a dire 7,2 punti percentuali
in più rispetto al risultato
ottenuto nel 2022.
Alberto Gimmelli
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