Vado e Torno_2024-02

a tutto carico
trend, elettrificazione
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MERCATO DEI TRAINATI
Brusca inversione
di rotta
Oltre 1.200 veicoli
immatricolati in meno
rispetto al 2022. Nei
trailer si torna coi piedi
per terra, sperando
nei soliti incentivi
Proprio un anno fa,
sul numero 2/2023
di Vado e Torno, si titolava
‘Un anno col
segno più’ l’analisi
sull’andamento del
mercato trailer in Italia.
Un anno dopo, la
tendenza è diametralmente
opposta: se, infatti,
il 2023 è stato un
anno complessivamente
positivo per i veicoli
a motore, sin dai primi
mesi rimorchi e semirimorchi
hanno evidenziato
difficoltà.
Dei motivi di questo
annus horribilis ne
parla Michele Mastagni,
coordinatore gruppo
Rimorchi, semirimorchi
e allestimenti
di Unrae, nel box alla
pagina successiva. Qui
ci basta dire che sia la
stessa Unrae, sia Anfia
sono sostanzialmente
concordi nell’evidenziare
il calo delle
immatricolazioni di
rimorchi e semirimorchi
over 3,5 ton, anno
su anno, superiore al 7
per cento nel 2023.
Secondo i dati Unrae,
lo scivolone è stato
del 7,3 per cento, con
1.233 veicoli immatricolati
in meno rispetto
al 2022 e il segno meno
a campeggiare nei dati
di 8 su 12 mesi complessivi.
Incluso quello
di dicembre, che ha
chiuso addirittura con
un desolante meno 34
per cento rispetto a dicembre
2022, per un
totale di neanche 900
veicoli immatricolati.
Per Anfia, invece, il
calo nelle immatricolazioni
complessive di
veicoli trainati è pari
al 7,9 per cento, con
un totale di 15.536 libretti
di circolazione
emessi da gennaio a
dicembre (per la precisione,
1.355 rimorchi e
14.181 semirimorchi).
Il trend dei
costruttori
Pressoché invariata la
‘top ten’ dei marchi,
con Schmitz Cargobull,
Kögel e Menci sul podio,
proprio come lo
scorso anno, anche se
tutti e tre i brand fanno
segnare un delta negativo
nelle immatricolazioni
se confrontate
con quelle 2022.
Destino, naturalmente,
comune a quasi
tutti i costruttori, con
l’eccezione di Krone
che fa segnare un
sorprendente più 5,7
per cento e porta la
sua quota di mercato
dal 7,1 all’8,2 per
cento. Bene (o, forse,
Schmitz Cargobull (15,7%)
Kögel (10,6%)
Menci (8,6%)
sarebbe il caso di dire
meno peggio) Omar e
Kässbohrer, che entrano
in top ten, scalzando
POCHI MOVIMENTI IN TOP TEN
Krone (8,2%)
Viberti Rimorchi (6,7%)
Tecnokar (6,4%)
Schwarzmüller e Serin
Treyler, in calo rispettivamente
del 45 e del
35 per cento. Nella
2.435 1.642 1.329 1.269 1.037 998 937 609 290 278
Lecitrailer (6,0%)
Lamberet (3,9%)
Omar (1,9%)
Kässbohrer (1,8%)
LIDL ITALIA INAUGURA IL PRIMO SEMIRIMORCHIO FRIGO ELETTRICO
Il gigante gigante tedesco della Gdo ha collaborato con il partner storico
LC3, azienda all’avanguardia sui temi della sostenibilità, e con Schmitz
Cargobull. Il semirimorchio è equipaggiato con due batterie al litio, ferro
e fosfato da 32 kilowattora che si caricano in due ore. Presente un
sistema di recupero dell’energia cinetica in frenata.
nicchia dei rimorchi
pesanti, Menci e Omar
si contendono la leadership,
con la prima
5,3%
Pianali
9,4%
Ribaltabili
20%
Altri allestimenti
9,4%
Furgoni
Quel parco circolante troppo anziano
avanti per appena 10
veicoli, secondo le rilevazioni
di Anfia. Sul
podio dei semirimorchi
DOMINANO I CENTINATI
12,5%
Portacontainer
Dobbiamo purtroppo
constatare che
l’anno appena terminato
non ha mantenuto le
previsioni di crescita
sperate e che il
mercato ha subito le
gravi conseguenze
dell’elevato costo
dei finanziamenti
alle imprese, con il
comparto dei veicoli
trainati chiamato a
fronteggiare un netto
calo della domanda
negli ultimi mesi». Non
cerca giri di parole
Michele Mastagni,
coordinatore del
gruppo Rimorchi,
semirimorchi e
allestimenti di
Unrae, nonché
numero uno
di Kögel Italia,
nella sua analisi
dell’annata 2023.
In vista del
futuro prossimo,
gli occhi sono
28,1%
Centinati
15,3%
Isotermici
si riconfermano i colossi
tedeschi Schmitz
Cargobull, Kögel e
Krone, ancora davanti
UN PO’
DI NUMERI
La sofferenza
registrata nel
settore dei
trainati in Italia
si riverbera
anche sugli
allestimenti,
quasi tutti in
contrazione
rispetto al 2022.
Nella pagina
accanto, i
10 migliori
costruttori di
rimorchi
e semirimorchi
over 3,5 ton nel
2023.
naturalmente puntati
sugli incentivi
per il rinnovo del
parco circolante,
che però Mastagni
ritiene «largamente
insufficienti a coprire le
richieste di contributo
da parte delle imprese
di autotrasporto, in
particolare quelle
destinate all’acquisto
di rimorchi e
semirimorchi,
che abitualmente
esauriscono il plafond
dedicato in pochissimi
ai costruttori nazionali
Menci e Viberti.
Analizzando i movimenti
nell’ambito degli
allestimenti, dominano
i centinati, davanti agli
isotermici e ai portacontainer.
Sotto il 10
per cento di quota troviamo
furgoni, ribaltabili
e pianali. Anche in
questo caso, con l’eccezione
di portacontainer
e furgoni, tutte le
voci fanno registrare il
segno meno.
La Lombardia
fa da traino
Da sottolineare l’aumento
delle immatricolazioni
dei rimorchi
istanti dall’apertura
delle prenotazioni
in occasione dei
cosiddetti click-day».
La richiesta di Unrae
all’Esecutivo è quella
di un fondo pluriennale
dedicato, che possa
davvero contribuire a
svecchiare un parco
che, per quanto
riguarda i rimorchiati,
è addirittura superiore
ai 14 anni più volte
citati quando si parla
di veicoli pesanti a
motore.
eccezionali, che passano
dalle 204 unità del
2022 alle 337 del 2023,
in aumento di oltre il
65 per cento.
Tra le macro-aree
geografiche italiane,
l’unico, timido, segno
più è quello del Nordovest
del Paese, con
la crescita dell’1,1 per
cento trainata soprattutto
dalla Lombardia,
che si conferma la prima
regione italiana per
immatricolazioni anche
nel 2023. Mentre, soffre
il Nordest, che chiude
l’anno con un calo
di poco superiore al 12
per cento.
Fabrizio Dalle Nogare
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